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"Imparare dagli errori: incidenti con escavatori e PLE ragno"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
16/10/2014 - “
Imparare dagli errori” torna ad occuparsi degli incidenti, dei
rischi e delle misure di prevenzione correlate all’utilizzo di specifiche
attrezzature di lavoro. E in particolare, dopo esserci occupati a lungo di pale
meccaniche, di escavatori
e miniescavatori, di terne ci soffermiamo ancora su due tipologie di
macchine, l’
escavatore
ad appoggi articolati, chiamato “
escavatore
ragno” e le piattaforme ragno chiamate anche “
ragni cingolati”.
In particolare l’escavatore “
ragno” è un particolare tipo di macchina
movimento terra destinata ad operare generalmente su terreni impervi e ripidi,
con inclinazioni superiori ai 30°, specialmente laddove l’accesso ai normali
mezzi è precluso. Questo tipo di escavatore può eseguire ad esempio scavi, canalizzazioni,
riporti di terra, preparazione del terreno a gradoni su versanti ripidi, lavori
di rimboschimento, ...
Ricordiamo che gli incidenti sono
tratti dalle schede di INFOR.MO.
- strumento per l'analisi dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il primo caso riguarda l’utilizzo
dell’escavatore in
montagna.
Un operatore è alla guida di un
escavatore tipo ragno e sta scendendo
lungo un pendio molto scosceso, dovendo raggiungere il piazzale sottostante ove
si trovano le baite dell’alpeggio di sua proprietà. Forse per verificare la
distanza da alcune piante che si trovano lungo il percorso prescelto,
l’operatore sporge il capo fuori dalla cabina, quando improvvisamente perde il
controllo del mezzo che cambia direzione e scivolava di lato. L’uomo rimane con
il collo incastrato tra la cabina di guida ed una pianta, morendo sul colpo. Il
mezzo escavatore tipo ragno era dotato di postazione di guida priva di cinture
di sicurezza di trattenuta del conduttore. Si rileva che l’infortunato non era
in servizio presso la società di cui era dipendente: al momento dell’infortunio
stava godendo di un periodo di ferie.
Vediamo i
fattori causali indicati nella scheda di Infor.mo.:
- l'infortunato sporgeva il capo
dalla cabina;
- l'infortunato sporgendosi fuori
dalla cabina perdeva il controllo del mezzo.
Concludiamo questa breve rassegna
di incidenti con un
secondo caso
relativo ad
attività di potatura e
con riferimento, in questo caso, al “
ragno
cingolato”.
Un lavoratore è stato incaricato
della potatura di piante ad alto fusto, all’interno di una villa. L' attività
di potatura si svolge utilizzando un "
ragno cingolato", omologato e regolarmente sottoposte a
verifiche, fornito di braccio estensibile corredato di un cestello ove si
posizionava l’operatore. Il "ragno cingolato" è posizionato a terra
con gli appositi 4 stabilizzatori poggianti su dei basamenti in legno.
Improvvisamente, mentre l'infortunato si trova nel cestello a circa 10 metri di
altezza da terra, lo stabilizzatore anteriore sinistro cede per rottura
strutturale, facendo squilibrare la macchina; il braccio estensibile con il
cestello si abbatte al suolo trascinando il lavoratore nella caduta, che a
causa del trauma cranico muore quasi immediatamente. L’infortunato al momento
dell’evento utilizzava i previsti dispositivi di protezione individuali.
Riguardo ai fattori causali si
sottolinea il cedimento dello stabilizzatore anteriore sinistro del “ragno
cingolato” per rottura strutturale.
La prevenzione
Riguardo alla prevenzione ci
soffermiamo in particolare sugli
escavatori
ad appoggi articolati e presentiamo le slide di un intervento che si è
tenuto in un corso organizzato nel 2011 dal CPT di Lucca sulla sicurezza nell’utilizzo delle macchine
movimento terra.
