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"Procedure di sicurezza per carrelli elevatori con operatore a bordo"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
03/09/2012 - Una delle più diffuse attrezzature nei luoghi di lavoro è sicuramente
il
carrello elevatore, il “muletto”,
un’attrezzatura che può essere usata per sollevare, trasportare, accatastare,
immagazzinare in scaffalature carichi di qualsiasi genere. E che, purtroppo,
può essere soggetta a perdita
di stabilità con ribaltamento e infortuni anche gravi in azienda.
Una
scheda dedicata alla prevenzione degli infortuni durante l’
utilizzo carrelli elevatori con operatore a bordo, è presente nella
più recente versione del “ Manuale
delle procedure di sicurezza”, un manuale elaborato dal Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria
di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi.
La
procedura di sicurezza (SC08)
individuata nel documento ha come obiettivo la riduzione della probabilità
d’incidenti e danni a persone e cose durante le operazioni di movimentazione
mediante mezzi di sollevamento. Vuole inoltre fornire indicazioni operative e
indicazioni sulle modalità di impiego del mezzo per assicurare che le attività di
movimentazione, all’interno dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e
nei luoghi di pertinenza dell’Azienda, siano svolte idoneamente e in sicurezza.
Dopo
aver delineato, come per ogni procedura di sicurezza presente nel documento, le
responsabilità in merito all’applicazione della procedura e i riferimenti normativi
e aziendali, il manuale indica che il carrello più diffuso è il carrello elevatore
a piattaforma o a forche: una macchina studiata appositamente “per
movimentare carichi disposti al di fuori della propria base di appoggio; il
carico è sistemato, normalmente, su una pedana chiamata pallet, che dispone di aperture
nelle quali si introducono le forche”.
Successivamente
vengono elencati i
principali rischi di
questa attrezzatura.
Per
i carrelli elevatori “non è possibile parlare di sicurezza assoluta contro il
pericolo della perdita di stabilità e delle sue conseguenze”: malgrado il
rispetto delle norme per la fabbricazione, rimane un “pericolo residuo di
perdita di stabilità, in particolare, quando il carrello non è utilizzato
correttamente”. Tale perdita di stabilità può portare al ribaltamento
del mezzo “esponendo l’operatore al rischio di schiacciamento tra le parti
del carrello”.
Queste
le
cause principali di un ribaltamento
(con mezzo carico):
-
“le brusche frenate e la velocità elevata;
-
la guida non in retromarcia su percorsi in pendenza;
-
l’affrontare le curve con elevata velocità e piccoli raggi di curvatura”.
In
tutti i casi l’adozione di comportamenti corretti e una corretta manutenzione,
effettuata da personale specializzato, permettono un’efficace e sicura
prevenzione.
Veniamo
brevemente alle
principali regole e
norme comportamentali per l’utilizzo dei carrelli elevatori.
Vi
sono innanzitutto delle
regole generali
da rispettare:
-
“i carrelli elevatori devono essere guidati e manovrati esclusivamente da
persone autorizzate;
-
i carrelli devono essere azionati solo dal posto di guida;
-
i guidatori non devono apportare ai carrelli alcuna aggiunta o modifica che
possa influire sul loro funzionamento a meno che non ne abbiano ricevuto
l’autorizzazione;
-
i guidatori devono impiegare i carrelli esclusivamente per gli scopi per cui sono
destinati;
-
sui carrelli non devono essere trasportati passeggeri”.
Alcune
regole relative alla
movimentazione del
carico:
-
“devono essere movimentati carichi non eccedenti la portata del carrello;
-
devono essere movimentati solo carichi stabili e disposti con tutta sicurezza;
-
particolare attenzione va posta soprattutto per carichi lunghi e/o alti;
-
è vietata l’utilizzazione simultanea di due carrelli per movimentare carichi
molto ingombranti;
-
per aumentare la stabilità del carico allargare sempre le forche in relazione
alla larghezza dello stesso;
-
in caso di trasporto
di carichi sovrapposti fare in modo che questi siano di analoghe
dimensioni;
-
non sovraccaricare mai il carrello; evitare che la distanza del baricentro del
carico sia troppo elevata rispetto al montante”.
Una
gran parte della sicurezza
del carrello dipende da come viene manovrato.
Queste
le
regole per la guida dei carrelli
elevatori:
-
“la velocità di marcia deve essere rigorosamente contenuta e mantenuta ‘a passo
d’uomo’;
-
dare la precedenza ai pedoni e usare i dispositivi di segnalazione come clacson
e faro di lavoro;
-
durante la guida mantenere una posizione corretta e non sporgersi oltre la
sagoma del carrello;
-
evitare partenze, frenate e sterzate brusche;
-
nelle curve procedere con prudenza aumentando, per quanto possibile, il raggio
di curvatura;
-
procedere a marcia indietro quando il carico nasconde la visuale in avanti;
-
percorrere le rampe di discesa sempre in retromarcia guardando all’indietro;
-
durante la marcia a vuoto mantenere le forche a 10÷15 cm dal suolo;
-
non sollevare o abbassare le forche mentre il carrello elevatore è in corsa;
-
tenere lo sguardo sempre rivolto nella direzione di marcia;
-
sorpassare sempre a sinistra;
-
non viaggiare affiancati ad altri carrelli;
-
non effettuare frenate repentine;
-
rallentare agli incroci ed in prossimità delle curve;
-
valutare sempre il fondo della via di circolazione che si percorre (bagnata,
scivolosa, sconnessa, ecc.) e scegliere la modalità di guida più adatta;
-
parcheggiare il carrello in modo da non ostruire passaggi e/o rendere inutilizzabili
gli equipaggiamenti di emergenza (es. estintori e idranti);
-
quando si ferma il carrello, inserire il freno a mano ed estrarre la chiave”.
