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"Edilizia: prevenire i rischi nell’attività di manutenzione e riparazione"
fonte www.puntosicuro.it / Edilizia
24/06/2013 - Molti degli incidenti che avvengono nel mondo edile sono correlati alle necessarie
attività di manutenzione o di riparazione. E sono certamente le manutenzioni sulle coperture le
attività a maggior rischio di infortunio grave, tanto che molte regioni
italiane hanno prodotto regolamenti e istruzioni tecniche proprio per
facilitare la predisposizione di misure preventive e protettive per
l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza.
Possiamo trovare utili suggerimenti sulla prevenzione degli
infortuni nelle attività di manutenzione e riparazione attraverso le
schede bibliografiche della “ Guida per la sicurezza in edilizia”, una pubblicazione elaborata con il concorso di INAIL Sicilia, Coordinamento Regionale dei CPT della Sicilia, CPT-ESE di Messina e CPT di Torino.
Innanzitutto è bene comprendere quali attività siano contemplate
dalla scheda, attività che possono variare in relazione all’opera
considerata, alla specificità del cantiere e che derivano, in questo
caso, dalle analisi effettuate su di un campione significativo di
cantieri.
Queste le
attività considerate: preparazione,
delimitazione, e sgombero area; formazione ponteggi e piani di lavoro;
definizione e realizzazione accessi ai posti di lavoro; sollevamento e
trasporto dei materiali; confezione malte; ripristini minori e rappezzi;
pulizia delle superfici esterne (idropuliture - sabbiature);
manutenzione opere in ferro; stesura malte e vernici; revisione delle
coperture; rifacimento dei manti di copertura; sostituzione di grondaie,
pluviali e faldali.
La
scheda 4.01.11.R affronta il tema della
valutazione dei rischi e riporta gli
indici di attenzione relativi ai
vari rischi.
È evidente che il
rischio con indice di attenzione più alto sia quello relativo alla
caduta dall’alto. Un rischio che
abbiamo già incontrato e descritto presentando le schede relative alla
demolizione e ristrutturazione nel mondo edile.
Per questo ci
soffermiamo, in questo caso, su altri quattro rischi con indici di attenzione
significativi:
-
radiazioni non ionizzanti: “le zone
dove si svolgono le attività di
saldatura,
taglio termico o altre attività che comportano l’emissione di radiazioni non
trascurabile devono essere opportunamente segnalate e, ove possibile, schermate
(ad esempio, teli o pannelli ignifughi), in modo da evitare l’esposizione a
radiazioni da parte dei non addetti ai lavori; qualora la schermatura non sia
tecnicamente possibile, i non addetti alla saldatura devono essere allontanati.
Gli addetti devono fare uso di idonei DPI per la
protezione degli occhi e della pelle (ad esempio, occhiali, schermi facciali
e indumenti protettivi) ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria”;
-
nebbie: “durante le operazioni di
idropulitura
a freddo o a caldo (o di altri prodotti applicati con modalità simili) i
lavoratori addetti devono indossare idonei gambali, indumenti protettivi
impermeabili e DPI adeguati all’agente, quali schermi facciali, maschere,
occhiali). La pressione della pompa e la distanza dalla parete da trattare
devono essere proporzionate alle caratteristiche del materiale. Il personale
non strettamente necessario deve essere allontanato. La zona di lavoro deve
essere opportunamente segnalata e delimitata con barriere”;
-
gas, vapori: “nei lavori a freddo o a
caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che
possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori,
aerosol e simili, dannosi alla salute, devono essere adottati provvedimenti
atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell’aria superi il valore
massimo tollerato indicato nelle norme vigenti. La diminuzione della
concentrazione può anche essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o
con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento. In ambienti confinati deve essere
effettuato il controllo del tenore di ossigeno, procedendo all’insufflamento di
aria pura secondo le necessità riscontrate o utilizzando i DPI adeguati
all’agente. Deve comunque essere organizzato il rapido deflusso del personale
per i casi di emergenza. Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la
possibilità di produzione di gas tossici o asfissianti o la irrespirabilità
dell’aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una
completa bonifica, gli addetti ai lavori devono essere provvisti di idonei
respiratori dotati di sufficiente autonomia. Deve inoltre sempre essere
garantito il continuo collegamento con persone all’esterno in grado di
intervenire prontamente nei casi di emergenza”.
-
caduta materiale dall’alto:
“tutto il perimetro a terra
corrispondente ai lavori eseguiti su facciate e coperture deve essere
delimitato con barriere ed i luoghi di stazionamento e di passaggio protetti
con robuste tettoie di protezione. Il posto di carico a terra dei montacarichi
deve essere delimitato con barriere per impedire la permanenza ed il transito
sotto i carichi. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di
caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastate malte o eseguite
altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato
sovrastante. Nei lavori di facciata che possono dare luogo a proiezione di
schegge, il fronte esterno dei ponteggi deve essere protetto con reti di
contenimento. Nei lavori su coperture che possono dar luogo alla caduta di
materiale dall’alto i parapetti di protezione al piano di lavoro devono essere
completamente accecati con tavole o integrati con reti di contenimento”.
