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"Tutelare la sicurezza nell’assistenza e nella cura a domicilio"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
08/03/2016 - Se nel nostro paese, e in molti altri paesi europei, la popolazione
tende ad invecchiare sempre di più, non può che aumentare la domanda di
servizi di
assistenza e cura a domicilio. Ed aumentano di conseguenza anche gli incidenti e i rischi per la sicurezza e salute degli operatori impiegati.
Per questo motivo ci soffermiamo oggi sulla sicurezza di questi
operatori con riferimento ad un documento, prodotto in Svizzera dalla
Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL),
che affronta il tema dell’assistenza e cura a domicilio (in relazione
alla legge elvetica “Spitex” su queste tipologie di attività).
Il documento, dal titolo “
Sicurezza sul lavoro e tutela della salute
nell’assistenza e nelle cure a domicilio (Spitex)”, si rivolge in
particolare ai responsabili e al personale di aziende che offrono prestazioni
di assistenza
e cure a domicilio, personale che spesso è esposto a livelli elevati di
stress fisico e psichico.
Si segnala che lo spettro di
attività svolte dal personale è molto ampio e “va dalle cure personali e i
trattamenti di cura (ad es. medicazioni di ferite) alla preparazione dei pasti,
fino a mansioni di economia domestica, come il bucato o le pulizie”.
Senza dimenticare poi che la manipolazione
di sangue e fluidi corporei “comporta il rischio
di infezioni. Molti occupati nell’assistenza e nelle cure a domicilio sono
inoltre esposti al rischio di atti di violenza e aggressioni”. E sotto il
profilo ergonomico “sono problematici anche gli sforzi fisici, per esempio
quando i pazienti devono essere spostati o trasportati. I lavori di economia
domestica o di cura che vengono eseguiti assumendo posture forzate
rappresentano ulteriori sollecitazioni per l’apparato locomotore”. E le
conseguenze di questi rischi possono anche essere “malattie di lunga durata,
come disturbi muscoloscheletrici o esaurimento nervoso, che spesso comportano
assenze prolungate e un tasso elevato di fluttuazione del personale”.
Si sottolinea inoltre che in
queste attività lavorative la sicurezza, la salute e il benessere sul lavoro “sono
influenzati da molti fattori”:
- “l’ambiente domestico in cui si
opera offre condizioni di lavoro ergonomiche?
- Sono presenti ausili e vengono
correttamente utilizzati?
- La regolamentazione dell’orario
di lavoro e dei periodi di riposo è rispettata?
- Vi è carenza costante di
personale che grava sulla distribuzione del carico di lavoro?
- Come sono l’organizzazione del
lavoro, la collaborazione e il clima di lavoro?
- Vengono rispettate le
elementari regole di sicurezza?
- La sicurezza è garantita sia
nell’ambiente domestico che lungo il tragitto per recarsi al lavoro”?
Il documento riporta poi alcuni
dati sugli
infortuni professionali che
avvengono in Svizzera nel settore “assistenza sociale di anziani e disabili” e
nelle attività del personale infermieristico nell’assistenza e nella cura a
domicilio, ad esempio segnalando che il rischio d’infortunio professionale del
sistema sanitario è più basso rispetto a quello nell’assistenza sociale e nelle
cure a domicilio.
In particolare si evidenzia che
più di un terzo degli infortuni (sempre con riferimento alla Svizzera) è dovuto
a
cadute in piano e spesso le cadute
“ avvengono sulle
scale o nella zona di ingresso, magari a causa delle condizioni
atmosferiche”. E dunque è importante “eliminare ostacoli o intralci in cui si
potrebbe inciampare, e migliorare la sicurezza in caso di pavimenti bagnati,
rivestimenti e ingressi scivolosi esposti agli agenti atmosferici attraverso
misure adeguate”.
Altri incidenti frequenti sono le
ferite da punta e da taglio, che in
questi casi sono spesso causate da siringhe e coltelli: “saper manipolare in
sicurezza siringhe, coltelli e altri oggetti appuntiti è particolarmente
importante”.
Relativamente frequenti sono
anche gli
infortuni da colpi,
sovraccarichi o urti: “mobilizzare in maniera ergonomicamente corretta i
pazienti nonché lavorare in sicurezza in casa o in giardino sono operazioni da
eseguire secondo tecniche adeguate come pure attraverso l’impiego sicuro di
ausili o apparecchi”.
Sono poi riportati anche i più
diffusi
rischi per la salute degli
operatori.
Anzitutto si sottolinea il
rischio correlato al “sovraccarico biomeccanico determinato da operazioni di sollevamento
e trasporto nonché di movimentazione dei pazienti, che comportano posture
forzate. Le cause di questo sovraccarico sono da ricercarsi anche nella carenza
di spazio, ergonomia e igiene nelle abitazioni dei pazienti, ad esempio spazi
ristretti, arredi obsoleti, scarsa illuminazione e aerazione, misure di
sicurezza inadeguate e assenza di ausili (dispositivi di sollevamento, letti e
bagni conformi alle esigenze dei pazienti)”.
È evidente che in questo caso “migliori
condizioni ergonomiche e l’impiego di ausili adeguati riducono o evitano il
sovraccarico e la sollecitazione dell’apparato locomotore del personale
specializzato nell’assistenza e nelle cure a domicilio”.
