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"I pericoli in edilizia: le cadute dall’alto e l’elettrocuzione"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
09/09/2013 - Ci sono indicazioni e suggerimenti che PuntoSicuro trae dalla
normativa sulla sicurezza, da pubblicazioni, da interventi a convegni,
da linee guida e che ripropone per migliorare progressivamente la
prevenzione nel comparto edile.
Indicazioni e suggerimenti che sono non una ripetizione inutile, ma un
continuo puntellamento delle principali misure di prevenzione, dei
principali accorgimenti per ridurre gli infortuni.
Ad esempio indicazioni e suggerimenti relativi a due importanti fattori di rischio nel mondo delle costruzioni: le
cadute dall’alto e l’
elettrocuzione.
Per parlarne facciamo riferimento oggi a un documento curato dall’ Ente Scuola Edile Taranto e dal Comitato Paritetico Territoriale per le attività in edilizia della Provincia di Taranto: il “ Quaderno della Sicurezza per il Lavoratore”,
un manuale di facile lettura che parte dal principio che il valore
indiscusso della prevenzione e la riduzione degli infortuni possano
realizzarsi attraverso un’attenta e consapevole osservanza delle norme.
Cadute dall’alto
In merito alle cadute
dall’alto il manuale sottolinea che si tratta del principale rischio
presente in un cantiere edile e che, statisticamente, provoca il maggior numero
di infortuni sul lavoro.
È dunque necessario
attenersi alle seguenti principali regole:
- “nei lavori che sono eseguiti a
un’altezza superiore ai 2 m., devono essere adottate adeguate opere
provvisionali o comunque precauzioni atte a impedire la caduta nel vuoto delle
persone o il ribaltamento delle opere stesse. Quando non è possibile attuare
misure di protezione collettiva, i lavoratori addetti devono fare uso di idonei sistemi di
protezione che permettano una caduta libera non superiore a 1,5 m o a 4 m
in presenza di dissipatore di energia;
- nei lavori su
lucernai, tetti, coperture e simili,
occorre accertarsi preventivamente che questi abbiano resistenza sufficiente
per sostenere il peso degli operai e dei materiali/attrezzature impiegati. Nel
caso sia dubbia tale resistenza, devono essere adottate misure idonee a
garantire l’incolumità delle persone addette, disponendo, a seconda dei casi,
appropriate opere di rinforzo ed usando idonei dispositivi
anticaduta”. Nel manuale, che vi invitiamo a visionare, sono presenti
alcune foto esplicative;
- “nel caso del montaggio e dello
smontaggio di un ponteggio occorre
che essi siano eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori
e da parte di lavoratori in possesso di attestato di frequenza ad uno specifico
corso di formazione per ‘ponteggiatori’ presso Enti abilitati dalla
Regione;
- il ponteggio deve essere
realizzato in conformità al Pi.M.U.S. ( Piano di
Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio);
- le tavole dei piani di lavoro
del ponteggio devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate
tra loro in maniera da non consentire il passaggio di materiale anche minuto. È
consentito un distacco del lato interno del ponteggio dalla muratura del
fabbricato non superiore a 20 cm. Oggi sono molto utilizzati piani metallici in
lamiera zincata o verniciata;
- i piani di lavoro, le andatoie
e le passerelle posti ad altezza superiore ai due metri, devono essere muniti
di parapetto normale completo di corrente superiore, corrente intermedio e
tavola fermapiede. Esso deve essere costruito e fissato in modo da poter
resistere, nell’insieme e in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere
assoggettato;
- il ponteggio deve essere
efficacemente ancorato alla costruzione come previsto nel Pi.M.U.S.”. Nel
manuale sono presenti immagini con esempi di
ancoraggio a cravatta;
- “il ponteggio deve essere
opportunamente controventato, sia in senso longitudinale che trasversale,
secondo schema di montaggio o progetto;
- devono essere predisposti
idonei sistemi di accesso ai piani di lavoro (ad esempio scale metalliche
interne).
