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"Obbligo di POS per i professionisti, allo studio aiuti fiscali e sanzioni"

fonte www.edilportale.com / Professioni e Professionisti

07/11/2014 - Il tavolo di lavoro sull’obbligo di POS, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sta valutando l’istituzione di un credito d’imposta per agevolare i professionisti soggetti all’obbligo, ma anche l’introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza.

Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Enrico Zanetti, rispondendo all’interrogazione del deputato Giovanni Paglia in Commissione Finanze della Camera, che chiedeva
 
Zanetti ha, in primo luogo, ricordato che l’obbligo per esercenti e professionisti di dotarsi di POS, è finalizzato a ridurre l’uso del denaro contante e dei relativi costi legati alla minore tracciabilità delle operazioni, e a ridurre il rischio di elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio.
 
Ricordiamo che l’obbligo del POS per pagamenti superiori a 30 euro è in vigore dal 30 giugno 2014, come previsto dal Decreto Sviluppo Bis ( DL 179/2012 convertito nella Legge 221/2012). Il Decreto POS ( DM 24 gennaio 2014) ha disciplinato nel dettaglio l’applicazione dei pagamenti mediante carte di debito, mentre il DM 14 febbraio 2014 ha regolamentate le commissioni applicate alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento.
 
Dopo l’entrata in vigore dell’obbligo - ha spiegato Zanetti - il Ministero dello Sviluppo economico ha istituito un tavolo di confronto sul tema della diffusione delle transazioni con carte di pagamento, con la Banca d’Italia e il Ministero dell’Economia e delle finanze.

Dalle prime due riunioni è emerso che un professionista o un’impresa che si dota del POS può spendere da un minimo di 25-60 euro ad un massimo di 120-180 euro annui a seconda delle apparecchiature scelte. Ma attualmente il mercato - ha aggiunto il sottosegretario - offre soluzioni su misura e, in alcuni casi, il POS gratuito in abbinamento ad altri servizi.
 
“Il tavolo di lavoro - ha promesso Zanetti - proseguirà i suoi approfondimenti monitorando gli effetti del decreto sul mercato, sia in termini di volumi sia di prezzi”. Seguiranno altri incontri, anche con i professionisti, “per condividere i risultati di questo monitoraggio e per favorire una più ampia diffusione dei pagamenti elettronici nel nostro Paese e una corretta ripartizione dei costi e dei benefici tra tutti i soggetti interessati”.
 
Per quanto riguarda la proposta dell’onorevole Paglia, relativa a forme di defiscalizzazione per abbattere i costi fissi del POS, Zanetti ha detto che “è allo studio un'ipotesi di proposta normativa agevolativa che potrebbe essere strutturata attraverso il meccanismo del credito d’imposta (a regime)”. “Ogni valutazione al riguardo - ha aggiunto - è comunque subordinata al reperimento di idonei mezzi di copertura finanziaria degli oneri, la cui entità dipenderebbe anche dall’intensità dell’agevolazione”.

Il tavolo - ha annunciato il rappresentante del Governo - “potrà essere anche l’occasione per valutare la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza”.
 
Su questo tema, Zanetti è ritornato ieri con una nota, puntualizzando che “ non è affatto detto che vengano stabilite sanzioni per chi non si dota del Pos. Il tavolo tecnico sta valutando vari aspetti tra cui logicamente anche questo, ma ci sarà poi una decisione politica”.

“Per quanto riguarda il sottoscritto - ha aggiunto - ribadisco con chiarezza la netta contrarietà all'eventuale applicazione di sanzioni per chi non utilizza il Pos. Questo Paese sta morendo nel paradosso di obblighi e sanzioni che aumentano l'illegalità invece di contrastarla, perché si continua a delegare l'etica individuale agli apparati dello Stato invece che stimolarne l'attuazione da parte dei cittadini anche con campagne di sensibilizzazione ove opportuno".

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