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"SGSL: monitoraggio della sicurezza e riesame del sistema"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
19/06/2012 - Nei documenti informativi prodotti in questi anni per supportare
l’adozione dei sistemi di
gestione della sicurezza (SGSL) spesso le fasi progettuali su cui ci si
sofferma maggiormente sono quelle relative alla pianificazione
e attuazione dei sistemi di gestione.
Due
aspetti che non devono essere trascurati, necessari ad esempio per il miglioramento continuo dell’efficacia ed
efficienza di un SGSL, sono il monitoraggio e il riesame del sistema.
Possiamo
raccogliere qualche informazione sul monitoraggio interno, sul piano di
monitoraggio e sul riesame attraverso le “ Check
list di autovalutazione per le piccole e micro imprese – Strumenti per
l’implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro, check-list di autovalutazione elaborate da ITACA per supportare le imprese nella corretta “valutazione
del grado di applicazione delle disposizioni previste dal Decreto legislativo 81/2008 e degli
elementi tipici di un SGSL nella propria organizzazione”.
Riguardo
al
monitoraggio interno della sicurezza
(monitoraggio di 1° livello e di 2° livello) il documento sottolinea la
necessità di individuare “le misure di prevenzione e protezione che è possibile
controllare direttamente con risorse interne e quelle che invece devono essere
controllate con risorse esterne all’azienda”:
-
per le
misure di prevenzione e
protezione controllate direttamente con risorse interne devono essere “definite
le modalità, le periodicità e le responsabilità delle verifiche da effettuare e
le relative registrazioni”;
-
per le
misure di prevenzione e
protezione controllate con risorse esterne nel contratto di fornitura
devono essere definite “le finalità e le periodicità delle verifiche da
effettuare” e deve essere richiamato “il rispetto delle leggi e delle norme
tecniche applicabili”.
Inoltre
è necessario che:
-
le misure di prevenzione e protezione, le operazioni e prescrizioni relative
alla sicurezza contenute nelle procedure e istruzioni operative siano effettivamente
monitorate;
-
siano “pianificate ed effettuate verifiche ispettive interne (
audit) per verificare se il SGSL è conforme
a quanto previsto, è correttamente applicato, aggiornato e migliorato e tende a
raggiungere gli obiettivi stabiliti”.
Le
check list si soffermano poi su un punto delicato: le
caratteristiche e responsabilità dei valutatori.
Infatti
i verificatori, incaricati di svolgere gli audit, devono avere un adeguato
livello di competenza (istruzione, formazione, addestramento, esperienza).
Inoltre
devono:
-
essere adeguati in termini di tempo dedicato, livello di esperienza, competenze
specialistiche;
-
avere capacità adeguata per organizzare ed eseguire gli audit e documentare ed
esporre i risultati;
-
essere indipendenti rispetto dal settore di lavoro auditato”.
È
importante definire le
responsabilità
dei verificatori (sia interni che esterni).
Queste
sono alcune delle responsabilità relative al lavoro del valutatore/verificatore:
-
“rispettare i requisiti stabiliti per il monitoraggio e mantenersi entro
l’ambito del monitoraggio stesso;
-
adempiere con obiettività ed efficienza agli incarichi assegnati;
-
seguire le procedure eventualmente definite;
-
raccogliere ed analizzare elementi, in particolare osservazioni e suggerimenti
dei lavoratori e dei loro rappresentanti, che consentano di giungere a
conclusioni relative all’ efficacia del
SGSL sottoposto al monitoraggio;
-
documentare ed esporre i risultati del monitoraggio”.
Veniamo
al
piano di monitoraggio dei
provvedimenti tecnici organizzativi e procedurali di prevenzione e protezione
realizzati dall’azienda.
Alcune
domande da porsi relative al piano di monitoraggio:
-
“sono effettivamente monitorati i provvedimenti tecnici organizzativi e
procedurali di prevenzione e protezione realizzati dall’azienda?
-
è stato predisposto un piano di monitoraggio degli obiettivi di SSL
pianificati?
-
sono effettivamente monitorati gli obiettivi di SSL pianificati?
-
è stato predisposto un piano di monitoraggio delle attività del SGSL?
-
viene effettivamente effettuato il monitoraggio delle attività del SGSL”?
Inoltre
il piano di monitoraggio deve essere
adeguato:
-
“ai rischi connessi con le attività dell’azienda;
-
ai processi ed alle procedure dell’organizzazione;
-
ai risultati dei monitoraggi precedenti”.
E
il
programma di audit interni deve comprendere:
-
“scopo;
-
campo;
-
estensione e criteri;
-
ruoli e responsabilità;
-
metodologia di audit adottata;
-
modalità di segnalazione delle non conformità”.
In
particolare è bene definire le modalità per analizzare e documentare l’origine
e le cause degli incidenti, malattie professionali,
non conformità, senza dimenticare che tali analisi devono
coinvolgere i lavoratori e/o i loro rappresentanti e che a seguito delle
analisi devono scaturite azioni correttive e/o preventive.
E
le azioni correttive “sono sottoposte al processo di valutazione dei rischi
prima della loro attuazione”?
Inoltre
le “modalità di gestione delle non conformità nonché le relative autorità e
responsabilità” sono state definite dal datore di lavoro? E le modalità mirano
anche a individuare le cause?
Infine,
rimandando i nostri lettori ad una lettura esaustiva delle check-list, alcune
indicazioni relative al
riesame del
sistema.
Infatti
il datore di lavoro deve periodicamente verificare l’attuazione del sistema di gestione
della sicurezza, l'aderenza con gli obiettivi prefissati e con la politica.
E
a tal proposito “sono
presi in
considerazione:
-
le statistiche infortuni e malattie professionali di comparto,
-
i risultati degli audit interni, compresi incidenti e malattie professionali,
-
le relazioni periodiche del medico
competente, dove presente,
-
i risultati di audit esterni, se effettuati,
-
i cambiamenti dell’organizzazione o della situazione al contorno (per esempio
modifiche di processi, turnover ed assenteismo del personale, nuovi contratti
di lavoro, modifiche legislative, nuove tecnologie disponibili, ecc.);
-
i risultati della identificazione dei pericoli e della valutazione dei rischi,
-
le azioni correttive e preventive intraprese,
-
i rapporti sulle emergenze (reali o simulate),
-
le informazioni risultanti dalle attività di consultazione del personale,
-
la consuntivazione delle attività di addestramento e formazione in materia di
SSL
-
i rapporti sulle prestazioni complessive e sulla efficacia del sistema di
gestione”.
In
particolare con il riesame si valuta il conseguimento degli obiettivi e attraverso
il riesame:
-
sono modificate e/o integrate le misure di prevenzione e protezione;
-
sono definiti i nuovi obiettivi di miglioramento del SLGL;
-
è valutata l’opportunità di modificare la politica;
-
sono adeguate le procedure o eventuali altri elementi del sistema di gestione”.
La
check-list si sofferma anche sul sistema disciplinare e sull’istituzione
all’interno dell’organizzazione aziendale dell’organo di vigilanza interna
(OdV).
Istituto
per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, “ Check
list di autovalutazione per le piccole e micro imprese – Strumenti per l’implementazione
di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”,
documento elaborato nell’ambito del Gruppo di Lavoro interregionale “Sicurezza
Appalti” con il coordinamento dell’ing. Marco Masi - Regione Toscana (formato
PDF, 683 kB).
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