News
"Comportamenti sicuri per l’utilizzo delle attrezzature di sollevamento"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
14/10/2013 - PuntoSicuro
continua la sua opera di informazione sulle misure di prevenzione correlate
alla
movimentazione di merci e
all’utilizzo di
attrezzature di
sollevamento e di trasporto.
Dopo aver presentato diverse
parti del documento “ Movimentazione
merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale
sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di
merci e materiali pericolosi” - pubblicazione realizzata dalla Direzione
Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl - ci
soffermiamo oggi su alcune indicazioni per la prevenzione tratte da un corso di
formazione.
Facciamo riferimento alle slide
relative al “
Corso di informazione e
formazione dei lavoratori sull’uso e la manutenzione delle attrezzature di
sollevamento” a cura del Dott. Daniele Bergamini, rese disponibili nel blog dello Studio
Fonzar insieme a due moduli/report per la manutenzione e controllo di
catene e funi.
Le slide, che vi invitiamo a
visionare integralmente, si soffermano, anche con immagini e disegni
esplicativi, su diversi elementi relativi alle attrezzature
di sollevamento:
- principi normativi;
- proprietà meccaniche dei
metalli e coefficienti di sicurezza;
- infortuni derivati da scorretti
utilizzi (con riferimento anche a quanto da noi riportato in passato nella
rubrica “ Imparare dagli
errori”;
- procedure di uso delle
attrezzature di sollevamento (segnali gestuali, segnalazioni al manovratore,
stabilità dell’apparecchio e del carico, elementi degli apparecchi di
sollevamento, ...).
Focalizziamo in particolare la
nostra attenzione sulla parte del corso che, in relazione alle procedure d’uso
delle attrezzature, presenta alcuni
comportamenti
sicuri per i lavoratori:
- “avvertire il personale che
opera nelle vicinanze dell’inizio di manovra con la gru;
- tenersi sempre fuori dal raggio
di manovra del carico sollevato;
- verificare la corrispondenza
degli impulsi mandati da tastiera con quelli eseguiti dalla gru;
- non sollevare carichi di peso
superiore alla portata nominale della gru e del gancio;
- non utilizzare la gru per il
sollevamento di persone;
- non sollevare
carichi mentre vi è transito nell’area sottostante;
- alzare il gancio e relative
funi o catene fino a superare l’altezza uomo e/o di altri eventuali ostacoli
presenti lungo il tragitto;
- mai mettere le mani su pulegge,
funi in movimento o imbracature in pensionamento;
- mai lasciare sospeso un carico
incustodito;
- mai sollevare carichi superiori
alla portata
della gru;
- mai sollevare carichi non
equilibrati;
- mai far oscillare il carico o
il gancio;
- mai usare la fune del paranco
come imbracatura;
- mai far appoggiare il gancio a
terra o altre superfici causando il bando della fune;
- mai utilizzare più gru
contemporaneamente per movimentare lo stesso carico;
- mai eseguire con la gru più
movimenti insieme, bensì attendere l’arresto e procedere con l’operazione
successiva;
- mai eseguire brusche inversioni
di marcia durante le operazioni di sollevamento e traslazioni”.
Riportiamo altre indicazioni:
- “mai far urtare il carico
contro le strutture del capannone, macchine o parti di impianto;
- mai utilizzare la gru per
mantenere in tensione elementi vincolati al suolo;
- utilizzare la gru
esclusivamente con i DPI previsti”.
Inoltre al
termine della giornata di lavoro “si dovrà togliere la tensione di
alimentazione alla macchina sollevatrice; tale operazione dovrà essere
effettuata anche in caso di interventi di ispezione, di interventi di
manutenzione ordinaria, di riparazione ecc… Dopo l’uso riporre funi e catene
nel luogo convenuto (rastrelliere)”.
E riguardo al
deposito e accatastamento dei materiali:
- “accertarsi della portata della
soletta prima di depositare il materiale sui solai;
- i carichi devono essere
depositati nelle zone prestabilite senza che essi ingombrino la normale
circolazione;
- è vietato utilizzare, accatastare
o impilare contenitori deformati, rotti o che non siano in buone condizioni
di uso;
- i contenitori devono essere
accatastati ad una altezza tale da garantire la stabilità dell’impilamento, la
resistenza ed evitare la deformazione dei contenitori posti alla base della
pila;
- i contenitori devono essere
dello stesso tipo ed ognuno deve essere posizionato nelle sedi di appoggio di
quello sottostante;
- i materiali sfusi o in sacchi,
bobine, tubi devono essere disposti a piramide così da garantire comunque la
stabilità dell’impilamento”.
Sono presenti anche indicazioni
correlate a specifiche attrezzature.
