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"Buone prassi per una manutenzione in sicurezza nel comparto tessile"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
12/09/2013 - Alcune delle buone prassi validate dalla Commissione Consultiva
Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro nella seduta del
30 maggio 2012, sono state presentate in passato al “ premio buone prassi” dell’Eu-Osha correlato alla Campagna Europea sulla Manutenzione Sicura.
È il caso, ad esempio, di una check-list elaborata dall’azienda Fulgar S.p.A., un’azienda attiva da tempo nel settore tessile.
Si tratta della
Check-List Manutenzione Macchine Testurizzazioni (Procedura
Generale di Sicurezza n°16 del SGSL Fulgar) che accompagna ogni
manutenzione meccanica dei reparti di testurizzazione del filato,
operazione che coinvolge circa il 50% dipendenti dell’azienda.
Ricordiamo che la testurizzazione è un processo è un procedimento
tessile termo meccanico che conferisce specifiche caratteristiche
applicative ai fili continui.
La
buona prassi, dedicata alla manutenzione
in sicurezza, è stata validata dalla Commissione Consultiva con il nome “
La Check-List Manutenzione Macchine
Testurizzazioni”.
La lista di controllo, diffusa e
utilizzata già a partire dal 2009, è stata considerata necessaria per
affrontare alcuni rischi specifici (urto, taglio, schiacciamento,
trascinamento, caduta in piano, ...) correlati alle operazioni
di manutenzione ordinaria che rappresentavano in passato circa il 30% del
totale, in frequenza e gravità, del fenomeno infortunistico dell’azienda.
La Check-List si è adattata
perfettamente al sistema di lavoro delle
manutenzioni
programmate, affrontate da una squadra coordinata da un
Responsabile/Preposto, di solito il Caporeparto.
In questo ambito, “la Check-List
si inserisce, soprattutto, come un
elemento
di routine break: è un occasione per mettere in discussione concetti, con
le conseguenti cattive abitudini”. La sua compilazione è affidata in
particolare al Responsabile di Reparto/Preposto, durante ogni ciclo
quindicinale di manutenzione programmata, le cui possibili operazioni sono
riportate sulla stessa Check-List. Inoltre ogni operazione riportata è “oggetto
di formazione ed informazione del personale, attraverso procedure di lavoro
standard (Schede Mansione), specifiche per le manutenzione”, e attraverso corsi
di sicurezza “sul campo”, direttamente in reparto.
Il compito principale del
Responsabile/Preposto è “l’accertamento
iniziale, con relativa responsabilizzazione della figura stessa, delle
condizioni obbligatorie di igiene e sicurezza sul lavoro, primo fra tutti, il
controllo visivo della macchina, che permette, con ragionevole certezza, di
controllare le macrosezioni della macchina stessa”.
Chiaramente – continua la
relazione tecnica allegata alla scheda della buona prassi – “i DPI obbligatori
giocano un ruolo fondamentale nella protezione del lavoratore stesso,
soprattutto in presenza di parti metalliche potenzialmente pericolose e di un
ambiente di lavoro che presenta, come rischio specifico, la possibilità di
dover lavorare su superfici oleose con relativo rischio
di caduta sul piano: la distribuzione e l’effettivo e costante uso, durante
tutta la durata delle operazioni, dei corretti DPI riduce, di molto, il rischio
di eventi infortunistici o di quasi-infortunio”. Inoltre il “continuo ricordare
quali siano le parti della macchina che espongono ad un rischio specifico,
durante le operazioni di manutenzione, è un elemento che concorre a creare quel
concetto di sicurezza come abitudine e cultura, che rappresenta il vero scopo
della Check-List”.
Riportiamo qualche
domanda contenuta nella check list:
- è stato eseguito un controllo
visivo della macchina prima dell’inizio delle operazioni?
- sono stati distribuiti i DPI
previsti agli operatori?
- è stato ricordato agli
operatori quali sono le parti pericolose della macchina (guidafilo, sposta
trama ecc…)?
- prima di iniziare le operazioni,
gli operatori hanno indossato i DPI?
- sono state riscontrate
problematiche di sicurezza all’inizio, durante o alla fine delle operazioni?
- sono state pulite le
piattaforme degli operatori a fine manutenzione?
Alla scheda sono allegate anche
delle
procedure di lavoro per la
manutenzione da cui riprendiamo alcuni dei suggerimenti e
misure di prevenzione elencate
(procedura torcitura n.5):
-
pulizia forni: “con l’ausilio della lama pulitrice,dopo averla
collegata all’aria compressa, rimuovere le parti di sporco che si accumulano
all’interno delle guide dei forni”. Tuttavia “prima di usare la lama,
controllare che il dado centrale sia ben fissato e che la lama sia montata nel
verso giusto”. “Durante l’operazione ricordarsi della elevata temperatura dei forni.
Aprire le guide utilizzando l’apposita maniglia”;
-
pulizia rulli: “ogni qualvolta sia necessario pulire un rullo, ad
esempio quando, durante il lancio del filo, si è rilevata presenza di
sporcizia, bisogna, tassativamente smontare il rullo ed effettuare la pulizia
dopo aver smontato il rullo. In particolare, se bisogna togliere del filo
rimasto sopra, usando il taglierino, sono obbligatori i guanti
da lavoro, per evitare i tagli”.
Bisogna prestare la “massima
attenzione quando maneggiate il taglierino”;
-
controllo meccanico e pulizia alberi: “le operazioni vanno eseguite
a macchine ferme”. “Accedere alle posizioni facendo estrema attenzione a non
urtare nessuna parte della macchina. L’operazione va sempre eseguita in due
persone, in modo da avere assistenza in caso di emergenza” (in questo caso la
procedura si riferisce a particolari modelli in dotazione);
-
controllo del guidafilo: prestare “la massima attenzione al
guidafilo superiore”. La parte, in alcuni modelli, è molto affilata. “Non
toccare il bordo inferiore del guidafilo. Qualora lo si dovesse toccare,
indossare i guanti
antitaglio in dotazione”;
-
pulizia generale: prestare la
“massima attenzione a non urtare il supporto sposta trama. Pericolo di Taglio”.
Per la pulizia filtri e ventilatori è “assolutamente vietato usare parti
interne della macchina come scala o arrampicarsi su qualsiasi pezzo”.
Concludiamo sottolineando come la
Check-List abbia fatto in modo che
“la verifica del rispetto degli obblighi di igiene e sicurezza sia il punto
centrale ed iniziale di ogni operazione
di manutenzione macchine: il caporeparto/preposto aziendale ha l’obbligo
della verifica, iniziale e durante tutte le operazioni di manutenzione, del
continuo rispetto degli obblighi di igiene e sicurezza, su cui sono stati
formati ed informati tutti gli operatori”.
I
benefici osservati della buona prassi sono relativi a:
- riduzione del fenomeno
infortunistico;
- miglioramento delle condizioni
lavorative;
- partecipazione attiva dei
lavoratori;
- migliore manutenzione.
Lo scopo finale della check list
– conclude la scheda - è quello di rendere “la sicurezza” sul lavoro “una buona
abitudine, soprattutto mentale”.
RTM
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