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" Impronta ambientale, il ministero promuove oltre 70 progetti"
fonte www.insic.it / Ambiente
25/10/2012 - Il ministero dell'Ambiente (MATTM) ha avviato un
programma sull’impronta ambientale (con particolare riferimento a carbon e water footprint) dei prodotti/servizi al fine di sperimentare su vasta scala e
ottimizzare le differenti metodologie di misurazione
delle prestazioni ambientali, tenendo conto delle caratteristiche dei
diversi settori economici, al fine di poterle armonizzare e renderle
replicabili.
Per questa ragione sono state finora promosse 70 iniziative volontarie per la contabilizzazione delle emissioni di CO2, la definizione di strategie aziendali per l’uso efficiente dell’energia e l’introduzione di tecnologie e sistemi di gestione a basso contenuto di carbonio.
Fra le ultime iniziative, si pone il recentissimo accordo tra ministero dell’Ambiente e SAP Italia per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima del settore dell’Information Technology. Firmato il 22 ottobre scorso, in occasione del 2° SAP Sustainability Forum dal ministro Clini e Luisa Arienti, amministratore delegato di SAP Italia.
Questo nuovo accordo è di particolare rilievo perché riguarda un settore strategico per la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività produttive. Il software, infatti, è uno degli strumenti chiave per la sostenibilità perché riduce il fabbisogno di energia e di risorse nelle imprese, ha detto il ministro Clini.
Il documento sottoscritto prevede che venga definita una metodologia di calcolo dell’impatto ambientale – l’impronta di carbonio (carbon footprint) - specifica per il settore dell’Information Technology e che vengano individuati gli interventi, economicamente efficienti, per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra. Nell’accordo si prevede inoltre di effettuare una stima delle restanti emissioni ed individuare le possibili azioni ai fini della loro neutralizzazione. SAP si impegna inoltre a raccogliere insieme alle aziende clienti, i relativi dati al fine di preparare un “case study” finalizzato a calcolare il “carbon footprint” legato all’implementazione, da parte delle aziende partecipanti, di soluzioni tecnologiche per la sostenibilità ambientale sviluppate dalla stessa SAP.
Per questa ragione sono state finora promosse 70 iniziative volontarie per la contabilizzazione delle emissioni di CO2, la definizione di strategie aziendali per l’uso efficiente dell’energia e l’introduzione di tecnologie e sistemi di gestione a basso contenuto di carbonio.
Fra le ultime iniziative, si pone il recentissimo accordo tra ministero dell’Ambiente e SAP Italia per la riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima del settore dell’Information Technology. Firmato il 22 ottobre scorso, in occasione del 2° SAP Sustainability Forum dal ministro Clini e Luisa Arienti, amministratore delegato di SAP Italia.
Questo nuovo accordo è di particolare rilievo perché riguarda un settore strategico per la riduzione dell’impatto sull’ambiente delle attività produttive. Il software, infatti, è uno degli strumenti chiave per la sostenibilità perché riduce il fabbisogno di energia e di risorse nelle imprese, ha detto il ministro Clini.
Il documento sottoscritto prevede che venga definita una metodologia di calcolo dell’impatto ambientale – l’impronta di carbonio (carbon footprint) - specifica per il settore dell’Information Technology e che vengano individuati gli interventi, economicamente efficienti, per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra. Nell’accordo si prevede inoltre di effettuare una stima delle restanti emissioni ed individuare le possibili azioni ai fini della loro neutralizzazione. SAP si impegna inoltre a raccogliere insieme alle aziende clienti, i relativi dati al fine di preparare un “case study” finalizzato a calcolare il “carbon footprint” legato all’implementazione, da parte delle aziende partecipanti, di soluzioni tecnologiche per la sostenibilità ambientale sviluppate dalla stessa SAP.
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