Inoltre
l’operatore alla guida ha precisi compiti per il
mantenimento in buono stato del carrello:
-
“verificare prima dell’inizio del lavoro che la batteria sia perfettamente
carica;
-
verificare che il faro di lavoro acustico-luminoso sia sempre funzionante;
- mantenere sempre puliti i fanali e i
dispositivi di segnalazione ottica;
-
verificare lo stato dei pneumatici eliminando eventuali schegge o altri detriti
rimasti incastrati;
-
controllare periodicamente la pressione dell’aria presente nei pneumatici;
-
controllare lo stato di conservazione delle catene e/o funi del dispositivo di
sollevamento e del relativo fine corsa;
-
verificare periodicamente lo stato del freno a mano;
- non utilizzare carrelli
difettosi o danneggiati. Segnalare eventuali difetti o danneggiamenti al
proprio superiore;
-
non parcheggiare il carrello nelle zone non consentite”.
Dopo
aver riportato ulteriori indicazioni per l’operatore
dopo l’uso del mezzo, il manuale ricorda che esistono
carrelli elevatori trilaterali: questi “consentono
la rotazione delle forche senza dover ruotare il mezzo; questi sono normalmente
utilizzati nelle corsie, presenti fra gli scaffali dei magazzini, la cui
larghezza è limitata a 1,5 m circa”.
Al
di là delle regole generali già esposte, il documento riporta alcune regole specifiche in relazione ai percorsi e alle
zone di lavoro:
-
“la circolazione di questi mezzi è consentita solo lungo i percorsi (corsie)
stabiliti e opportunamente segnalati;
-
le corsie devono essere sempre prive di ostacoli;
-
uno dei due ingressi delle corsie di manovra deve essere delimitato al
passaggio di persone e/o altri mezzi;
-
prima di entrare nelle corsie, il conducente deve accertarsi che non vi sia la
presenza di persone. Se si trovano delle persone in corsia (ad esempio è
possibile la presenza di persone per inventario o sistemazione), è necessario
provvedere al loro allontanamento;
-
nel caso in cui venga trasportato materiale ingombrante è opportuno che il
conducente proceda a passo d’uomo e si faccia dare indicazioni da un’altra
persona;
-
in caso di spostamenti di carico da uno scaffale a quello di fronte, la manovra
di rotazione delle forche deve essere effettuata fuori dalle corsie;
-
il carico
da accatastare deve essere ben confezionato in modo da evitare
scivolamenti, del materiale dall’alto nelle fasi di prelievo o
accatastamento;
-
è vietato il parcheggio di questi mezzi di trasporto nei pressi delle corsie”.
Dopo
un elenco non esaustivo dei DPI idonei - ad esempio caschetto antiurto e calzature
di sicurezza – il manuale riporta una vera e propria
check-list dedicata alle “
verifiche
minime di sicurezza per carrelli elevatori” comprendente 16 domande.
Ne
riportiamo, a titolo esemplificativo, alcune:
-
“è stata predisposta una scheda per ciascun carrello elevatore dove sono
specificati tutti i dati necessari all’identificazione del mezzo e tutti gli
interventi eseguiti sullo stesso?
-
per ogni carrello elevatore è presente un libretto d’uso e di manutenzione
aggiornato?
-
ci si attiene alla eventuale periodicità di verifica indicata nel manuale
d’istruzione?
-
se vi sono attrezzature particolari da installare sui carrelli elevatori, è
stata accertata la compatibilità di tale attrezzatura con il carrello
stesso?
Concludiamo
segnalando altri temi affrontati dalle domande: la presenza di lampeggiante/
avvistatore acustico di retromarcia/ fari; l’installazione di cinture di
sicurezza o altro dispositivo
di ritenuta; la predisposizione di un dettagliato programma di manutenzione
e l’utilizzo di personale specializzato ed autorizzato; l’esecuzione dei
controlli periodici; il personale utilizzato per la manutenzione “minuta”; la
formulazione di una procedura per effettuare la carica delle batterie; l’elenco
delle persone definite “carrellisti”; la idonea formazione per i carrellisti;
l’uso dei DPI.
Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi, “ Manuale
delle procedure di sicurezza”, a cura del Servizio di Prevenzione e
Protezione, documento aggiornato e approvato il 15 giugno 2011 (formato PDF, 1.44
MB).
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