Altri rischi per la salute e
indicazioni per la prevenzione:
- poiché lavarsi e disinfettarsi
ripetutamente le mani o indossare guanti di gomma possono causare
problemi alla pelle o allergie, sono importanti
le “misure preventive di protezione della pelle”;
- “le
infezioni da contatto con sangue e fluidi corporei, così come la
contaminazione da agenti patogeni possono essere evitate con l’impiego di
idonei prodotti di sicurezza (ad es. durante i prelievi di sangue) e di
dispositivi di protezione individuale”;
- riguardo al
disagio psicologico sul lavoro, “oltre
ai ritmi pressanti, anche il carico derivante dall’interazione con i parenti e
i pazienti ha un ruolo importante: stress sociale e conflitti, tensioni
emotive, forme di
aggressione e violenza, aspettative irraggiungibili”. Anche “una mancanza
di organizzazione del lavoro può causare disagio psichico: stress dovuto alla
frenesia, procedure di lavoro non disciplinate e grossi carichi di lavoro da
gestire, sovraffaticamento per mancanza di supporto o per situazioni di cura
particolarmente gravose”;
- “l’
affaticamento eccessivo o i problemi di sonno causati da frequenti turni
serali o notturni di lavoro possono anch’essi avere ripercussioni sulla
salute e aumentare dunque il rischio di infortunio”.
Riportiamo infine un elenco di
misure di prevenzione correlate a vari aspetti dell’attività degli operatori:
-
organizzazione del lavoro / ergonomia: “garantire procedure di
lavoro bene organizzate e l’impiego di ausili ergonomici, in particolare quando
si tratta di movimentare carichi e mobilizzare pazienti; assicurarsi inoltre
che i lavoratori indossino calzature adeguate; pavimenti sporchi o bagnati nonché
soglie e dislivelli sono spesso causa di gravi infortuni da cadute; è
necessario parlare con i pazienti e i loro familiari dei possibili ostacoli
(bordi di tappeti rialzati, dislivelli, soglie, ingressi bagnati o sporchi,
ecc.), spiegando loro che vanno segnalati o, se possibile, eliminati;
-
indicazioni / istruzioni: è importante che i lavoratori – anche
quelli di lingua straniera e i lavoratori temporanei – ricevano istruzioni
adeguate e comprensibili e che conoscano le necessarie regole di sicurezza; in particolare,
fare attenzione a garantire ai neoassunti un inserimento accurato;
-
circolazione stradale / tragitto casa-lavoro: le misure contro il
rischio di infortuni sul tragitto casa-lavoro (in auto, scooter, bicicletta,
e-bike) sono particolarmente importanti”; a volte si devono percorrere notevoli
distanze giornaliere, spesso avendo poco tempo a disposizione: “quando si
pianifica il tragitto casa-lavoro, bisognerebbe tenere conto di un tempo
sufficiente; i veicoli utilizzati devono essere idonei e sicuri”; è importante
poi “indossare indumenti protettivi (su moto / scooter) e casco (anche in
bici); anche frequentare regolarmente un corso di guida presso un ente
riconosciuto serve a prevenire gli infortuni”;
-
ordine, pulizia e igiene: “nelle cure a domicilio e nell’economia
domestica il rispetto delle norme igieniche merita particolare attenzione; una
scarsa igiene comporta rischi di infezione; seguire procedure di lavoro
chiaramente definite e chiedere ai pazienti di disporre di un impianto di illuminazione
e ventilazione funzionante; l’ordine e la pulizia contribuiscono in modo
significativo alla prevenzione degli infortuni;
-
infezioni: fare particolare attenzione al costante rispetto delle
misure di protezione e delle regole di sicurezza nel manipolare sangue e fluidi
corporei che comportano rischi di infezione;
-
orario di lavoro e periodi di riposo: non rispettare l’orario di
lavoro e i periodi di riposo stabiliti può portare a stress, affaticamento
eccessivo e, di conseguenza, a un maggiore rischio di infortuni”; attenersi alle
norme sull’orario di lavoro e sui periodi di riposo previsti per legge; -
gravidanza: attenersi alle disposizioni
di legge e stabilire quali attività possono svolgere le lavoratrici in
gravidanza;
-
stress psichico / aggressioni / molestie: “particolare attenzione
deve essere prestata anche allo stress
psichico che l’assistenza e le cure a domicilio possono comportare; è
opportuno, ad esempio, organizzare simulazioni sulla gestione di pazienti
‘difficili’, istruire il personale sui comportamenti da adottare in caso di
aggressioni o molestie sessuali da parte di pazienti o familiari; non bisogna
lasciare i lavoratori da soli con i loro problemi, ma fornire loro un punto di
riferimento a cui rivolgersi per ricevere supporto professionale”.
Il documento si sofferma infine
anche sui comportamenti necessari nei
casi
di emergenza. Infatti nell’assistenza e nelle cure a domicilio “la gestione
delle emergenze fa parte del lavoro quotidiano; pertanto, è importante
verificare regolarmente le procedure, ripetere le istruzioni e soprattutto
introdurre correttamente al lavoro i neoassunti”.
L’
indice del documento:
Perché questo opuscolo?
Cause principali
Misure di prevenzione
Mansioni, organizzazione, fattori
di stress psicosociale, disposizioni speciali
Condizioni di lavoro nelle cure a
domicilio
Condizioni di lavoro nell’
economia domestica e nell’assistenza sociale
Pericoli di natura biologica e
chimica, igiene
Infrastruttura
Allegati
N.B.: I riferimenti legislativi e i dati sugli infortuni contenuti nel documento originale riguardano
la realtà svizzera, ma i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i
lavoratori.
Commissione federale di
coordinamento per la sicurezza sul lavoro, “ Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nell’assistenza e
nelle cure a domicilio (Spitex)”, a cura di Stephan Melchers, Fabia
Dell’Era, Annemarie Fischer, Udo Heinss, Thomas Hilfiker, Käthi Jaun, Marta
Kunz, Heidi Schreiner (formato PDF, 1.46 MB).
RTM
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