News
"Inail: linee guida per la sicurezza nelle cucine a bordo delle navi"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
28/10/2013 - Quando si parla di
sicurezza del lavoro a bordo di navi e
grandi imbarcazioni si affrontano le attività svolte dal personale di
coperta e di macchina, ma raramente si parla della sicurezza delle
attività svolte dal
personale di cucina, come se fossero attività immuni da pericoli.
Per questo motivo l’ Inail ha recentemente pubblicato la riedizione aggiornata del primo fascicolo della serie “
Quaderni per la salute e sicurezza a bordo delle navi”,
fascicolo che riguarda in modo particolare i rischi legati al lavoro
nelle cucine di bordo e che contiene linee guida sulle buone pratiche da
seguire per prevenire ed evitare infortuni sia nella cucina di bordo di
una qualsiasi nave sia nel ristorante di una nave addetta al trasporto passeggeri.
Nel “
Quaderno di formazione per la sicurezza sul lavoro in cucina a bordo
delle navi”, prodotto da Inail - Settore Navigazione in collaborazione con Confitarma,
ci si domanda innanzitutto:
cosa c’è di
pericoloso nel lavoro del cuoco?
Queste le risposte:
- “i cuochi di bordo lavorano
sulle navi e quindi condividono molti rischi comuni al resto dell’equipaggio:
caduta fuori bordo ed annegamento, scivolamenti
e inciampi sul ponte, cadute da scale, costante mancanza di un piano
stabile sotto i piedi, lunghe separazioni da casa e dagli amici, brevi soste
nei porti, ecc.;
- mentre lavorano in cucina, dove
spesso lo spazio è limitato ed il pavimento rolla e beccheggia insieme alla
nave, i cuochi e gli addetti alla cucina possono subire diversi infortuni come
ustioni, tagli e, in casi più gravi, amputazioni di dita o arti;
- il lavoro del cuoco di bordo è
fisicamente difficoltoso: esso comporta continui e vigorosi movimenti, il
mantenimento della posizione verticale per lunghi periodi di tempo, la
movimentazione di carichi pesanti, mentre si cerca di stare in equilibrio sul
pavimento ondeggiante della cucina. Tutto questo può provocare infortuni,
dolori e altri problemi alle mani, alle braccia, alle gambe, alla schiena e ad
altre parti del corpo;
- i cuochi di bordo trattano il
cibo e l’acqua che, se non conservati in modo ottimale, possono diventare
elementi contaminanti, minacciando la salute, la capacità lavorativa e in casi
estremi anche la vita dei cuochi e degli altri membri dell’equipaggio”.
Dunque i rischi sono tanti, ma
“questo non deve scoraggiare chi intraprende o svolge questa professione, bensì
renderlo consapevole dei rischi presenti nel proprio lavoro e attento a
svolgere le attività in modo corretto e con le adeguate misure di protezione”.
Il quaderno si sofferma su vari
aspetti, dai concetti di salute e di sicurezza sul lavoro alla tutela
legislativa, dal sistema delle ispezioni alla valutazione dei rischi.
Vengono presentati anche i
soggetti della prevenzione nelle
attività a bordo di navi.
Ad esempio l’
armatore (datore di Lavoro) è “il responsabile dell’esercizio
dell’impresa di navigazione, sia o meno il proprietario della nave, quindi è il
titolare del rapporto di lavoro con l’equipaggio. Tra l’altro:
- è responsabile della
valutazione dei rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori
marittimi;
- predispone il piano di
sicurezza dell’ambiente di lavoro;
- fornisce ai lavoratori i dispositivi
di protezione individuale (Dpi);
- individua e nomina il
Responsabile del servizio prevenzione e protezione (Rspp) e il medico
competente;
- informa, forma e addestra i
lavoratori sui rischi specifici e sulle misure di sicurezza da adottare”.
Mentre il
comandante – “ferme restando le disposizioni previste dal codice
della navigazione nonché delle norme vigenti in materia di sicurezza della
navigazione” - deve:
- “individuare le procedure ed
impartire le istruzioni per l’equipaggio relative a igiene, salute e sicurezza
del lavoro;
- segnalare all’armatore, sentito
il servizio di prevenzione e protezione di bordo, le deficienze riscontrate che
possono compromettere l’igiene, la salute e la sicurezza del lavoro a bordo;
- valutare con il servizio di
prevenzione e protezione gli infortuni a bordo e informarne l’armatore;
- designare tra i componenti
dell’equipaggio, i lavoratori marittimi incaricati della attuazione delle
misure di sicurezza, come previsto dal relativo regolamento;
- informare l’armatore e il
rappresentante della sicurezza se si verificano eventi imprevisti che possono
comportare rischi per la salute ed adottare le misure idonee atte ad
identificare e rimuovere le cause dell’evento e limitare al minimo i rischi per
i lavoratori”.
