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"Imparare dagli errori: infortuni nella costruzione di gallerie"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
12/09/2013 - Diversi articoli pubblicati in questi anni da PuntoSicuro sono dedicati alla sicurezza nei
lavori eseguiti in sotterraneo per costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi e opere simili.
Una sicurezza non semplice da realizzare: in questi ambienti possono
essere presenti sia i rischi correlati agli ambienti sospetti di
inquinamento o confinati, che i tanti rischi specifici del mondo delle
costruzioni.
In questa puntata di “Imparare dagli errori” ci occupiamo degli incidenti che avvengono nella
costruzione di gallerie.
Gli incidenti presentati sono tratti dalle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è relativo ad un infortunio che si è verificato in una
galleria stradale in costruzione.
Sul fronte di scavo in zona di
allargo della galleria, un lavoratore, alla guida di un apparecchio di
sollevamento persone, si sta posizionando insieme ad altri cinque addetti per
le operazioni di consolidamento dello scavo.
Dopo aver stabilizzato il mezzo,
esce dall’abitacolo e mentre si trova in zona pericolosa, esposto al
rischio di investimento di materiale,
viene colpito al cranio e agli organi toracici da materiale roccioso staccatosi
in quantità cospicua dalla volta, subendo lesioni tali da determinarne
l’immediato decesso.
Nella zona pericolosa si è
verificata una duratura e diffusa esposizione al rischio di investimento di
tutti i lavoratori addetti alle fasi propedeutiche e di posa dei sistemi di
consolidamento della volta. Agli stessi lavoratori non sono state messe a
disposizione attrezzature idonee dotate di protezione contro l’investimento di
materiale, tali da consentire lo svolgimento delle attività di consolidamento
della volta da postazione sicura.
Anche il
secondo caso è relativo ad un infortunio avvenuto in una
galleria.
È in corso il sollevamento di due
semicasseri a forma di
"mezzelune", lunghi circa 6 m del peso complessivo di circa 32.000 N
(Newton, unità di misura del peso), destinati a formare il cassero di gettata
della volta di una galleria.
I casseri sono uniti mediante
perni ad uno dei vertici e tenuti in posizione aperta mediante un traversino
metallico. Il sollevamento viene eseguito mediante due catene connesse al
gancio di un sollevatore telescopico.
Ad un certo punto il traversino
inizia a cedere ed i due semicasseri si chiudono lentamente. L'infortunato si
insinua nella zona aperta per tentare di arrestare manualmente il lento
movimento di chiusura. La chiusura dei casseri accelera e prosegue
inarrestabile, schiacciando l'infortunato, che decede poche ore dopo per le
lesioni interne riportate.
Dai successivi accertamenti è
risultato che l'operazione
non era stata pianificata né progettata in anticipo, bensì affidata
all'improvvisazione degli operai presenti in cantiere. L'operaio più esperto
era in quel momento assente ed i presenti non avevano ricevuto alcuna
formazione da parte dell'azienda.
La scheda di Infor.mo. indica che
i
fattori determinanti
dell’infortunio mortale sono:
- “traversino utilizzato per
tenere aperti i semicasseri, di diametro insufficiente e mal posizionato”;
- errore procedurale
dell’infortunato che “si introduceva fra i semicasseri per tentare di
fermarli”.
La prevenzione
Come per molti ambienti
lavorativi anche nei lavori di
costruzione e manutenzione di gallerie i rischi per i lavoratori sono vari.
Per affrontarne alcuni, con
riferimento alle possibili misure di prevenzione, possiamo farci aiutare dalla
“ Guida
per la sicurezza in edilizia”, risultato della collaborazione fra l’ INAIL Sicilia, il Coordinamento Regionale dei CPT della
Sicilia, il CPT-ESE di Messina
e il CPT di Torino. La
guida, che racchiude al suo interno un gran numero di liste di controllo e
schede bibliografiche per la verifica di diversi elementi del sistema sicurezza
aziendale nelle attività edili, si occupa anche della sicurezza degli
scavi di avanzamento e il
rivestimento di prima fase nella
costruzione di gallerie.
Rimandando alle prossime puntate
dedicate agli incidenti nel lavoro in galleria un’analisi più esaustiva delle
situazioni di rischio, ci soffermiamo oggi su due diversi rischi: la
caduta del materiale dall’alto e il
seppellimento/sprofondamento.
Riguardo alla
caduta materiale dall’alto, “quando
l’abbattimento delle rocce, viene eseguito per mezzo di mine, il lavoro di
messa in opera delle armature deve sempre essere preceduto dalla rimozione o
dal consolidamento, da eseguirsi con mezzi appropriati e con ogni cautela, dei massi
resi instabili dalla esplosione, ma ancora in posto nelle pareti e nella
calotta dello scavo, nonché da un accurato controllo dello stato di sicurezza
del tratto da armare”.
