11/05/2009 - ROMA È una delle più comuni vie di contagio. Il bambino che passa il virus al nonno. Succede con l’influenza tradizionale, di stagione. Dunque c’era da aspettarsi che succedesse con la nuova influenza, classificata come candidata alla prossima pandemia dall’organizzazione mondiale della sanità (Oms). Un uomo di 70 anni, ricoverato allo Spallanzani di Roma, ha preso l’infezione dal nipote undicenne che nei giorni scorsi era stato ricove ato al Bambin Gesù, al ritorno da un viaggio in Messico. E il primo caso non importato, dovuto alla trasmissione diretta in Italia. Ma non c’è motivo di allarme. «Bisogna ricordare che siamo di fronte a un contatto familiare molto stretto - spiega il neo vice ministro della Salute, Ferruccio Fazio -. Diversi precedenti si sono verificati in Gran Bretagna, Spagna e Germania. Ci aspettavamo questa situazione che, anzi, è più tranquilla del previsto». La rete di sorveglianza funziona.

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