Una scheda (
4.01.11.I) riporta le
istruzioni per gli operatori addetti
alle attività di manutenzione e riparazione:
- “nei lavori di
manutenzione
e riparazione quando si intenda fare uso degli accorgimenti strutturali
predisposti nelle opere interessate, il loro stato di conservazione e la loro
idoneità per l’uso che se ne intende fare devono essere verificati
preliminarmente;
- le proprietà
chimico-fisiche delle sostanze e prodotti impiegati devono essere note e
conseguentemente devono essere predisposte le modalità di impiego, compresa
l’utilizzazione di indumenti di lavoro e di mezzi personali di protezione;
- prima di iniziare
lavori entro pozzi, cunicoli, fosse, camini, cisterne, serbatoi, parti di
impianti ed ambienti confinati in genere, si deve procedere all’accertamento
della presenza di depositi, fanghi, incrostazioni, gas, vapori e di sostanze
pericolose. Si deve altresì accertare la respirabilità dell’aria nell’atmosfera
interna. Nei suddetti ambienti è vietato fumare, tenere in moto motori a
combustione, far funzionare apparecchi per la produzione di calore o fiamme ed
effettuare operazioni di
saldatura
e taglio a gas o elettrici, se non si provvede alla captazione o diluizione dei
gas e vapori entro i limiti tollerabili ed al rifornimento dell’aria consumata
dai processi termici e dalla respirazione delle persone presenti;
- l’accesso per i
lavori di manutenzione e riparazione ai posti elevati di edifici, parti di
impianti, apparecchi, macchine e simili deve essere agevole e sicuro. Quando
non risultino sufficienti gli accorgimenti strutturali predisposti devono
essere utilizzate attrezzature ausiliarie quali, andatoie, passerelle, scale od
altri idonei dispositivi;
- i lavori di
riparazione e manutenzione devono essere eseguiti a macchine ed impianti fermi.
Qualora detti lavori non possano essere eseguiti a macchine ed impianti fermi a
causa delle esigenze tecniche di lavorazioni o sussistano necessità di
esecuzione per evitare pericoli o maggiori danni, devono essere adottate misure
tecniche o cautele supplementari atte a garantire l’incolumità sia dei lavoratori
addetti che delle altre persone;
- prima di
procedere alla esecuzione dei lavori sui lucernari, tetti, coperture e simili,
deve essere accertato che questi abbiano
resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e del materiale di
impiego. Nel caso sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire l’incolumità delle persone addette,
disponendo, a seconda, dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e
facendo uso dispositivi di
protezione individuale anticaduta;
- nei lavori presso
gronde e cornicioni, sui tetti, sui ponti sviluppabili, e nei lavori analoghi
che comunque espongono a rischi di caduta dall’alto o entro cavità, quando non
sia possibile disporre di impalcati di protezione o parapetti, gli operai
addetti devono fare uso di idonei dispositivi di protezione individuale
anticaduta. Il relativo cordino deve essere assicurato con un connettore ad un
dispositivo di ancoraggio fisso o a una guida o linea flessibile o rigida a sua
volta fissata a parti stabili delle opere fisse o provvisionali;
- i ponti
autosollevanti, cestelli, piattaforme di lavoro mobili in genere, non devono
essere utilizzati come apparecchi di sollevamento;
- i ponti su ruote
(trabattelli), possono essere utilizzati solo nelle condizioni di stabilità
previste dal fabbricante che deve essere assicurata contemporaneamente alla
mobilità. In tutti gli altri casi si dovrà ricorrere a ponteggi metallici fissi
o ad altre attrezzature omologate”.
Invitando i lettori
a leggere integralmente la scheda che affronta vari temi (procedure di
emergenza, sorveglianza sanitaria, formazione, segnaletica, ...), concludiamo
riportando informazioni (scheda
4.01.11.DPI)
sui
dispositivi di protezione
individuale che sono generalmente da prendere in considerazione per le
attività di manutenzione e riparazione:
- “casco;
- occhiali o
visiere (per lavori di scalpellatura, idropulitura, saldatura);
- maschere per la
protezione delle vie respiratorie (per lavori di sverniciatura, scalpellatura,
saldatura e simili);
- otoprotettivi
(tappi, cuffie);
- indumenti
protettivi (per lavori di sverniciatura, verniciatura, scalpellatura,
idropulitura, saldatura e simili);
- scafandratura
completa e autorespiratori per lavori di sabbiatura;
- dispositivi di
protezione individuale anticaduta”.
CPT-ESE di Messina,
CPT di Torino, Inail Sicilia “ Guida
per la sicurezza in edilizia” (formato ZIP, 39.6 MB).
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