La salita e la discesa lungo i
montanti è vietata;
- nelle scale fisse in muratura
in costruzione, va predisposta su tutti i lati aperti un parapetto normale
completo di tavola fermapiede. Le rampe delle scale in costruzione ancora
mancanti di gradini devono essere sbarrate per impedirvi il transito o devono
essere munite di intavolati larghi almeno 60 cm. sui quali devono essere applicati
trasversalmente listelli di legno posti a distanza non superiore a 40 cm;
- le
aperture lasciate nei solai devono essere circondate da parapetto
normale con tavola fermapiede oppure coperte con tavolato solidamente fissato e
di resistenza idonea. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto devono essere
munite di normale parapetto con tavola fermapiede oppure convenientemente
sbarrate in modo da impedire la caduta di persone;
- le andatoie e le passerelle
devono avere larghezza non minore di 60 cm. se destinate al passaggio di
persone e 120 cm. se destinate anche al trasporto di materiale. Inoltre devono
essere munite verso il vuoto di normale parapetto e tavola fermapiede;
- le scale
semplici portatili devono essere appropriate al loro uso e provviste di: a)
dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti; b)
ganci di trattenuta o legature alle estremità superiori; c) sporgenza a
sufficienza oltre il piano servito o altri dispositivi tali da garantire presa
sicura;
- le
ruote del trabattello devono essere saldamente bloccate a terra con
freni o sistemi equivalenti.
È vietato
spostare il trabattello con gli operatori a bordo”.
Elettrocuzione
Il documento indica che tale
rischio è molto alto “se non si rispettano le indicazioni stabilite nelle c.d.
norme di buona tecnica (norme CEI), sia per quanto riguarda una corretta
progettazione, che per quanto riguarda una idonea installazione degli impianti
elettrici”.
Questa una breve rassegna di
caratteristiche e precauzioni da ricordare:
- “ogni
impianto elettrico deve essere munito di un quadro generale, e di
quadri zona, dotati di un interruttore generale che disalimenta tutto
l’impianto a valle. Il quadro elettrico suddetto, deve essere certificato CE,
di tipo ‘ASC’ e munito di interruttore ad azione rapida di emergenza, a fungo,
di colore rosso, posizionato all’esterno del quadro;
- gli organi di comando, i
dispositivi e gli strumenti montati sui quadri elettrici devono portare una
chiara indicazione dei circuiti ai quali si riferiscono;
- l’impianto elettrico “deve
essere realizzato in modo da prevenire i pericoli derivanti dai contatti
diretti ed indiretti, cioè deve esserci l’impianto di messa a terra, almeno un
interruttore magnetotermico ed un interruttore differenziale;
- i conduttori che corrono nel
cantiere devono essere protetti contro i danneggiamenti di tipo meccanico della
guaina di protezione, e devono essere posizionati in modo da non intralciare i
passaggi”. Ad esempio possono essere inseriti “in tubazioni ed interrati o
sollevati dal terreno. Il colore dei conduttori dell’impianto elettrico varia
(blu per il neutro, marrone, grigio, ecc.), ed è di colore gialloverde solo per
quello di terra;
- i
lavori sotto tensione non vanno mai effettuati, a meno di
particolarissime condizioni, per le quali occorre che siano state predisposte
specifiche procedure aziendali e gli addetti abbiano avuto un addestramento
adeguato e molto specialistico;
- nel caso di presenza nel
cantiere di linee
elettriche aeree con conduttori nudi, sospesi fra due tralicci o pali,
durante lo svolgimento dei lavori occorre rispettare determinate distanze da
essi, variabili da tre a sette metri in funzione della tensione della linea, stabilite
dalla normativa, oppure siano adottate adeguate protezioni. Tali distanze
tengono conto degli ingombri delle macchine ed attrezzature (esempio
pompe/tubazioni collegate a betoniere per gettare il calcestruzzo, ponteggi
metallici innalzati, ecc.)”;
- “devono essere utilizzate solo
prese e spine conformi alle norme CEI e provviste di marchio IMQ;
- le
macchine elettriche portatili (esempio trapano, miscelatrice,
smerigliatrice, ecc.) devono avere visibile sull’involucro il simbolo
dell’isolamento doppio o rinforzato (due quadrati concentrici);
- le
lampade portatili usate in luoghi c.d. ‘ristretti’ ‘umidi e
bagnati’, come i cantieri edili o le strutture metalliche, devono essere
alimentate a bassissima tensione, non superiore a 25 volt, essere provviste di
un involucro di vetro con relativa gabbia di protezione e devono avere
l’impugnatura di materiale isolante non igroscopico;
- non sono ammesse come
dispersori dell’impianto di terra, le tubazioni di gas, di aria compressa e
simili”.
Si ricorda, infine, che “a conclusione dei lavori la ditta esecutrice
dei lavori deve rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto
elettrico, compreso quello di terra”.
Ente Scuola Edile Taranto e
C.P.T. Taranto, “ Quaderno della Sicurezza per il Lavoratore”, a cura di
Angelo di Summa e Francesco Di Francesco, collana I Manuali degli Edili, edizione
maggio 2011 (formato PDF, 15.98 MB).
Tiziano Menduto
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