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"Linee guida per l’adozione di SGSL nelle piccole o micro imprese"
fonte INAIL / Sicurezza sul lavoro
09/02/2012 - Se la normativa vigente sottolinea per tutte le aziende l’importanza
dell’adozione di idonei
sistemi di
gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL), abbiamo più volte
rilevato che questa adozione può essere un’operazione complessa che richiede
risorse, umane ed economiche, che non sempre sono sufficienti nelle
piccole o micro imprese.
Per
ovviare a queste difficoltà l’Inail (Consulenza Tecnica Accertamenti Rischi e
Prevenzione e Direzione Centrale Prevenzione) ha realizzato e approvato - in
accordo con Casartigiani, Claai, CNA,
Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil – delle linee di indirizzo dal titolo: “
Linee di indirizzo SGSL – MPI. Per l’implementazione di
Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro nelle Micro e
Piccole Imprese”.
Tali
Linee di indirizzo sono state redatte per supportare le micro e piccole
imprese
nell’implementazione di un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul
Lavoro (SGSL), intendendo per micro e piccole imprese le aziende dotate di
struttura organizzativa semplice, con
particolare riferimento alle imprese artigiane.
In
questo senso il modello descritto in queste Linee di Indirizzo “propone
modalità applicative semplificate, appropriate alle caratteristiche
dimensionali e di struttura organizzativa semplice propria delle micro e
piccole imprese e tale da minimizzare il fabbisogno di risorse umane e strumentali
da impegnare nella implementazione del SGSL aziendale”. È evidente che tale
modello non è invece applicabile ad aziende medie, grandi e strutturate.
Nella
premessa si sottolinea che l’applicazione delle Linee di Indirizzo SGSL-MPI
“può dare luogo all’
attribuzione di
funzioni specifiche, con la conseguente attribuzione delle connesse
responsabilità, a persone operanti nella struttura aziendale, generando la figura di preposti che, prima
dell’applicazione in azienda del SGSL, potevano non essere previsti”. Un
aspetto, che deve essere “tenuto presente e opportunamente valutato dalle
organizzazioni che intendono adottare un SGSL anche nella definizione di
compiti e responsabilità richiesta dalle presenti Linee di indirizzo”.
Un
altro aspetto sottolineato dal documento è la
valutazione dell’opportunità di implementare un sistema di gestione.
Infatti
la realizzazione di un SGSL, anche seguendo le modalità semplificate riportate
in questo documento, rappresenta “un impegno notevole, in particolare per le
imprese con un numero minimo di lavoratori che, normalmente, sono poco o nulla
strutturate dal punto di vista organizzativo. Pertanto tali aziende devono
valutare con attenzione l’opportunità e persino l’effettiva necessità di
implementare un SGSL aziendale”.
Pur
ribadendo che un idoneo sistema di gestione porta a buoni risultati in materia
di salute e sicurezza, si indica che la sua adozione, non essendo da
considerarsi obbligatoria, “deve essere ben ponderata e valutata dalla
direzione aziendale in virtù delle proprie necessità ed esigenze gestionali ed
organizzative. Le aziende volontariamente possono decidere di adottare il
modello di gestione della sicurezza delle presenti Linee di Indirizzo”, linee
altresì utili per lo sviluppo di un modello
organizzativo e gestionale, ove adottato ed efficacemente attuato, per le
finalità di cui all’art. 30 del Decreto legislativo 81/2008.
Queste
linee di indirizzo - redatte in conformità alle “ Linee Guida per un
Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro - SGSL” pubblicate
dall’UNI nel 2001 e congruenti nei contenuti e conformità anche alle BS OHSAS
18001:2007 – “sono suddivise in paragrafi descrittivi dei singoli elementi che
servono per comporre un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul
Lavoro”.
In
definitiva con questo documento si è inteso “interpretare una via di
implementazione di un SGSL aziendale in imprese con articolazione delle
funzioni e delle responsabilità molto semplice, in cui la classica sequenza
Datore di Lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori è in realtà ridotta a Datore
di Lavoro, lavoratori con la presenza di preposti, spesso di numero contenuto”.