Riguardo all’utilizzo di
carroponti:
- “mai usare la gru per scopi
diversi da quelli a cui è destinata; ad esempio cambiare le lampadine o
imbiancatura soffitti;
- mai il movimentare il carico
avendolo alle spalle;
- mai effettuare tiri obliqui”.
E per le
gru a bandiera:
- “verificare che la zona di
rotazione del carico sia libera da ostacoli;
- mai far ruotare il carico e/o
il braccio della
gru e/o trainare il carrello a spinta con il cavo della pulsantiera;
- nelle movimentazioni manuali è
obbligatorio agire sul carico spingendolo e non tirandolo;
- posizionare la gru in fase di
riposo in modo che non impedisca le vie di transito”.
Il corso si occupa poi lungamente
di
manutenzione di funi, catene e brache
di sollevamento.
Ci soffermiamo, a titolo
esemplificativo, su qualche aspetto relativo alla manutenzione delle funi di
sollevamento. Ad esempio in merito alla
conservazione della fune (con riferimento alla norma UNI 12385-3):
- si dovrebbe scegliere un luogo
coperto, pulito, ben ventilato, asciutto e privo di polvere;
- la fune dovrebbe essere coperta
con materiale impermeabile se non è possibile conservarla all’interno;
- la fune dovrebbe essere
conservata e protetta in modo tale da non esporla a danni accidentali durante
il periodo di conservazione, oppure quando la si ripone o preleva dal luogo in
cui è riposta;
- la fune dovrebbe essere
conservata al riparo da esalazioni chimiche, vapore o altri agenti corrosivi;
- se fornita in bobina, la bobina
dovrebbe essere fatta ruotare periodicamente durante lo stoccaggio per lunghi
periodi, soprattutto in ambienti caldi, per evitare la migrazione del
lubrificante dalla fune;
- la fune non dovrebbe essere
conservata in zone esposte ad alte temperature in quanto questo può
pregiudicarne le prestazioni future. in casi estremi, il carico di rottura
della fune nello stato originario di fabbricazione potrebbe essere fortemente
ridotto e la fune risultare non più idonea a un utilizzo sicuro;
- la fune non dovrebbe venire a
contatto diretto con il pavimento e la
bobina dovrebbe essere posizionata in modo tale da garantire la circolazione
dell’aria sotto di essa (se tale condizione non è garantita, la fune può
sporcarsi e iniziare a corrodersi prima ancora di essere messa in servizio);
- preferibilmente, la bobina
dovrebbe essere sostenuta da un supporto ad a o da un carrello appoggiato a
terra e in grado di sostenere in sicurezza la massa totale della fune e della
bobina;
- la fune dovrebbe essere
controllata periodicamente applicando, se necessario, un rivestimento per funi
adatto e compatibile con il lubrificante del fabbricante;
- materiale da imballaggio
bagnato, per esempio tela da sacco, dovrebbe essere rimosso;
- la marcatura sulla fune
dovrebbe essere controllata per verificare che sia leggibile e corrisponda al
certificato;
- quando si rimuove dal
magazzino, si dovrebbe osservare il principio ‘primo entrato, primo uscito’”.
Il corso si sofferma anche su:
- lubrificazione (UNI 12385-3);
- corrette tecniche di
rilubrificazione;
- misurazione del diametro (UNI
12385-1, -5);
- controlli visivi non
distruttivi (UNI 4309);
- verifica interna della fune.
Riguardo ai
controlli visivi non distruttivi (UNI 4309) “quando si nota una
variazione dello stato originario della fune si dovrà far eseguire una verifica
più dettagliata da parte di personale competente, il quale dovrà decidere se
sostituire o meno la fune”.
In particolare la sostituzione
della fune deve avvenire in base a:
- “natura e numero dei fili
rotti;
- rottura dei fili metallici nel
punto di attacco;
- rottura dei trefoli;
- diminuzione di elasticità;
- grado di usura (esterna ed
interna);
- grado di corrosione (esterna e
interna);
- deformazione;
- deterioramento dovuto al calore
o ad arco voltaico;
- ritmo di incremento
dell’allungamento permanente”.
Concludiamo questa breve
presentazione con un accenno anche al
controllo
delle catene
di sollevamento.
Tale controllo è un processo che
si svolge secondo diverse fasi:
- “analisi del certificato della
catena;
- confronto delle caratteristiche
tecniche della catena con l’ambiente di utilizzo;
- esecuzione delle misure”.
“ Corso di informazione e formazione dei lavoratori sull’uso e la
manutenzione delle attrezzature di sollevamento”, slide a cura di Daniele
Bergamini (formato ZIP, 14.8 MB).
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1432 volte.
Pubblicità