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"Progettisti con redditi bassi, ok ai contributi Inarcassa ridotti"
fonte www.edilportale.com / Professioni e Professionisti
16/02/2015 - Possono essere presentate fino al 31 maggio 2015 le domande di deroga al contributo minimo soggettivo. Lo ha comunicato
Inarcassa, cassa di previdenza degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti, in una nota diramata nei giorni scorsi.
Si tratta della possibilità, per i professionisti con redditi bassi, di non pagare il contributo soggettivo minimo, ma un'imposta più bassa, proporzionale al reddito prodotto.
L’agevolazione
La misura, riconosciuta dal Regolamento generale di previdenza 2012, prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo.
In sostanza, chi prevede di conseguire nel 2015 un reddito professionale inferiore a 15.724 euro può non versare il contributo soggettivo minimo di 2.275 euro e pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre 2016, dopo la presentazione della dichiarazione online.
Durante la deroga sono comunque garantiti i servizi di maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti, la possibilità di presentare domanda di riscatto della laurea del servizio militare e di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.
Il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità vanno comunque versati entro il 30 giugno e 30 settembre dell’anno in corso.
Come fare domanda e chi può presentarla
La domanda deve essere presentata entro il 31 maggio 2015 avvalendosi esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo disponibile nell’area riservata di Inarcassa On Line al menù “ Agevolazioni - Deroga contributo soggettivo minimo”.
Per richiedere la deroga del contributo soggettivo minimo bisogna essere iscritti ad Inarcassa, non essere pensionando o pensionato, non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni e non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte.
Modalità di pagamento
Se l’ammontare del reddito professionale che verrà inserito nella dichiarazione, che per il 205 deve essere presentato entro il 31 ottobre 2016, sarà inferiore a 15.724 euro, verrà generato un MAV per un importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, da pagare entro il 31 dicembre 2016.
Nel caso in cui il reddito professionale dichiarato si rivelasse uguale o superiore a 15.724 euro, verrà generato un MAV con scadenza 31 dicembre 2016 di importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, maggiorato degli interessi (BCE+4,50%) sul solo contributo minimo. Scatterebbe inoltre l’obbligo di integrazione.
Effetti sull’anzianità
La deroga determina la diminuzione dell’anzianità contributiva in misura proporzionale a quanto versato per l’annualità interessata.
Ad esempio a fronte di un reddito di 5.000 euro dichiarato per il 2015, il contributo soggettivo dovuto sarà 725 euro, cioè il 14,5% di 5.000. L'anzianità sarà pari a 117 giorni anziché 365. Si arriva a questa cifra con l’operazione [(725/2.275) * 365 gg.] cioè dividendo il contributo pagato per il contributo soggettivo minimo e moltiplicando il risultato per i 365 giorni dell’anno.
Si potranno integrare gli importi non versati entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l’anzianità previdenziale intera. Ad esempio il riscatto della deroga 2015, di 248 giorni, sarà possibile entro il 31 dicembre 2020.
Si tratta della possibilità, per i professionisti con redditi bassi, di non pagare il contributo soggettivo minimo, ma un'imposta più bassa, proporzionale al reddito prodotto.
L’agevolazione
La misura, riconosciuta dal Regolamento generale di previdenza 2012, prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo.
In sostanza, chi prevede di conseguire nel 2015 un reddito professionale inferiore a 15.724 euro può non versare il contributo soggettivo minimo di 2.275 euro e pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre 2016, dopo la presentazione della dichiarazione online.
Durante la deroga sono comunque garantiti i servizi di maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti, la possibilità di presentare domanda di riscatto della laurea del servizio militare e di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.
Il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità vanno comunque versati entro il 30 giugno e 30 settembre dell’anno in corso.
Come fare domanda e chi può presentarla
La domanda deve essere presentata entro il 31 maggio 2015 avvalendosi esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo disponibile nell’area riservata di Inarcassa On Line al menù “ Agevolazioni - Deroga contributo soggettivo minimo”.
Per richiedere la deroga del contributo soggettivo minimo bisogna essere iscritti ad Inarcassa, non essere pensionando o pensionato, non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni e non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte.
Modalità di pagamento
Se l’ammontare del reddito professionale che verrà inserito nella dichiarazione, che per il 205 deve essere presentato entro il 31 ottobre 2016, sarà inferiore a 15.724 euro, verrà generato un MAV per un importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, da pagare entro il 31 dicembre 2016.
Nel caso in cui il reddito professionale dichiarato si rivelasse uguale o superiore a 15.724 euro, verrà generato un MAV con scadenza 31 dicembre 2016 di importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, maggiorato degli interessi (BCE+4,50%) sul solo contributo minimo. Scatterebbe inoltre l’obbligo di integrazione.
Effetti sull’anzianità
La deroga determina la diminuzione dell’anzianità contributiva in misura proporzionale a quanto versato per l’annualità interessata.
Ad esempio a fronte di un reddito di 5.000 euro dichiarato per il 2015, il contributo soggettivo dovuto sarà 725 euro, cioè il 14,5% di 5.000. L'anzianità sarà pari a 117 giorni anziché 365. Si arriva a questa cifra con l’operazione [(725/2.275) * 365 gg.] cioè dividendo il contributo pagato per il contributo soggettivo minimo e moltiplicando il risultato per i 365 giorni dell’anno.
Si potranno integrare gli importi non versati entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l’anzianità previdenziale intera. Ad esempio il riscatto della deroga 2015, di 248 giorni, sarà possibile entro il 31 dicembre 2020.
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