Infatti per questa tipologia di imprese le “procedure” scritte “secondo le
modalità classiche e tipiche delle grandi imprese non sono utili, in quanto non
è necessario rappresentare, per di più in forma scritta, una ripartizione di
compiti tra soggetti diversi di una scala gerarchica di estensione ridotta”. In
particolare nelle “micro e piccole imprese le attività e le connesse
responsabilità operano in misura rilevante, attraverso il Datore di Lavoro. Questa figura,
inoltre, in queste aziende, spesso assume su di se, quando vi sono le
condizioni previste dalla legislazione, anche le funzioni del Servizio di
Prevenzione e Protezione incrementando ulteriormente il suo livello di
operatività nella gestione della sicurezza”.
Il
testo delle linee di indirizzo si articola dunque secondo un “
flusso procedurale” per facilitare il
Datore di Lavoro nell’attuare e tenere sotto controllo tutte le sue
responsabilità e le attività richieste da un SGSL e dalla legislazione,
“tenendo comunque presente la possibilità che vi possano essere uno o più
preposti cui attribuire funzioni e responsabilità connesse con il ruolo
aziendale affidato”. Ricordando che gli altri “soggetti presenti, attivi e
portatori di responsabilità, sono i lavoratori, nei cui riguardi si concentra
l’impegno della produzione e, il conseguente diritto/dovere di prevenzione e
protezione della salute e della sicurezza”.
Il
testo delle Linee di Indirizzo SGSL-MPI si configura come l’
elemento guida “non solo per i
requisiti da rispettare ma soprattutto per le modalità di attuazione, mentre, a
scopo esemplificativo e di facilitazione, in allegato vengono proposti
schemi di processi attuativi e di correlata
modulistica; le aziende, ove li ritenessero utili, possono utilizzarli così
come sono o modificarli per renderli maggiormente consoni alle specificità aziendali
nell’ottenere il rispetto dei requisiti e delle modalità applicative riportate
nel testo”.
Nella
premessa si ricorda infine che l’adozione di queste Linee di indirizzo e
l’implementazione di un SGSL ad esse conforme, è da considerarsi “un intervento
rilevante nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, da cui consegue la
possibilità per l’azienda di richiedere all’INAIL la
riduzione del premio assicurativo per prevenzione nei modi e nella
misura previste”. Inoltre, l’implementazione di un SGSL in conformità alle
presenti Linee di Indirizzo “potrà rientrare tra gli interventi che accederanno
ai finanziamenti in tema di promozione della cultura della sicurezza e della
prevenzione ai sensi dell’art.11 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i”.
Rimandando
a futuri approfondimenti del nostro giornale la presentazioni dei contenuti di
queste linee indirizzo, ci soffermiamo infine sul contenuto della sezione
dedicata all’elaborazione della
politica
per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Tale
politica “è elaborata sulla base di conoscenze e attente valutazioni sulle
condizioni dell’azienda”. È dunque necessario “considerare e analizzare le
attività (processi) eseguite, il personale addetto, le risorse impegnate. Nella
fase iniziale di applicazione del
SGSL,
tali considerazioni richiederanno il confronto con lo stato attuale e le
richieste (i requisiti) necessari per il SGSL”.
In
particolare devono essere considerati i “seguenti
aspetti:
-
caratteristiche dell’azienda e della sua organizzazione, del contesto in cui è
inserita;
-
dati di precedenti eventi negativi (incidenti, infortuni, MP, emergenze),
indicatori di criticità (ad esempio assenteismo), eccetera;
- conoscenza ed informazioni sulle attività
lavorative ed individuazione e descrizione dei processi aziendali;
-
valutazione dei rischi dell’azienda;
-
autorizzazioni, documenti e certificati aziendali, legislazione applicabile”.
