News
"Inail: la progettazione della sicurezza nei cantieri"
fonte www.puntosicuro.it / Edilizia
20/04/2015 - Partendo dalla
premessa che il
settore delle
costruzioni rappresenta un’attività che espone i lavoratori a rischi
particolarmente elevati, è evidente come la
progettazione della sicurezza nel cantiere rappresenti un momento
molto importante nell’ambito del processo di esecuzione di un’opera edile e di
ingegneria civile.
Proprio partendo da questa
premessa, l’ Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul
Lavoro ha recentemente pubblicato un documento dal titolo “
La progettazione della sicurezza nel
cantiere”. Una pubblicazione che si rivolge a tutti coloro debbano
ottemperare agli obblighi previsti dal Titolo IV del Decreto legislativo 81/2008 e s.m.i. proponendo - anche con
l’ausilio di specifiche esemplificazioni pratiche - schemi per la redazione di PSC
e POS e un algoritmo per la valutazione dei rischi.
Il documento, elaborato dal
Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed
Insediamenti Antropici e a cura di Raffaele Sabatino e Antonio Di Muro, si
sofferma in particolare sulle tematiche relative alla
pianificazione dei lavori e all’
organizzazione del cantiere. Si intende in definitiva non solo fornire
una guida all’applicazione della normativa vigente sui cantieri, ma proporre anche
una metodologia per la redazione dei piani di sicurezza nei cantieri: una
metodologia incentrata su un’attenta valutazione dei rischi.
Rimandando a futuri articoli una
presentazione più dettagliata dei principali argomenti trattati, focalizziamo
oggi la nostra attenzione sull’evoluzione dell’attenzione verso la
pianificazione e progettazione della sicurezza
nei cantieri.
La sicurezza nell'ambito delle
costruzioni viene normata in Italia già nel 1956 con il
D.P.R. 164 del 7 gennaio 1956, avente ad oggetto "Norme per la
prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni". Una disciplina
che tuttavia “mancava di un elemento essenziale: la previsione sistematica dei
rischi e la pianificazione delle misure atte a contrastarli, ovvero la
pianificazione della sicurezza”.
È invece con la cosiddetta
Direttiva Cantieri (la direttiva
92/57/CEE) che la Comunità Europea adotta una disciplina specifica per i
cantieri sulla scorta di alcuni principi generali
- “che i cantieri temporanei o
mobili costituiscono un settore di attività che espone i lavoratori a rischi
particolarmente elevati;
- che le scelte architettoniche e/o organizzative non adeguate
o una carente pianificazione
dei lavori all'atto della progettazione dell'opera hanno influito su più
della metà degli infortuni del lavoro nei cantieri nella Comunità;
- che, all'atto della realizzazione di un'opera, una carenza di
coordinamento in particolare dovuta alla presenza simultanea o successiva di
imprese differenti su uno stesso cantiere temporaneo o mobile può comportare un
numero elevato di infortuni sul lavoro;
- che i lavoratori
autonomi ed i datori di lavori, che esercitano essi stessi un'attività
professionale su un cantiere temporaneo o mobile, possono con le loro attività
mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori”.
Riportiamo alcuni degli obiettivi
di tale disciplina comunitaria:
- “le autorità competenti in
materia di sicurezza e di salute sul lavoro debbono essere informate, prima
dell'inizio dei lavori, della realizzazione di lavori la cui importanza superi
una determinata soglia;
- un rafforzamento del
coordinamento fra i vari operatori fin dall'elaborazione del progetto e altresì
all'atto della realizzazione dell'opera”.
In ogni caso “l'elemento di
maggior novità e significatività, introdotto con la direttiva, si ritiene
essere la
creazione di figure
specialistiche a partire dal coinvolgimento del committente. Il
committente (qualsiasi persona fisica o
giuridica per conto della quale l'opera viene realizzata) assume una centralità
nelle politiche di sicurezza attraverso il rispetto diretto, o tramite un
proprio incaricato, di specifici obblighi”. Nascono inoltre diverse figure,
come il responsabile dei lavori, il coordinatore
in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera o
il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione
dell'opera.
