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"Imparare dagli errori: piattaforme, linee elettriche e stabilizzatori"
fonte www.puntosicuro.it / INFORTUNI
09/06/2016 - Per quanto riguarda gli incidenti e i rischi correlati all’uso delle piattaforme di lavoro, la rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni lavorativi, si è già soffermata in passato sulla
vicinanza delle piattaforme alle linee elettriche e sull’
uso degli stabilizzatori.
Tuttavia gli infortuni, anche mortali, correlati a questi due
aspetti, continuano ad avvenire. E dunque torniamo a parlarne nella
serie di puntate della rubrica - iniziate a marzo con un infortunio in
attività di potatura -
dedicate al racconto delle dinamiche degli incidenti e alla
presentazione di suggerimenti per migliorare la prevenzione nell’uso
delle piattaforme mobili elevabili.
Le dinamiche infortunistiche che presentiamo sono tratte dall’archivio di
INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso riguarda il
ribaltamento
di una piattaforma aerea.
Mentre opera a circa 12/15 metri
di altezza sopra una piattaforma aerea, in lavoratore si infortuna a seguito
del ribaltamento
della macchina.
Il lavoratore era dotato, e ne
faceva uso, “di cintura di sicurezza all'interno del cestello della
piattaforma. Nel caso in esame la macchina è stata posizionata in un'area
ristretta, su un piano inclinato e con configurazione pericolosa (base di
appoggio limitata, baricentro alto)”.
In particolare in cantiere “c'era
un'altra piattaforma più piccola che poteva essere usata in sicurezza”.
Questo il
fattore causale rilevato: il lavoratore “posizionava la macchina in
difformità a quanto previsto nel manuale di uso e manutenzione (innalzamento
baricentro e scorretta posizione stabilizzatori) e su un tratto in pendenza”.
Il
secondo caso riguarda invece
il
contatto con la linea elettrica.
Il titolare di un’impresa e un
suo dipendente apprendista muratore devono sostituire qualche lastra di
copertura sul tetto di un fabbricato ad uso agricolo.
Come da contratto di sub – appalto,
un’altra ditta noleggia una piattaforma elevabile mettendola a disposizione del
titolare della prima impresa per effettuare il lavoro.
Il titolare e il dipendente, dopo
aver stabilizzato la piattaforma, salgono nel cestello con due lastre di copertura
e si portano in quota, azionando i comandi posti nello stesso cestello, in
prossimità del tetto.
Verosimilmente durante questa
operazione un'estremità della/e lastra/e urta/no uno dei cavi della linea aerea
(MT a 15 KV).
Il dipendente che si trova più
vicino ai cavi afferra un martello con manico in legno e, per spostare il cavo
e liberare la lastra, urta, “con tutta probabilità”, con la spalla lo stesso
cavo che mette in tensione il cestello provocando la morte di entrambi i
lavoratori.
Questo il
fattore causale rilevato dalla scheda:
- è stato svolto il lavoro senza
tenere conto della vicinanza di cavi elettrici in tensione e toccandoli con un
attrezzo.
La prevenzione
Innanzitutto ricordiamo
genericamente, con riferimento al primo incidente, quanto richiesto dalla
normativa di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) in
riferimento agli
obblighi del datore di
lavoro (art. 71):
il datore di
lavoro, al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’uso delle
attrezzature di lavoro e per impedire che dette attrezzature possano essere
utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali non sono adatte,
adotta adeguate misure tecniche ed organizzative, tra le quali quelle
dell’Allegato VI del D.Lgs. 81/2008.
Rimandando ad altre puntate di
“Imparare dagli errori” gli approfondimenti relativi alle problematiche degli
stabilizzatori e al rischio ribaltamento, riprendiamo alcune indicazioni sui
divieti
per l’installazione e l’uso
di PLE
come
riportati
nella scheda contenuta nel manuale
“ Le
macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, un documento
nato dal rapporto di collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e il CPT Torino. Nella
scheda sono presenti anche le istruzioni prima, durante e dopo l’uso che fanno
riferimento anche alla verifica della vicinanza a linee elettriche aeree.
Questi i divieti per l’installazione e l’uso delle
PLE contenuti nella “ Scheda
3 – Piattaforme di lavoro mobili elevabili”, “fermo restando le indicazioni
contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina”:
1. “non rimuovere, disattivare o
modificare in alcun modo i dispositivi di sicurezza;
2. non applicare sulla PLE
cartelli, striscioni o altri elementi che possano aumentare la superficie
esposta al vento;
3. non aggiungere sovrastrutture,
come scale, sgabelli o altri mezzi per incrementare lo sbraccio e/o l’altezza;
4. non installare apparecchi di
sollevamento sul cestello;
5. non operare con velocità del
vento superiore a quella indicata dal fabbricante (vedere targhe di istruzioni);
6. non operare in condizioni
meteorologiche difficili (ad esempio temporali);
7. non operare in condizioni di
scarsa visibilità e senza segnalazioni;
8. non spostare la PLE con
operatore a bordo della piattaforma se non previsto dal fabbricante;
9. non sovraccaricare la PLE: la
portata indicata sulla targa non deve mai essere superata e comprende sia le
persone che gli attrezzi/materiale utilizzati per l’attività;
10. non salire e scendere dalla
piattaforma quando essa è in quota; in particolare, per le PLE a pantografo,
non usare la struttura estensibile per tali scopi;
11. non eseguire sulla
piattaforma lavori che possano compromettere la stabilità del ponte;
12. non appoggiare la piattaforma
su altre strutture, fisse o mobili;
13. non utilizzare la PLE come
apparecchio di sollevamento materiali;
14. non caricare o scaricare
materiale dalla piattaforma quando è in quota;
15. non poggiare gli
stabilizzatori su chiusini o altre superfici cedevoli;
16. non stazionare sul pianale
dell’autocarro durante la manovra della piattaforma (per PLE autocarrate);
17. con la PLE su autocarro
stabilizzata, non disinserire il freno di stazionamento ed eseguire lo
spostamento (questa errata manovra se attuata, in genere, è segnalata da un
avvisatore acustico);
18. non stazionare sul basamento
dell’automezzo durante la manovra della piattaforma”.
Riguardo infine al tema della
vicinanza delle linee elettriche, riportiamo
la
tabella contenuta nell’allegato IX
del D.Lgs. 81/2008,
come modificata dal D.Lgs. 106/2009, riferita alle “
distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti
elettrici non protette o non sufficientemente protette da osservarsi,
nell’esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri derivanti dal
tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati,
nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e
degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche”.
“Un” indica la tensione nominale, mentre “D” la distanza
minima consentita espressa in metri:
Un(kV) |
D (m) |
</= 1 |
3 |
1 < Un </=30 |
3,5 |
30 < Un </= 132 |
5 |
> 132 |
7 |
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le
schede numero
2606 e
2230 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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