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"Uso delle cinture di sicurezza: il datore ne è responsabile"
fonte redazione Ambiente & Sicurezza sul lavoro / Sicurezza sul lavoro
04/01/2010 - La Corte di Cassazione penale con sentenza del 4 dicembre 2009 n. 46747 conferma la responsabilità del titolare di un impresa edile per il mancato uso delle cinture di sicurezza da parte dei suoi dipendenti. La pronuncia è tanto più significativa se si pensa che la responsabilità del datore di lavoro è stata affermata nonostante la presenza di un capocantiere.Nel caso prospettato un’azienda stava svolgendo particolari lavori su una parete rocciosa, per la quale era necessario far dotare i lavoratori di adeguate cinture di sicurezza.A seguito della verificazione di un infortunio ad un dipendente sprovvisto di corda di sicurezza, erano stati chiamati a risponderne tanto il capocantiere che il titolare dell’azienda.Le difese di quest’ultimo, appuntate sulla sussistenza di una figura di riferimento in materia di sicurezza, vengono superate dalla Corte che sostiene comunque la responsabilità del datore sulla base della sua posizione di garanzia: aveva infatti l'obbligo di controllare l'adozione delle misure protettive; obbligo che persiste anche quando vi siano altri soggetti preposti al cantiere.Più in generale, chiarisce la Corte, la presenza di un capocantiere “non esclude il ruolo di garanzia del datore di lavoro in mancanza di una delega espressa in tema di sicurezza ed inoltre non esclude l'obbligo di controllo in ordine all'applicazione delle regole previste dal piano di sicurezza per fronteggiare i rischi del lavoro che veniva svolto a settanta metri di altezza”.Infatti, il vertice aziendale è sollevato da qualunque responsabilità sugli infortuni solo nel caso in cui abbia dato una delega espressa al capocantiere sulla sicurezza degli operai.
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