In “
Le macchine movimento
terra pale meccaniche ed escavatori”, a cura di P.i. G.Bianchini, si
indica che l’
escavatore ad appoggi
articolati è un escavatore “provvisto di tre o più appoggi di sostegno. Gli
appoggi possono essere articolati e/o telescopici e dotati di ruote. Questo
tipo di escavatore permette un posizionamento ottimale in situazioni di terreno
molto inclinato, oppure in situazioni dove il normale escavatore non riesce ad
operare, esempio all'interno di canali. Gli addetti ai lavori lo chiamato
‘ragno’ per la sua abilità di raggiungere il luogo di utilizzo spostandosi come
l'insetto”. La macchina è generalmente trasportata “su un autocarro il più
vicino possibile al luogo di lavoro; il ragno raggiunge la zona operativa
mediante la trazione idraulica (disponibile su 2 o 4 ruote), oppure qualora la
pendenza del terreno diventi rilevante o il terreno non sia sufficientemente
compatto, impiega l’azione alternata della benna e dei ramponi per
arrampicarsi”.
Vediamo alcune
verifiche da effettuare alla macchina
all’inizio del lavoro:
- “ispezionare la macchina ad
inizio del turno;
- controllare lo stato delle
gomme o cingoli;
- controllare lo stato d’usura
delle tubazioni;
- controllare i livelli dei
liquidi;
- assicurarsi che la cabina sia
libera da ostacoli;
- controllare l’efficienza dei
segnalatori acustici o luminosi”.
Riguardo alle verifiche
l’intervento si sofferma, con vari immagini esplicative, su: lubrificazione,
stato dei pneumatici o cingoli, cricche sul braccio/telaio, dispositivi
irregolari per il fissaggio dei perni benna, controllo livello dei liquidi
(olio motore, olio idraulico, liquido refrigerante), controllo del filtro aria.
Si segnala poi che la salita e la
discesa da questi mezzi, come per altre macchine
movimento terra, “deve essere eseguita utilizzando gli appositi supporti
per la appoggio dei piedi indicati dal fabbricante”. Non uscire “con il motore
acceso o senza avere prima innestato il freno di stazionamento”. Prima “di
salire o scendere dai gradini (compresi i cingoli se indicati come piano di
appoggio, nelle istruzioni del fabbricante, in relazione alle dimensioni della
macchina) verificare eventuali condizioni di pericolosità, come ad esempio la
presenza di olio, grasso o fango che potrebbero causare cadute per
scivolamento. Eventualmente procedere immediatamente alla pulizia di questi
piani di appoggio”. Inoltre “non scendere o salire dalla/sulla macchina con
attrezzi o manufatti in mano”.
Citiamo infine un altro documento
che si sofferma sull’escavatore ragno: “
Uso di macchine
operatrici in zone con criticità: escavatore ragno”.
È un fascicolo di INAIL - CPT Belluno che fa
parte del progetto “Edilizia in alta quota” e che definisce le procedure di uso
in sicurezza dell'escavatore ragno in montagna ovvero in condizioni ambientali
e climatiche particolari dove le indicazioni e le buone prassi di utilizzo
fornite dal costruttore e dal buon senso devono essere integrate con altre più
specifiche.
È un documento ricco di immagini
che fa particolare riferimento alle difficoltà di lavoro in ambienti, come la
Provincia di Belluno, caratterizzati da rilievi con altitudini che possono
superare i 3000 m e “stagionalità nelle quali l’apporto nivale e il freddo
intenso possono comportare lunghi periodi di rallentamento dell’attività
cantieristica”.
Il documento si sofferma su:
informazione e formazione, DPI previsti, dimensionamento pista di accesso,
dimensionamento area
di manovra, organizzazione del cantiere, posizionamento del mezzo, tipi di
ancoraggio, operatività del mezzo.
Ricordiamo, per concludere, che
nel documento è presente una “
tabella
delle pendenze dei terreni in rapporto ai rischi di caduta e/o
rotolamento-scivolamento degli addetti e prevenzioni da applicare”.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
3962 e
1702 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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