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"Puglia, i nuovi ipermercati saranno a impatto zero"
fonte edilportale.com / Normativa
22/12/2011 - Le nuove grandi strutture di vendita pugliesi dovranno essere a impatto
zero. Lo prevede il nuovo regolamento varato dalla Giunta regionale
della Puglia.
Il regolamento è dedicato allo sviluppo sostenibile del commercio, cioè tiene conto dell’impatto dei grandi ipermercati periferici che generano traffico ed eccessiva mobilità, soprattutto se destinati ad una frequenza elevata, come avviene nel caso degli alimentari.
Le nuove norme sono finalizzate a limitare l’impatto delle strutture sull’ambiente, a fare in modo che esse si dotino di adeguate infrastrutture (come i parcheggi) e di misure di limitazione dei consumi (elettrici, di acqua ecc.). In base a tali principi, saranno favorite le strutture commerciali che aiutano la riqualificazione del tessuto urbano; gli ipermercati raggiungibili anche a piedi o con mezzi pubblici; le strutture commerciali che non siano cattedrali nel deserto ma si integrino con altri servizi; gli ipermercati già esistenti che intendano evolvere verso un minore impatto sul territorio.
Il rilascio delle nuove autorizzazioni per le grandi strutture di vendita sarà basato sulla sostenibilità dell’insediamento commerciale da un punto di vista ambientale e urbanistico. La valutazione delle proposte sarà dunque basata su tre indicatori: la valutazione dell’impatto sul servizio all’utenza (ad esempio assicurare all’utente ogni tipo di esercizio di vendita); la valutazione dell’impatto sul territorio (quindi, per esempio, parcheggi interrati e multipiano anzichè a raso, raggiungibilità pedonale e in bicicletta); la valutazione dell’impatto ambientale (utilizzo delle energie rinnovabili, recupero dei materiali di scarto ecc.).
Una particolare premialità sarà destinata all’impatto occupazionale dell’ipermercato, attraverso l’impegno ad assumere personale con regolare contratto di lavoro o ad impiegare manodopera a rischio del settore commercio. Tra le premialità anche l’impegno a vendere prodotti locali, alimentari che non.
Infine, è previsto un contributo di circa 50 euro a metro quadro a carico di chi realizza l’ipermercato, che la Regione Puglia destinerà allo sviluppo dei distretti urbani del commercio.
“Con questo regolamento - ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - stiamo creando l’ipermercato a impatto zero. È una rivoluzione che tutela l’ambiente, i consumatori, i lavoratori e l’intero territorio, e che non costringerà più gli utenti a recarsi in luoghi individuati solo in base agli interessi di chi costruisce, ma che porterà le stesse grandi strutture lì dove più vicino è l’utente. Teniamo conto della liberalizzazione che lo stesso Monti ci chiede, rispettando il principio costituzionale dell’utilità sociale dell’iniziativa commerciale e tenendo conto di tutte le norme comunitarie in materia”.
Le domande per gli ampliamenti e le trasformazioni potranno partire subito dopo la pubblicazione del regolamento sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, mentre le richieste per le nuove strutture dovranno essere presentate dal 1° al 30 aprile e dal 2 al 30 novembre 2012.
Il regolamento è dedicato allo sviluppo sostenibile del commercio, cioè tiene conto dell’impatto dei grandi ipermercati periferici che generano traffico ed eccessiva mobilità, soprattutto se destinati ad una frequenza elevata, come avviene nel caso degli alimentari.
Le nuove norme sono finalizzate a limitare l’impatto delle strutture sull’ambiente, a fare in modo che esse si dotino di adeguate infrastrutture (come i parcheggi) e di misure di limitazione dei consumi (elettrici, di acqua ecc.). In base a tali principi, saranno favorite le strutture commerciali che aiutano la riqualificazione del tessuto urbano; gli ipermercati raggiungibili anche a piedi o con mezzi pubblici; le strutture commerciali che non siano cattedrali nel deserto ma si integrino con altri servizi; gli ipermercati già esistenti che intendano evolvere verso un minore impatto sul territorio.
Il rilascio delle nuove autorizzazioni per le grandi strutture di vendita sarà basato sulla sostenibilità dell’insediamento commerciale da un punto di vista ambientale e urbanistico. La valutazione delle proposte sarà dunque basata su tre indicatori: la valutazione dell’impatto sul servizio all’utenza (ad esempio assicurare all’utente ogni tipo di esercizio di vendita); la valutazione dell’impatto sul territorio (quindi, per esempio, parcheggi interrati e multipiano anzichè a raso, raggiungibilità pedonale e in bicicletta); la valutazione dell’impatto ambientale (utilizzo delle energie rinnovabili, recupero dei materiali di scarto ecc.).
Una particolare premialità sarà destinata all’impatto occupazionale dell’ipermercato, attraverso l’impegno ad assumere personale con regolare contratto di lavoro o ad impiegare manodopera a rischio del settore commercio. Tra le premialità anche l’impegno a vendere prodotti locali, alimentari che non.
Infine, è previsto un contributo di circa 50 euro a metro quadro a carico di chi realizza l’ipermercato, che la Regione Puglia destinerà allo sviluppo dei distretti urbani del commercio.
“Con questo regolamento - ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - stiamo creando l’ipermercato a impatto zero. È una rivoluzione che tutela l’ambiente, i consumatori, i lavoratori e l’intero territorio, e che non costringerà più gli utenti a recarsi in luoghi individuati solo in base agli interessi di chi costruisce, ma che porterà le stesse grandi strutture lì dove più vicino è l’utente. Teniamo conto della liberalizzazione che lo stesso Monti ci chiede, rispettando il principio costituzionale dell’utilità sociale dell’iniziativa commerciale e tenendo conto di tutte le norme comunitarie in materia”.
Le domande per gli ampliamenti e le trasformazioni potranno partire subito dopo la pubblicazione del regolamento sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, mentre le richieste per le nuove strutture dovranno essere presentate dal 1° al 30 aprile e dal 2 al 30 novembre 2012.
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