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"Imparare dagli errori: usi impropri delle pale meccaniche"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
02/03/2012 - Dopo aver affrontato diverse tematiche, dai rischi professionali di
alcune attività all’insorgenza di specifiche malattie professionali, la rubrica
“Imparare dagli errori” torna a parlare degli incidenti che avvengono usando
particolari macchine, attrezzature e utensili di lavoro.
Nelle
scorse settimane PuntoSicuro si è più volte soffermata sull’uso in sicurezza di
alcune macchine movimento terra e tra queste la
pala meccanica, un’attrezzatura che è correlata a diversi infortuni
contenuti nell’archivio di INFOR.MO.,
strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Oggi
presentiamo le dinamiche di alcuni incidenti con particolare riferimento agli
usi impropri dell’attrezzatura.
I casi
Il
primo caso è relativo ad attività di
manutenzione della copertura di un
capannone agricolo.
Una
ditta di lavori edile interviene presso un’azienda di stoccaggio di prodotti
cereali per rimediare ai danni prodotti da eventi atmosferici che avevano
causato pochi giorni prima un danno alla copertura
in cemento-amianto di cui era costituita la copertura
del capannone.
Per
effettuare tali lavori, la ditta si avvale della manodopera di due dipendenti
di nazionalità straniera che per sostituire la grondaia, danneggiata dagli
eventi atmosferici, e in mancanza di ponteggi di altezza adeguata, vengono
fatti salire dal loro datore di lavoro sulla
benna metallica di una pala di proprietà della Committenza.
Terminata
la rimozione della grondaia posta sulla falda destra del magazzino la pala
condotta dal titolare indietreggia per poi spostarsi sulla falda di sinistra e
completare l’opera.
Per
cause accidentali - presumibilmente il conduttore effettuava una manovra
errata - la benna viene rovesciata facendo cadere a terra i due lavoratori.
Sulla zona sottostante la benna sono presenti due pacchi di mattoni che vengono
letteralmente disintegrati dal corpo di uno dei due lavoratori che muore
successivamente durante il trasporto in ospedale.
A
questo punto la pala meccanica viene riposta nella zona in cui era stata
indebitamente presa a prestito e avvengono alcuni tentativi di inquinamento
delle prove da parte del Datore di Lavoro dell’infortunato, inquinamento che ha
comportato un aggravio degli accertamenti da eseguire.
Questi
dunque i
fattori determinanti che
hanno causato l’incidente:
-
un errore procedurale: la salita su benna di una pala meccanica;
-
un secondo errore procedurale: l’uso improprio di pala meccanica, nel caso per
far arrivare i lavoratori in quota;
-
un evento accidentale: la manovra errata delle leve della pala
meccanica.
Il
secondo caso è relativo al
recupero di legname precedentemente
tagliato da terreno in pendenza con l'ausilio di mezzi meccanici.
Un
lavoratore effettua con altri due colleghi, un caposquadra e un collega, il
recupero di legname tagliato in precedenza.
Essendo
il terreno interessato in pendenza, i tronchi vengono assicurati a delle corde
di acciaio e con l'ausilio di un argano presente in una pala meccanica gli
stessi vengono prelevati e trascinati dalle quote inferiori e sconnesse per
essere poi portati alle zone di stoccaggio e carico finale.
Nella
fase di recupero i due lavoratori provvedono ad avvolgere e ad assicurare
alcuni tronchi con dei cavi in acciaio e si allontanano dalla zona operativa. Poi
il caposquadra, manovrando a quota superiore il verricello azionato da un
trattore a cingoli, trascina il carico.
Con
queste modalità la squadra provvede al recupero di tronchi posizionati in un
fossato con una parete soprastante di circa 2 metri ed un successivo terreno
con discreta pendenza, che impedisce una visione superiore agevole. Agganciato
ed assicurato quindi il carico su tale zona, i due lavoratori si allontanano
dalla zona operativa e segnalano al caposquadra l'avvio per il traino.
Pochi
istanti dopo uno dei lavoratori è colpito verosimilmente da un tronco di circa
70 kg. Sul luogo dell'incidente è stato trovato un casco di
protezione ma non si è potuto stabilire con certezza se fosse stato
indossato.
I
rilievi hanno accertato la presenza di una
zona
particolarmente scoscesa. Al di sopra della stessa erano disposti almeno
tre cataste di tronchi, privi di sistemi di ancoraggio o di trattenuta idonei
ad impedire la caduta accidentale a valle degli stessi. Il tronco che ha
colpito il lavoratore potrebbe essere partito da una di queste cataste o da un
tronco giacente nel tratto scosceso che è stato in qualche modo messo in
movimento.
I
fattori determinanti indicati in
INFOR.MO.:
-
errore di procedura: sollevare i tronchi con l'argano senza avere adeguata
visibilità;
-
problema nello stoccaggio: tronchi accatastati in maniera insicura.
La prevenzione
Per
questa prima puntata dedicata agli incidenti correlati alla pala meccanica, con
particolare attenzione agli usi impropri del mezzo, presentiamo alcune
informazioni generiche di prevenzione tratte dalle schede contenute nel documento
" La
valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla
collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione
Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia ( C.P.T.
Torino) e l’ INAIL Piemonte.
Queste
le
misure di prevenzione e istruzioni
per gli addetti alla pala meccanica:
Prima dell’uso:
-
“garantire la visibilità del posto di manovra (mezzi con cabina);
-
verificare l’efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione;
-
controllare l’efficienza dei comandi;
-
verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il
girofaro siano regolarmente funzionanti;
-
controllare la chiusura degli sportelli del vano motore;
-
verificare l’integrità dei tubi flessibili e dell’impianto oleodinamico in
genere;
-
controllare i percorsi e le aree di lavoro verificando le condizioni di
stabilità per il mezzo;
-
verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i
rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina)”.
Durante l’uso:
-
“segnalare l’operatività del mezzo col girofaro;
-
non ammettere a bordo della macchina altre persone;
-
non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone;
-
trasportare il carico con la benna abbassata;
-
non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna;
-
adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti
di lavoro transitare a passo d’uomo;
-
mantenere sgombro e pulito il posto di guida;
-
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
-
segnalare eventuali gravi anomalie”.
Dopo l’uso:
-
“posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra e azionando
il freno di stazionamento;
-
pulire gli organi di comando da grasso, olio, etc.;
-
pulire convenientemente il mezzo;
-
eseguire le operazioni di revisione
e manutenzione seguendo le
indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti”.
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