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"Investito e ucciso dal tir del fratello. Altamura, il sesto morto sul lavoro"
fonte / Sicurezza sul lavoro
25/01/2009 - Schiacciato dalle ruote del camion che suo fratello stava spostando, nell´autoparco gestito da entrambi ad Altamura. È morto così Gaetano Pestrichella, 38 anni, sesto numero nell´elenco degli incidenti sul lavoro in Puglia dall´inizio dell´anno. L´ennesimo episodio è avvenuto ieri pomeriggio, in via Ruvo, alla periferia del paese. La dinamica, ricostruita con fatica dai carabinieri in base alle testimonianze dei presenti, riconduce la morte di Pestrichella a una fatalità, ancor più inquietante perché avvenuta per mano di suo fratello Tommaso, 40 anni. Secondo quanto raccontato agli investigatori, Gaetano stava aiutando suo fratello a spostare un autoarticolato, che procedeva in retromarcia. Non si sa come sia avvenuto, ma il camion ha travolto l´uomo, schiacciandolo contro un muretto che si trovava alle sue spalle. Subito ricoverato all´ospedale di Altamura, è morto poco dopo per lo schiacciamento del torace. Sotto choc suo fratello che, ascoltato dai militari, non ha saputo spiegare come sia potuto accadere. Alcune indicazioni sono arrivate dagli autisti di altri camion, che si trovavano all´interno dell´autorimessa e che hanno assistito al fatto. L´area e i mezzi interessati sono stati messi sotto sequestro dal sostituto procuratore di turno presso il tribunale di Bari, Teresa Iodice. Il pm vuole capire, oltre che le cause della morte, se all´interno dell´autoparco siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste per tali strutture. Quella di Pestrichella, che era sposato e aveva due figli, è il sesto decesso sul luogo di lavoro dall´inizio dell´anno in Puglia, il quarto in provincia di Bari. Il 2009 si è purtroppo inaugurato il 9 gennaio con due vittime, all´interno di altrettanti cantieri edili, nella zona industriale di Bitonto e in via Giustiniani a Gravina in Puglia: primo a morire per un tragico incidente era stato il rumeno Lazar Costantin Sionean, 46 anni, in Italia da tre giorni. Solo 24 ore dopo aveva perso la vita Nicola Tarantino, 43 anni, responsabile di una ditta che eseguiva lavori di ristrutturazione. La triste conta era passata poi al Salento, e in particolare a Poggiardo: in una cava era rimasto schiacciato dal suo furgone Donato Solda, operaio e autista 62 enne di Supersano. L´indomani era toccata ad Antonio Verri, operaio 57enne di Castrì di Lecce, investito da una pala meccanica mentre, a Uggiano La Chiesa, ripianava una strada resa impraticabile dalla pioggia. La quinta vittima è stata infine Michele Cignolo, 54 anni, operaio per l´estrazione della pietra in una cava di marmo a Ruvo. E sempre ieri, prima ancora che si diffondesse la notizia dell´ultimo incidente, si è svolta nella prefettura di Lecce una riunione, convocata dal prefetto, Mario Tafaro, alla quale hanno partecipato il sottosegretario all´Interno Alfredo Mantovano, le categorie interessate e i vertici delle forze di polizia. È stato fatto il punto della situazione, ma sono state anche individuate alcune misure per contrastare con più efficacia il fenomeno. Tafaro ha assicurato: «A quest´incontro di oggi seguiranno incontri tecnici e operativi per dare risposta alle problematiche emerse oggi». «La situazione può cambiare - ha invece spiegato Mantovano - se insieme alle leggi e ai controlli, c´è l´impegno dei diretti interessati. Non soltanto delle aziende, ma anche dei lavoratori che spesso pagano il prezzo estremo per il mancato rispetto di regole ritenute inutili, superflue o semplicemente vessatorie, e che invece salvano la vita». L´incontro, per il sottosegretario, «ha fatto emergere non un problema di legislazione, che c´è ed è molto puntuale, ma la necessità di applicarla nel modo più efficace, intensificando e coordinando i controlli sul territorio». Nello stesso tempo, «va ripresa la verifica degli appalti da parte delle amministrazioni sul territorio».
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