Se la Direttiva Cantieri è stata
recepita in Italia con il
D.Lgs. 494 del
14 agosto 1996 e s.m.i. e con varie disposizioni autonome (es.: normativa
sulla segnaletica di sicurezza, sui lavori in quota, ecc.), con il
D.Lgs. 81/2008 “tutta la normativa
specifica relativa alle costruzioni, ovvero ai cantieri, risulta riunita (ed
innovata) nel titolo IV e nei diversi allegati, di interesse specifico per i
cantieri edili”.
Testo Unico che ha avuto poi
diverse modifiche, ad esempio in relazione all’applicazione delle disposizioni
del Titolo IV (Cantieri temporanei o mobili) attraverso la legge
n. 98 del 9 agosto 2013, di conversione del d.l. 69 del 21 giugno 2013.
Il documento ricorda che la
disciplina prevista per i “cantieri impone sempre e comunque degli
obblighi in capo a determinati
soggetti, obblighi che possono essere ricondotti a due fattispecie”:
- “
generali: quelli cioè che sussistono sempre, anche in termini di
adempimenti (es.: la disposizione che obbliga la qualificazione degli
operatori, prescrivendo il possesso di specifica idoneità tecnico-professionale);
-
specifici:
quelli che si determinano al ricorrere delle condizioni previste (es.: obbligo
di nominare i coordinatori e, quindi, di redigere il PSC, ecc.)”.
Concludiamo ricordando che nella
normativa viene definito
cantiere
temporaneo o mobile “qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di
ingegneria civile il cui elenco è riportato nell'allegato X del Testo Unico”.
L'allegato, modificato dal d.lgs.
106 del 3 agosto 2009, considera in particolare i seguenti lavori: “i lavori di
costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione,
risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il
rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in
muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali,
comprese le parti strutturali delle linee
elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere
stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la
parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica,
di sistemazione forestale e di sterro”.
E infine sono inoltre lavori di
costruzione edile o di ingegneria civile “gli scavi, ed il montaggio e lo
smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori
edili o di ingegneria civile”.
L’
indice del documento:
CAPITOLO 1 - ASPETTI GENERALI
1.1 La normativa
1.2 I cantieri edili
1.3 I soggetti destinatari
1.3.1 Definizioni legali dei
soggetti (art. 89 del d.lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i.)
1.4 Gli obblighi e i relativi
adempimenti
1.5 I coordinatori in materia di
sicurezza e di salute
1.6 Le sanzioni
1.7 Flow chart
CAPITOLO 2 - LA PIANIFICAZIONE
DEI LAVORI
2.1 La pianificazione della
sicurezza nel cantiere (PSC, PSS e POS)
2.1.1 Piano di sicurezza e di
coordinamento - PSC
2.1.2 Piano di sicurezza
sostitutivo - PSS
2.1.3 Piano operativo di
sicurezza - POS
2.2 Le attività lavorative nel
cantiere
2.3 La rappresentazione del
programma dei lavori
2.4 Il diagramma di GANTT
2.5 Il diagramma di PERT
CAPITOLO 3 – L’ORGANIZZAZIONE DEL
CANTIERE
3.1 Il progetto del cantiere
3.2 Le diverse tipologie di
cantieri
3.3 La sistemazione delle aree di
cantiere
3.4 Le interazioni del cantiere
con il sito ed il contesto ambientale
3.4.1 Caratteristiche intrinseche
dell’area di cantiere
3.4.2 Sottoservizi e sovraservizi
3.5 La viabilità di cantiere
3.5.1 Viabilità esterna di
collegamento al cantiere
3.5.2 Viabilità interna del
cantiere
3.6 Gli impianti di cantiere
