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"Operaio edile cade da 10 metri, è in prognosi riservata"
fonte Corriere di Ragusa.it, A.Di Raimondo / Sicurezza sul lavoro
30/07/2009 - Un operaio edile della «Tidona Prefabbricati» di Ragusa è scivolato ieri pomeriggio dal tetto di un capannone a Frigintini, compiendo un volo di circa 10 metri prima di rovinare al suolo. La vittima di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave ma comunque non mortale, è il ragusano M.L.P., 35 anni, adesso ricoverato in prognosi riservata nel reparto di ortopedia dell’ospedale «Maggiore» di Modica. La disgrazia si è verificata in maniera repentina intorno alle 14 di ieri in via Calanchi, nella frazione rurale. Lo sfortunato operaio stava procedendo alla cosiddetta impermeabilizzazione del tetto del capannone, quando ha perso l’equilibrio, cadendo nel vuoto. Sono stati i colleghi a lanciare l’allarme. L’ambulanza del 118 è giunta in pochi minuti, soccorrendo l’operaio privo di sensi. I medici del pronto soccorso, rendendosi subito contro della criticità della situazione, hanno subito disposto il ricovero di M.L.P., riservandosi la prognosi. «Abbiamo prestato le prime cure al politraumatizzato – dichiara il primario del pronto soccorso Carmelo Scarso – accertando un forte trauma soprattutto alla testa, provocato dal violento impatto al suolo da un’altezza considerevole. E’ presto per valutare come reagirà il paziente – conclude il primario – e le prossime ore si riveleranno cruciali». Non è escluso che, se le condizioni cliniche lo consentiranno, il paziente possa essere sottoposto ad intervento chirurgico per l’assorbimento di una sospetta emorragia interna all’altezza della nuca. Nel cantiere edile si è recata ieri anche la polizia, che ha demandato l’espletamento delle indagini ai funzionari dell’ispettorato del lavoro. Il cantiere è stato posto sotto sequestro per accertare se sussistano i requisiti minimi di sicurezza sui posti di lavoro, come disciplinato dalle rigide norme europee in materia. Scarne le testimonianze raccolte. Pare che nessuno degli altri operai abbia visto cadere il collega nel vuoto: la loro attenzione sarebbe invece stata attirata dal tonfo sordo dell’impatto del corpo con il suolo. Non è escluso che M.L.P. possa essere stato vittima di un malore dovuto al forte caldo, ma si tratta solo di ipotesi non ancora suffragata da prove concrete.
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