05/08/2011 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 3 agosto il Decreto del Presidente della Repubblica che introduce misure di maggior tutela della salute e sicurezza dei lavoratori operanti in spazi confinati. Si tratta di luoghi di lavoro nei quali vi sono rischi di sviluppo di sostanze altamente nocive o di gas, quali silos, cisterne, pozzi e simili.
Il provvedimento, fortemente voluto dal Ministro Sacconi, è stato condiviso da Regioni e parti sociali, quale misura necessaria a impedire il ripetersi di incidenti - troppo frequenti negli ultimi anni, in questi contesti lavorativi.
In base al nuovo decreto, secondo la nota diffusa dal ministero Lavoro, in questi luoghi di lavoro pericolosi potranno operare unicamente imprese e lavoratori in possesso di competenze professionali, formazione, informazione e addestramento adeguati al rischio delle attività da realizzare: gli addetti dovranno, inoltre, essere a conoscenza delle procedure di sicurezza da applicare e dovranno essere in possesso di informazioni complete sui luoghi di lavoro.
Ricostruiamo brevemente il percorso che ha portato all’approvazione del decreto: il susseguirsi di incidenti mortali in alcuni contesti industriali, non ultimo quello dello stabilimento Saras di Cagliari, dove in aprile persero la vita tre operai durante le operazioni di pulitura di un sito non bonificato, spinse il ministero del Lavoro a produrre una circolare, (la circ. n.13) utile ad acquisire la documentazione di base per la gestione degli appalti di lavori in questi contesti.
Il 7 aprile la Commissione consultiva permanente presso il ministero Lavoro ha dettato le linee di indirizzo del provvedimento, ora adottato dal Governo, richiedendo criteri di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi destinati ad operare nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati e prevedendo alcuni obblighi formativi e informativi per gli addetti alle lavorazioni pericolose.
Sempre sugli spazi confinati ricordiamo inoltre, che l’Inail ha autonomamente predisposto dei manuali, contenenti le linee guida per operare in sicurezza negli ambienti “chiusi” nei quali annovera cisterne, vasche o piscine ed è rivolto in particolare anche a quella categoria di soggetti che operano nel settore di pulizia di questi ambienti, che sono spesso fra le categorie più a rischio infortunio negli stabilimenti industriali.

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