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"Ilva Taranto: il Gip boccia il piano di risanamento dell’azienda"

fonte www.insic.it / Ambiente

27/09/2012 - È arrivata nella giornata di ieri, 26/09/2012  la decisione del Gip di Taranto, Patrizia Todisco, sul rigetto dell’istanza con cui l'Ilva chiedeva una capacità produttiva per lo stabilimento di Taranto.
Il Gip ha anche espresso parere negativo sul piano aziendale da 400 milioni per il risanamento degli impianti, in linea con quanto già disposto dalla Procura.

Secondo il Gip il piano è inadeguato,  ed ha aggiunto che  "non c'è spazio per proposte al ribasso" visto che i beni in gioco, come la salute, l'ambiente, lo stesso diritto al lavoro, "non ammettono mercanteggiamenti".
Non ha quindi convinto il piano per mettere a norma lo stabilimento e abbattere le emissioni che l’azienda aveva presentato nei giorni scorsi, in attesa di avere il quadro della nuova Autorizzazione integrata ambientale, e di decidere quindi ulteriori investimenti.
Un piano che anche la Procura aveva ritenuto inadeguato, visto che alcuni degli interventi erano già stati oggetto di d'intesa fra l'azienda e la Regione Puglia negli anni 2007-2008, e mai attuati.

Scartato il piano Ilva resta quindi da analizzare il piano di risanamento presentato dai custodi che prevede lo spegnimento degli impianti di cokerie, degli altiforni 1 e 5, dell'acciaieria 1 e il rifacimento, in particolare dell’altiforno 3, già fermo.
Intanto, durante la notte di martedì e mercoledì, gli operai hanno occupato l’altiforno 5, alternandosi in gruppo e manifestando la loro contrarietà alle decisioni dei magistrati, mentre il Presidente dell’azienda, Ferrante ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, i rappresentanti sindacali.

Il ministro dell'ambiente Clini, al question time di ieri sul caso dell'Ilva Taranto, non ha commentato la decisione del Gip, riservandosi di leggere i documenti prodotti e depositati in cancelleria, ed ha invece auspicato che l’iniziativa del Gip non interferisca con la procedura prevista dalla legge che stabilisce che sia il ministro dell'Ambiente a rilasciare l'autorizzazione integrale ambientale. Inoltre, il ministro ha aggiunto che "in questi giorni sarà completata l'istruttoria per l'autorizzazione integrata ambientale. Avrà le prescrizioni puntuali per l'adeguamento degli impianti di Taranto agli standard stabiliti dalla Commissione europea e che dovranno essere rispettati a partire dal 2016. Noi chiederemo all'Ilva di cominciare a rispettare questi standard adesso, cioè con 4 anni di anticipo".

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