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"Imparare dagli errori: incidenti nell’utilizzo di autocarri"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
23/02/2012 - Se in Italia la metà dei morti sul lavoro avviene ancora nell'ambito
della circolazione stradale, vi sono molte attività di trasporto in cui gli
incidenti
stradali rappresentano il principale ma non unico rischio.
PuntoSicuro
torna periodicamente sul tema del traffico veicolare, ma la nostra principale
fonte di informazioni sugli incidenti - l’archivio di INFOR.MO.,
strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi – non raccoglie che in modo
sporadico gli incidenti che avvengono in strada.
Una
grande parte degli incidenti presenti in INFOR.MO e relativi ai
veicoli
pesanti è invece correlata alle problematiche connesse con lo
scarico e carico delle merci.
Ricordando
che in passato abbiamo parlato dei rischi
con i dumper, delle cadute da
automezzi in movimento, dei pericoli nei cantieri
stradali, oggi ci soffermiamo sugli incidenti relativi all’
utilizzo di autocarri.
I casi
Il
primo caso è relativo a
operazioni di scarico inerti di un
autotrasportatore. Gli inerti sono contenuti nel cassone del mezzo, dentro una
fossa/tramoggia situata all’interno di un apposito locale di un cementificio.
Il
locale, a pianta rettangolare, presenta un’apertura di entrata sita sul lato
corto, una zona di stazionamento e scarico
del mezzo ed un’apertura di uscita ricavata dalla parte opposta
all’entrata.
L’autista,
dopo lo scarico, aziona contemporaneamente il comando di abbassamento del
cassone e la marcia in avanti del mezzo a velocità ridotta. Quando il mezzo
giunge in corrispondenza dell’apertura di uscita si verificava il contatto
della parte superiore del cassone, ancora in fase di discesa, con il pannello
in cemento costituente la stessa struttura del locale di scarico inerti. La
collisione causa lo stacco del pannello in cemento prefabbricato, del peso di
circa 2000 kg, che cade sulla cabina di guida dell’autoarticolato deformandola
gravemente. Nell’evento l’autista rimane ferito, ma nonostante le lesioni riesce
a portarsi fuori dalla cabina uscendo dal finestrino privo di cristallo (frantumato a seguito dell’incidente).
Il
secondo caso è relativo ad altri
errori procedurali nell’utilizzo di un
camion.
Un
lavoratore conduce un camion carico di materiale (ponteggi, palanche, ecc.) da
scaricare presso il deposito di una ditta edile.
Giunto
presso il deposito, il soggetto, prima di iniziare lo scarico del materiale
provvede a lavare il camion. Dopo tale operazione si accorge tuttavia che una
corda è rimasta impigliata tra le palanche e ostacola il loro scarico a terra.
Per
liberare la corda decide, allora, di salire sul cassone dell'automezzo tramite
la scaletta metallica annessa allo stesso. Mentre sale, avendo il piede
sinistro sulla scala e quello destro sulla sponda del cassone, scivola (la
scala era ancora bagnata per il precedente lavaggio) cadendo a terra da circa
due metri di altezza. Nella caduta si procura la frattura esposta di tibia e
perone sinistro.
Dunque,
al di là della corda impigliata nelle palanche, abbiamo in questo caso
due errori procedurali:
-
il lavaggio del camion prima di effettuare lo scarico del cassone;
-
la salita sulla scala di servizio ancora bagnata.
Infine
un breve
terzo caso è relativo alla
presenza di
linee ad alta tensione.
Un
lavoratore alla guida di un camion, dopo aver scaricato il bitume, parcheggia
il mezzo in un'area antistante.
Quando
ha solleva il cassone per far scendere i residui di bitume, urta alcuni cavi di
una linea ad alta
tensione, rimanendo folgorato e successivamente carbonizzato dal seguente
incendio dell'automezzo.
Nella
scheda di INFOR.MO. i fattori determinanti indicati sono due:
-
errore di procedura: il ribaltamento del cassone del camion nei pressi di una
linea ad alta tensione;
-
area con presenza di linea ad alta tensione non segnalata.
La prevenzione
Per
questa puntata dedicata agli incidenti con camion e autocarri presentiamo
alcune informazioni generiche di prevenzione tratte dal manuale, prodotto dall’
Inail, dal titolo “ La
sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali”.
Questi
i
rischi evidenziati dall’analisi dei
pericoli e delle situazioni pericolose durante il lavoro con autocarri:
-
“urti, colpi, impatti, compressioni;
-
olii minerali e derivati;
-
cesoiamento, stritolamento;
-
polveri, fibre;
-
vibrazioni;
-
calore e fiamme”.
Queste
invece le
misure di prevenzione e
istruzioni per gli addetti.
Prima dell’uso:
-
“verificare accuratamente l’efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i
comandi in genere;
-
verificare l’efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e
luminosi;
-
garantire la visibilità del posto di guida;
-
controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del
mezzo;
-
verificare la presenza in cabina di un estintore”.
Durante l’uso:
-
“segnalare l’operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere;
-
non trasportare persone all’interno del cassone;
-
adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo
d’uomo in prossimità dei posti di lavoro;
-
richiedere l’aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi
ristretti o quando la visibilità è incompleta;
-
non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata;
-
non superare la portata massima;
-
non superare l’ingombro massimo;
-
posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben
distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto;
-
non caricare materiale sfuso oltre l’altezza delle sponde;
-
assicurarsi della corretta chiusura delle sponde;
-
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
-
segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti”.
Dopo l’uso:
-
“eseguire le operazioni di revisione
e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per
pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie;
-
pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando”.
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