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"Pompe di calore: con il Conto termico incentivi da 1.497 a 499 euro"
fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico
10/06/2013 - Tutti soddisfatti per la proroga del bonus per la riqualificazione
energetica degli edifici e per l’innalzamento dal 55 al 65% della
percentuale di detrazione, previsti dal
Decreto-Legge 63/2013?
Non proprio tutti: la novità che ha scontentato alcuni settori industriali è stata l’esclusione dalla detrazione degli impianti di riscaldamento e degli scaldacqua a pompa di calore e degli impianti geotermici, esclusione dovuta al fatto - come spiegato nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato - che questi interventi sono già agevolati dal Conto Termico.
Abbiamo chiesto ad ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, affiliata a Confindustria, di confrontare la detrazione del 65% con gli incentivi del Conto Termico.
L’intervento preso come esempio è la sostituzione di una caldaia con una pompa di calore aria/acqua di 10kW. Il costo dell’impianto finito e consegnato all’utente è di circa 800 €/kW installato, per un costo complessivo di 8.000 euro.
Con la detrazione del 65% questo impianto avrebbe ricevuto una detrazione complessiva di 5.440 euro da spalmare in 10 anni (544 euro/anno).
Con il Conto Termico lo stesso impianto riceve un contributo diretto, spalmabile in due anni, che varia da 1.497 euro a Bormio (zona F); 1.414 euro a Milano (zona E); 1.164 euro a Roma zona D; 915 euro a Napoli (zona C); 707 euro a Reggio Calabria (zona B) a 499 euro a Porto Empedocle (zona A).
Una bella differenza dunque, che rende il Conto Termico molto meno conveniente della detrazione del 65% per chi voglia installare questo tipo di impianti.
Non proprio tutti: la novità che ha scontentato alcuni settori industriali è stata l’esclusione dalla detrazione degli impianti di riscaldamento e degli scaldacqua a pompa di calore e degli impianti geotermici, esclusione dovuta al fatto - come spiegato nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato - che questi interventi sono già agevolati dal Conto Termico.
Abbiamo chiesto ad ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, affiliata a Confindustria, di confrontare la detrazione del 65% con gli incentivi del Conto Termico.
L’intervento preso come esempio è la sostituzione di una caldaia con una pompa di calore aria/acqua di 10kW. Il costo dell’impianto finito e consegnato all’utente è di circa 800 €/kW installato, per un costo complessivo di 8.000 euro.
Con la detrazione del 65% questo impianto avrebbe ricevuto una detrazione complessiva di 5.440 euro da spalmare in 10 anni (544 euro/anno).
Con il Conto Termico lo stesso impianto riceve un contributo diretto, spalmabile in due anni, che varia da 1.497 euro a Bormio (zona F); 1.414 euro a Milano (zona E); 1.164 euro a Roma zona D; 915 euro a Napoli (zona C); 707 euro a Reggio Calabria (zona B) a 499 euro a Porto Empedocle (zona A).
Una bella differenza dunque, che rende il Conto Termico molto meno conveniente della detrazione del 65% per chi voglia installare questo tipo di impianti.
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