È
dall’analisi complessiva di questi elementi che il Datore di Lavoro individua
“impegni generali, aree di miglioramento e obiettivi specifici che saranno riportati
nella politica aziendale di salute e sicurezza sul lavoro, che fissa e diffonde
i principi dell’azienda per la SSL e documenta l’impegno del DL per il
miglioramento dello condizioni di salute e sicurezza sul lavoro indicando le
linee di sviluppo per realizzare tale miglioramento. Il documento di
politica aziendale
è “molto importante in termini promozionali dell’impegno positivo dell’impresa
verso la SSL, rispetto al quale verrà confrontata la sua coerenza nel tempo”.
Riassumendo
i
contenuti della politica
comprendono:
-
“impegno a rispettare e applicare la legislazione, gli accordi in materia di
SSL e il SGSL;
-
impegno a prevenire infortuni e malattie professionali e a migliorare nel tempo
le condizioni di SSL, attraverso l’individuazione di aree di miglioramento in
materia di SSL, tenendo anche conto degli incidenti e degli infortuni mancati,
e dei correlati obiettivi specifici da descrivere dettagliatamente nella fase
di pianificazione (elenco degli interventi da adottare per il conseguimento dei
miglioramenti e loro pianificazione);
-
impegno a verificare periodicamente e ad aggiornare la Politica, adottare nuovi
obiettivi di miglioramento e documentare i risultati e renderli disponibili
alle parti interessate”.
Il
documento ha in allegato uno “schema attività per la formulazione della
politica e degli obiettivi di miglioramento”, una “scheda analisi iniziale”, un
“modulo definizione Processo”, un “modulo matrice processi/rischi” e un “modulo
pianificazione e attuazione politica”.
L’
indice del documento:
Premessa
1.
Ruoli e responsabilità
2.
Politica per la salute e la sicurezza sul lavoro - Obiettivi
2.1
“Come si redige la Politica” - A cosa serve
2.2
Contenuti della Politica
2.3
Obiettivi
3.
Pianificazione
3.1
Identificazione e gestione della Normativa Applicabile - Documentazione del
Sistema di gestione
3.1.1
Identificazione e gestione della Normativa Applicabile
3.1.2
Documentazione del Sistema di Gestione
3.2
Valutazione dei rischi salute e sicurezza
3.2.1
Scopo e obiettivi della VdR
3.2.2
Fasi del Processo di Valutazione dei Rischi
3.3
Gestione dei cambiamenti
3.4
Pianificazione e programmazione
3.5
Gestione degli appalti, delle commesse e degli approvvigionamenti
3.5.1
Appalti
3.5.2
Commesse
3.5.3
Approvvigionamenti
4.
Attuazione
4.1
Competenza, formazione e consapevolezza
4.2
Comunicazione, consultazione, partecipazione, rapporto con l’esterno
4.1.2
Consultazione e partecipazione
4.3
Procedure di lavoro
4.4
Manutenzione
4.4.1
Pianificazione e programmazione
4.4.2
Attività preliminari e modalità di esecuzione
4.4.3
Attività di manutenzione
4.4.4
Manutenzione su guasto
4.4.5
Controllo sull’esecuzione dei lavori
4.4.6
Verifica finale
4.5
Sorveglianza sanitaria
4.5.1
Nomina del medico competente
4.5.2
Attività del Medico Competente
4.6
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
4.7
Preparazione e Risposta alle Emergenze
5.
Verifica
5.1
Sorveglianza/monitoraggio e misurazioni
5.2
Audit Interni
5.2.1
Programmazione e pianificazione dell’audit
5.2.2
Identificazione degli auditor interni
5.2.3
Conduzione dell’audit
5.3
Infortuni, incidenti, situazioni pericolose, non conformità, azioni correttive
ed azioni preventive
5.3.1
Indagine su incidenti, infortuni, malattie professionali, situazioni pericolose
5.3.2
Non conformità, azioni correttive ed azioni preventive
6.
Riesame del Sistema
Allegati
Inail
- Consulenza Tecnica Accertamenti Rischi e Prevenzione e Direzione Centrale
Prevenzione, “ Linee di indirizzo
SGSL – MPI. Per l’implementazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la
Sicurezza sul Lavoro nelle Micro e Piccole Imprese” (formato PDF, 1.82
MB).
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