La pubblicazione opera anche una
classificazione dei principali fattori di
rischio in cucina, alcuni specifici del settore (ad esempio la presenza di
una cella
frigorifera), mentre altri comuni a vari altri ambienti lavorativi (ad
esempio un pavimento scivoloso perche bagnato).
Vengono analizzati diversi
rischi: rischio da urti, cadute e scivolamento; rischio da taglio; rischio da ustione; rischio microclimatico; rischio
da movimentazione manuale dei carichi;
rischio chimico; rischio biologico;
rischio rumore; rischio stress
lavoro correlato; rischio
elettrico.
Vengono inoltre sottolineati i
seguenti
principi base:
- “il personale destinato al
servizio in cucina deve essere opportunamente addestrato e formato per svolgere
il compito al quale è destinato;
- le aree lavorative devono
essere, per quanto possibile, sempre mantenute pulite, libere da grasso, olio,
detriti e acqua sui pavimenti;
- istruzioni operative e di
sicurezza dovranno essere esposte di fronte alle varie attrezzature utilizzate
in cucina”.
Vengono anche affrontati casi particolari,
come la
presenza di vetri rotti.
Infatti in caso di rottura di un
oggetto di vetro è necessario “pulire il pavimento usando scopa e paletta e indossando
i guanti”. Inoltre:
- mettere i vetri rotti in un
contenitore separato e sicuro: i pezzi di vetro sono acuminati e pericolosi;
- assicurarsi che non rimangano
residui di vetro nella spugna o straccio utilizzati per le pulizie;
- se non si hanno a disposizione
un contenitore per la raccolta differenziata del vetro, avvolgere i residui in
un involucro resistente e smaltirli nel contenitore per i rifiuti
indifferenziati, segnalare la presenza del pericolo”.
Concludiamo soffermandoci
brevemente sulla
gestione delle
attrezzature di lavoro.
Infatti il rischio di infortunio
“può derivare dalla presenza di elementi taglienti, sia in attrezzi manuali (il
banale coltello) che in attrezzi ausiliari (ad esempio l’affettatrice o il
tritacarne). Il risultato di un contatto accidentale di questi elementi con
parti del corpo umano può causare lesioni e ferite più o meno gravi a seconda
della zona colpita; in alcuni casi le conseguenze possono essere anche letali”.
In particolare “tutte le
attrezzature di lavoro devono essere dotate di marcatura
CE che ne garantisce la rispondenza ad alcuni requisiti di sicurezza e
rende inoltre obbligatorio fornire insieme alla macchina un libretto d’uso e
manutenzione dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie ad un
corretto utilizzo anche durante le operazioni di pulizia e di manutenzione”.
Inoltre nelle attrezzature il cui principio di funzionamento è meccanico “tutte
le parti taglienti raggiungibili dall’utilizzatore durante l’operazione devono
essere protette dal contatto accidentale”.
Il quaderno si sofferma sulle
soluzioni tecniche protettive e sulle misure
di prevenzione correlate a molte attrezzature di lavoro: affettatrici, macina
caffè, impastatrici, tritacarne, coltelli,
friggitrici, caldaie, forni a
vapore, pentole, forni a microonde,
celle frigorifere, lavapiatti, ...
L’
indice del documento:
Premessa
1. La salute e la sicurezza sul lavoro
2. La tutela legislativa
3. La valutazione dei rischi
4. I soggetti della prevenzione
5. Classificazione dei principali fattori di rischio in cucina
6. Prevenzione dei rischi in cucina a bordo delle navi
7. Impianti elettrici
8. Movimentazione manuale dei carichi
9. Conservazione degli alimenti
10. Igiene personale
11. Stress lavoro correlato
12. Agenti chimici
13. Prevenzione antincendio
14. Sicurezza nei locali alloggio
15. Segnaletica di sicurezza
“ Quaderno di formazione per la sicurezza sul lavoro in cucina a
bordo delle navi”, prodotto da Inail - Settore Navigazione in
collaborazione con Confitarma, edizione settembre 2013 (formato PDF, 4.0 MB).
Vai all’area riservata agli
abbonati dedicata a “ La
sicurezza sul lavoro in cucina a bordo delle navi”.
RTM
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1337 volte.
Pubblicità