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"L'uso sicuro delle scale portatili nell'esecuzione di impianti"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
11/03/2015 - La prevenzione
relativa all’uso delle scale deve essere messa in atto con idonee buone prassi
nell’esecuzione di numerose attività che utilizzano varie tipologie di scale
portatili. ad esempio nelle attività in cantiere di
installazione di varie tipologie di impianti, come impianti elettrici,
idraulici e di trattamento aria.
Per dare informazioni utili ai
lavoratori torniamo a presentare le “
schede
di attività” allegate alle “ Linee
Guida per l'utilizzo di scale portatili nei cantieri temporanei e mobili”
approvate
dalla Regione Lombardia con
Decreto n. 1819 del 5 marzo 2014 (in
sostituzione delle precedenti
linee guida approvate con Decreto n. 7738 del 17 agosto 2011).
Ricordiamo che, in relazione a
queste linee guida, PuntoSicuro si è già soffermato in precedenti articoli sull’uso
delle scale portatili nella realizzazione
dei pilastri in calcestruzzo, nel superamento di dislivelli per passaggio
da solaio a solaio, nella movimentazione
di monoblocchi di cantiere e nell’esecuzione di finiture ed intonaci.
Al tema in oggetto sono dedicate
due
schede informative:
-
utilizzo di scale portatili per l'esecuzione di impianti (elettrici,
idraulici, trattamento aria, ecc.);
-
utilizzo di scale portatili per lavori di assistenza ai fini
dell'esecuzione di impianti (elettrici, idraulici, trattamento aria, ecc.).
Riguardo alla prima scheda si
descrive innanzitutto il
contesto
operativo.
Infatti gli interventi per
l’esecuzione dei lavori relativi all’installazione di impianti “comprendono
attività che possono essere effettuate generalmente in ambiente chiuso, sia in
luoghi con ampi spazi per il movimento che in ambienti angusti”.
Ad esempio gli interventi possono
consistere nell’inserimento di cavi elettrici nelle apposite canaline/tubazioni
e le varie fasi di connessione e cablaggio degli elementi costituenti
l’impianto elettrico. O nella posa di tubazioni e relative connessioni per
impianto idraulico, gas, riscaldamento. O ancora nella posa in opera di
apparecchiature e corpi illuminanti.
In tutti i casi l’intervento
prevede la “necessaria disponibilità di materiale ed attrezzi nel punto di
esecuzione della lavorazione, con l’esigenza di una facile ed agevole
manipolazione degli stessi da parte dell’operatore ed un agevole movimento di
tronco ed arti superiori in tutte le direzioni”. E solitamente sono utilizzati semplici
attrezzi manuali che impongono l’utilizzo delle due mani ed è quindi “essenziale
avere una solida base d’appoggio per i piedi e per le gambe”.
E, chiaramente, l’utilizzo della
scala è dovuto alla frequente “necessità di posizionarsi alle diverse quote di
intervento”.
La prima domanda a cui rispondere
è relativa alla “liceità” dell’uso delle scale: in queste attività
quando è possibile utilizzare la scala
portatile?
Le linee guida presentano due
casi:
- “l’utilizzo della scala per
l’installazione di impianti trova giustificazione per l’esecuzione di interventi
limitati nell’entità e nel tempo, e qualora nel POS sia valutata e documentata
la non possibilità ovvero controindicazione per motivi di sicurezza
all’utilizzo di opere provvisionali, quali ‘trabattelli’, piattaforme elevabili
ecc...;
- “se le condizioni di utilizzo
della scala non sono aggravate dal contesto di cantiere ovvero da eventuali
rischi interferenti quali mezzi di movimentazione, pericolo di caduta al di
sotto del piano di appoggio, presenza di elementi lesivi al piano (ferri,
casseri, ecc.)”.
Sono fornite poi varie
informazioni sull’uso della scala portatile.
Ne riprendiamo alcune:
- il
dislivello prevedibile fra base e sommità può essere : “da quota
zero a quota 3 metri per lavori condotti in ambienti di civile abitazione”,
mentre ci possono essere “altezze più elevate in ambienti industriali o di
grande distribuzione commerciale”;
-
funzione svolta dalla scala
portatile: “utilizzata generalmente come mezzo di stazionamento per lo
svolgimento di attività lavorativa.”;
-
durata prevedibile dell’utilizzo: “non superiore a 30 minuti per
l’esecuzione della fase lavorativa”;
-
descrizione del contesto organizzativo: “lavoro individuale con
l’eventuale assistenza da terra”.
La scheda indica anche le giuste
priorità nella scelta della tipologia di
scala nelle attività indicate:
- scala a castello autoportante
dotata di corrimano e piattaforma di stazionamento protetta da parapetti;
- scala doppia con piattaforma e
“guarda corpo” per lavori condotti ad altezze inferiori a 2 m;
- scala semplice di appoggio a
gradini”.
Veniamo infine alle
prescrizioni e divieti riferiti alla
specifica circostanza di utilizzo della scala:
- “se si opera ad altezza
superiore a 2 m, utilizzare un dispositivo di posizionamento vincolato alla
scala, che mantenga la persona all’interno dei montanti;
- nelle fasi di lavoro, per il
rispetto dei requisiti sia di sicurezza che di ergonomia è controindicato
utilizzare le scale a pioli ma solamente quelle a gradini;
- il sito dove viene installata
la scala deve essere sgombro e libero da interferenza per passaggio di mezzi o
persone;
- deve essere garantita una base
di appoggio stabile e piana;
- durante gli spostamenti
laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala;
- la scala deve essere utilizzata
da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare nel
rispetto della portata massima dichiarata dal costruttore;
- in caso di utilizzo di scala
semplice, questa deve essere posizionata con un angolo compreso tra i 60° ed i
70°, e vincolata alla base e alla sommità sui due montanti mediante sistemi
antiscivolamento ed antiribaltamento;
- le scale non devono presentare
segni di deterioramento che ne compromettano la funzionalità e la stabilità;
- l’operatore deve raggiungere
una posizione ergonomicamente corretta in funzione della operatività;
- durante la fase di fissaggio la
scala deve essere trattenuta al piede;
- è vietato sporgersi
lateralmente;
- è vietato l’uso di scale per la
messa in opera delle canalizzazioni degli impianti di condizionamento, nonché
di apparecchiature e corpi illuminanti, dovendo posizionare pezzi di una certa
dimensione e peso, e magari eseguire qualche operazione di
saldatura”.
Il documento della Regione
Lombardia riporta anche una scheda dedicata ai
lavori di assistenza ai fini dell'esecuzione di impianti.
Rimandando ad una lettura
integrale delle due schede, concludiamo ricordando che le attività di
installazione di impianti sono spesso precedute da “interventi di preparazione
per la successiva realizzazione dell’impianto medesimo: es. esecuzione di sottotracce,
installazione di staffe di supporto ecc., successiva opera di chiusura delle
tracce e dei fori con malta”. Le attività avvengono generalmente utilizzando
attrezzature manuali che “impongono l’utilizzo di ambedue le mani” e che
“possono richiedere un notevole sforzo da parte dell’operatore in relazione
alla resistenza offerta dalla struttura su cui si deve realizzare
l’intervento”. E anche in queste attività, generalmente individuali con eventuale
assistenza da terra, le scale sono spesso utilizzate come “mezzo di
stazionamento” per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Tiziano Menduto
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