3.6.1 Impianto elettrico
3.6.2 Impianto di terra
3.6.3 Impianto di protezione
contro le scariche atmosferiche
3.6.4 Impianto di illuminazione
3.6.5 Impianto idrico-sanitario
3.6.6 Impianto dell’aria
compressa
3.6.7 Impianto antincendio
3.7 Gli apparecchi di
sollevamento
3.7.1 Sistemi di presa
3.7.2 Funi di sollevamento
3.7.3 Carrucole
3.7.4 Paranchi
3.7.5 Elevatori
3.7.6 Piattaforme di lavoro
mobili elevabili (PLE)
3.7.7 Piattaforme di lavoro
autosollevanti su colonne (PLAC)
3.7.8 Gru girevoli
3.7.9 Gru a torre
3.7.10 Gru mobili/autogru
3.7.11 Verifiche sugli apparecchi
di sollevamento
3.7.12 Formazione specifica dei
lavoratori
3.8 La logistica di cantiere
3.8.1 Spogliatoi
3.8.2 Servizi igienici
3.8.3 Docce
3.8.4 Locali di riposo, di
refezione e dormitori
3.8.5 Locali uffici
3.8.6 Caratteristiche costruttive
generali
3.9 Le di aree produzione e di
deposito
3.9.1 Aree per la produzione
3.9.2 Area per la produzione del
CLS e delle malte, in genere
3.9.3 Area per la preparazione
delle casserature
3.9.4 Area per la preparazione
del ferro
3.9.5 Aree di deposito
3.9.6 Area per gli stoccaggi
temporanei di materiale costituito da forniture varie
3.9.7 Area per il deposito
temporaneo dei materiali di rifiuto
3.10 La realizzazione del layout
di cantiere
3.11 La documentazione essenziale
da tenere in cantiere
CAPITOLO 4 - IL PIANO DI
SICUREZZA E DI COORDINAMENTO
4.1 Generalità
4.1.1 Progettazione
4.1.2 Esecuzione
4.1.3 Notifica preliminare
4.2 La valutazione dei rischi
4.2.1 Principi di analisi dei
rischi
4.2.2 Riduzione del rischio
4.3 La procedura di valutazione
dei rischi del CPT di Torino e INAIL Piemonte
4.3.1 Premessa
4.3.2 Individuazione dei rischi
4.3.3 Stima del rischio
4.4 La procedura di valutazione
dei rischi proposta
4.5 Le schede di supporto
4.6 Le misure di prevenzione e
protezione
4.6.1 Recinzione del cantiere
4.6.2 Opere provvisionali
4.6.3 Ponteggi
4.6.4 Trabattelli
4.6.5 PI.M.U.S.
4.7 I dispositivi di protezione
collettivi e individuali
4.7.1 DPI
4.7.2 DPC
4.8 Le interferenze tra le
lavorazioni e loro coordinamento
4.9 Le misure antincendio e di
primo soccorso
4.9.1 Organizzazione del cantiere
ai fini antincendio
4.9.2 Primo soccorso
4.10 La segnaletica di cantiere
4.10.1 Cartello di cantiere
4.10.2 Cantiere stradale
4.11 La stima dei costi per la
sicurezza
4.12 Le schede della sicurezza di
fase
4.13 Il fascicolo con le
caratteristiche del cantiere (FO)
4.13.1 Contenuti del fascicolo
previsti dall'allegato XVI
4.13.2 Allegato II al documento
UE 26 maggio 1993
CAPITOLO 5 - PSC E POS: PROPOSTA
DI MODELLI APPLICATIVI 182
5.1 I nuovi modelli semplificati
di POS, PSC, PSS e FO
5.2 La proposta di modelli
applicativi
5.3 Un modello di PSC
5.4 Un modello di POS
BIBLIOGRAFIA
INAIL - Dipartimento Innovazioni
Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici, “ La progettazione della sicurezza nel cantiere”, documento curato
da Raffaele Sabatino (INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche) e Antonio
Di Muro (Professore a contratto presso l'Università degli Studi di Roma
"La Sapienza", Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione
ed esecuzione per conto di Enti pubblici e privati), con la collaborazione di
Andrea Cordisco e Daniela Gallo, edizione 2015 (formato PDF, 12.43 MB).
Algoritmo cantieri (Formato XLS, 260 kB).
Vai all’area riservata agli
abbonati dedicata a “ Progettazione
della sicurezza nei cantieri edili”.
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1095 volte.
Pubblicità