"Autocertificazione integrata per le attività particolarmente pericolose"
fonte quotidianosicurezza.it / Sicurezza sul lavoro
I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate contenute nell’articolo 6, comma 8, lettera f) del Testo Unico per la sicurezza. Peraltro, lo stesso TU prevede che fino e non oltre il 30 giugno 2012, gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi.
E ancora, sempre il TU, all’art. 236 comma 4, prevede che l’autocertificazione in materia di valutazione dei rischi debba essere puntuale e dettagliata e quindi integrata nelle ipotesi in cui nell’ambiente di lavoro siano presenti particolari pericoli per la salute.
Questi i dati da inserire relativi alle circostanze e alle caratteristiche di rischio:
a) Le attività lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni * o mutageni ** o di processi industriali di cui all’allegato XLII ***, con l’indicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni;
b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati, ovvero presenti come impurità o sottoprodotti;
c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni;
d) l’ esposizione dei suddetti lavoratori, ove nota e il grado della stessa;
e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di protezione individuale utilizzati;
f) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti cancerogeni e le sostanze e preparati eventualmente usati come sostituti.
(*) Cancerogeni sono gli agenti che inducono il cancro o che sono in grado di aumentarne la frequenza di insorgenza;
(**) mutageni sono gli agenti che causano delle mutazioni o delle alterazioni a carico del materiale genetico
(***) produzione
di auramina (colorante basico che si usa per tingere direttamente
seta, lana o cotone); i lavori che espongono agli idrocarburi
policiclici aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nella pece
di carbone: i lavori che espongono alle polveri, fumi e nebbie prodotti
durante il raffinamento del nichel a temperature elevate; processo agli
acidi forti nella fabbricazione di alcool isopropilico; il lavoro
comportante l’esposizione a polvere di legno duro.
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