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"DPC: reti di scurezza verticali e pareti di protezione da copritetto"

fonte puntosicuro.it / Edilizia

21/07/2011 - Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, ha prodotto in questi anni un gran numero di opuscoli e di schede tematiche per favorire la prevenzione degli incidenti nel comparto edile.
Presentiamo due recenti schede tematiche relative a dispositivi di protezione collettiva ( DPC), ricordando che l’adozione di tali dispositivi deve essere considerata come prioritaria rispetto all’adozione dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
 
La prima scheda, intitolata “ Protezione laterale con reti di sicurezza -  Requisiti”, indica che i “dispositivi di sicurezza possono essere realizzati anche con reti di sicurezza conformi alla norma EN 1263”. E in conformità a tale norma  le reti devono essere sottoposte ad un esame annuale.
In particolare sono possibili due sistemi di protezione laterale con reti di sicurezza:
- sistema 1: “anziché al parapetto si ricorre a un cavo metallico messo in pretensione. In base alla norma EN 13374, con un carico di 30 kg la deformazione deve essere pari al massimo a 55 mm. Il cavo metallico deve situarsi ovunque almeno 1,0 m al di sopra della superficie praticabile realizzata”;
 - sistema 2: “protezione laterale con rete di sicurezza senza cavo metallico messo in pretensione: il bordo superiore della rete deve situarsi ovunque almeno 1,5 m al di sopra della superficie praticabile realizzata”.
In entrambi i sistemi “l’interasse dei montanti non deve superare i 10 m”.
Dopo aver ricordato che, se usata come protezione laterale, “la rete di sicurezza deve essere efficace almeno quanto una protezione convenzionale a tre elementi”, la scheda riporta gli elementi da verificare:
-  “la rete è idonea (conforme alla norma, dimensioni corrette) e integra (controllata, priva di danni);
-  la rete di sicurezza è correttamente fissata sia ai lati che in basso: ad altre reti di sicurezza verticali o orizzontali; all’edificio; ad altre componenti;
-  tutta la struttura e i suoi fissaggi devono essere dimensionati in modo tale da sopportare le forze che si possono generare (pretensione, persona in caduta; forza di pretensionamento e valori conformi alla norma EN 13374, applicazione verticale di un carico di 125 kg nei punti più sfavorevoli);
-  tutta la struttura è stabile e resistente, ad es. avvitata alle travi, unita/bloccata con componenti a norma oppure fissata con opportune cinghie (mai con fascette serracavi)”.
 
La scheda, ricca di immagini esplicative, riporta alcuni esempi di corretto utilizzo delle reti di sicurezza quale protezione laterale  (ad esempio la rete di sicurezza verticale deve essere fissata in modo tale che sotto carico non si formino delle aperture superiori a 30 cm) e ricorda che in Svizzera le reti di sicurezza per uso orizzontale sono impiegate per lo più come protezione supplementare sui ponteggi per facciate per prevenire la caduta di materiale.
 
Alcune norme tecniche rilevanti:
 
- EN 13374 Sistemi di protezione temporanei dei bordi – Specifiche di prodotto e metodi di prova;
- EN 1263-1 Reti di protezione (reti di sicurezza), Parte 1: Requisiti di sicurezza, metodi di prova;
- EN 1263-2 Parte 2: Requisiti di sicurezza per il montaggio delle reti di sicurezza.
 
La seconda scheda tematica, dal titolo “ Parete di protezione da copritetto dei ponteggi per facciate”, ricorda che la parete di protezione da copritetto è un “dispositivo di protezione per il ponte da lattoniere che arresta la caduta di persone, oggetti e materiali” e deve resistere a forze dinamiche molto elevate, ad es. ad una persona che cade dal tetto…
 
Alcune indicazioni:
- “la parete di protezione da copritetto deve essere montata presso i tetti a partire da un’inclinazione di 25°;
- i componenti della parete di protezione da copritetto devono resistere alle sollecitazioni dinamiche” e il fabbricante deve poter provare la conformità del prodotto alle norme di sicurezza”.
 
Gli elementi da verificare:
- “nessuna apertura di altezza maggiore di 25 cm al di sopra della gronda o del bordo del tetto;
- nessuna apertura superiore a 100 cm2 al di sotto della gronda o del bordo del tetto”;
- le reti di protezione soddisfano i requisiti della norma, come comprovato dal costruttore del ponteggio, o sono state testate secondo la norma SN EN 1263-1;
- se la parete di protezione da copritetto consiste in una rete a maglia larga conformemente alla SN EN 1263 (larghezza 100 m), sopra questa deve essere montata una seconda rete a maglia stretta;
- le reti di protezione o le griglie metalliche sono montate in base alle istruzioni del costruttore (non usare fascette fissacavi per il montaggio, ameno che non sia previsto dal fabbricante);
- la parete di protezione da copritetto rappresenta una protezione adeguata anche per i posti di lavoro situati nel punto più alto, ad es. presso abbaini o lucernari vicini alla gronda;
- ancoraggio supplementare per la parte posteriore delle pareti di ritenuta, se più alta di 2 m”.
 
La scheda indica che “mediante appositi test dinamici il fabbricante del ponteggio verifica che l’intero sistema è in grado di sopportare e assorbire in modo affidabile le forze massime richieste. Le prove devono essere condotte sulla base della norma SN EN 13374”.
Viene riportato un esempio di svolgimento di prova con riferimento a:
- corpo cilindrico 75 kg;
- superficie tetto, lunghezza 5 m, inclinazione 60°;
- superfici di impatto (o punti più sfavorevoli): centro; direttamente sul montante.
Eseguendo il test - secondo lo schema riportato nella scheda - “le forze agiranno in modo sia diretto che indiretto sulla parete di protezione da copritetto, ovvero sul centro, sul montante e nei pressi del montante. Per il test occorre applicare i carichi nel punto più sfavorevole”.
 
La scheda si conclude ricordando che i “ ponteggi per facciate e soprattutto le pareti di protezione da copritetto devono garantire la sicurezza anche per i posti di lavoro situati nel punto più alto”.
 

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