In particolare “le perdite di
stabilità incontrollate dell’equilibrio di masse materiali in posizione ferma o
nel corso di maneggio o trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di
crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono,
di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o
attraverso l’adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla
loro natura, forma e peso”.
Inoltre nel
trasporto di materiali con qualsiasi mezzo eseguito “occorre
evitare la caduta dei materiali stessi. Il carico di materiale sciolto sui
mezzi di trasporto deve avvenire in modo tale da non eccedere l’altezza delle
sponde al fine di evitarne la caduta lungo il percorso”.
Infine nei lavori in quota, tutte
le volte che sia possibile la caduta accidentale di materiale e/o attrezzi,
“deve essere impedito l’accesso alla zona sottostante ricorrendo, ove del caso,
a barriere mobili, o proteggendo i posti di lavoro o di accesso sottostanti con
dispositivi rigidi o elastici di arresto, aventi robustezza, forme e dimensioni
adeguate (impalcati, reti, ecc.). Tutti gli addetti devono comunque fare uso
del casco di
protezione personale”.
In merito al
seppellimento, sprofondamento “i sistemi di scavo devono risultare
adeguati alla natura dei terreni attraversati e offrire garanzie di sicurezza.
Se la natura del terreno lo richiede, devono essere adottati sistemi preventivi
di consolidamento o di sostegno. Ogni scavo deve, di norma, essere provvisto di
sostegni e rivestimenti per impedire franamenti o caduta di materiali. Le
armature di sostegno ed i rivestimenti provvisori devono essere messi in opera
di pari passo con l’avanzamento dello scavo e mantenuti sino alla costruzione
del rivestimento definitivo. Le armature di sostegno ed i rivestimenti
provvisori possono omettersi quando lo scavo sia eseguito in terreni che non
presentino sicuramente pericoli di franamento o di caduta di materiali. In tali
situazioni lo stato di sicurezza
dello scavo deve essere controllato, allo scopo di provvedere
tempestivamente all’armatura o al puntellamento dei tratti o punti risultanti
non sicuri”.
Inoltre “
le pareti e la calotta degli scavi non armati, in prossimità dei
luoghi ove si abbatte la roccia per mezzo di esplosivi, devono essere
controllate dopo ogni brillamento di mine.
Il tipo di armatura e le dimensioni, la
disposizione ed il numero dei suoi elementi, devono essere scelti in relazione
alla natura, alle condizioni ed alla spinta dei terreni da attraversare, e in
modo che le strutture resistenti lavorino con un adeguato margine di
sicurezza.”
Vediamo, per concludere,
altre indicazioni riportate nel
documento:
- “quando, per effetto del
rigonfiamento del terreno, del distacco di blocchi, della esistenza di frane, o
per cause anormali, non sia possibile garantire la resistenza delle armature,
queste devono essere sottoposte ad una particolare sorveglianza onde seguirne
la deformazione e l’eventuale spostamento”;
- “quando le sollecitazione determinate
dalla pressione del terreno tendano a deformare le strutture di sostegno o a
provocare lo scardinamento delle armature si deve provvedere alla tempestiva
sostituzione degli elementi compromessi o all’adozione di altre misure di
emergenza. A tal fine deve essere tenuto pronto, per la messa in opera, un
numero sufficiente di elementi di armatura di rimpiazzo;
- la posa in opera delle armature
di sostegno dello scavo e del rivestimento sono eseguite sotto la sorveglianza
di assistenti o capi squadra esperti, anche quando si tratta di rimuovere le
armature per l’esecuzione degli allarghi delle profilature di scavi;
- è sempre preferibile utilizzare
armature a perdere che risultano in genere anche collaboranti con il
rivestimento definitivo;
- nei lavori di escavazione deve
essere disposto un controllo giornaliero delle armature e delle pareti
di scavo, da eseguirsi da lavoratori esperti. E’ opportuno tenere in
apposito registro su cui riportare i dati relativi a tali controlli al fine di
poterli convenientemente documentare;
- devono essere effettuate,
periodicamente e comunque ad ogni mutare delle situazioni di avanzamento dello
scavo (composizione, stratificazione delle faglie, modifiche al sistema di
armatura, o di scavo, o altro), verifiche strumentali delle spinte del terreno
sulle armature, per poter provvedere in ogni situazione alla messa in sicurezza
dello scavo, anticipando, ove del caso, murette di rinforzo al piede delle
armature, anelli di rivestimento in calcestruzzo, o provvedendo ad integrare le
armature e/o i consolidamenti medesimi”.
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
2663 e
1829 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
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