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"Gestire la sicurezza nel settore della distribuzione dei medicinali"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
18/12/2013 - Per valutare la
crescente importanza che in Italia stanno assumendo per le aziende i
Sistemi di Gestione della Salute e
Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) e i modelli
organizzativi (ex art.30, D.Lgs. 81/2008) è sufficiente mostrare il numero
sempre maggiore di linee guida, di strumenti operativi finalizzati
all’implementazione, nelle varie attività lavorative, dei sistemi di
gestione.
Uno di questi strumenti è una
linea guida - elaborata dall’Associazione
Distributori Farmaceutici ( ADF) insieme all’Istituto di certificazione Certiquality e
con il patrocinio dell’Associazione Farmaceutici dell'Industria ( AFI) – dal
titolo “
Sistemi di Gestione della
Sicurezza e della Salute sul Lavoro nel settore della distribuzione intermedia
dei medicinali per uso umano (secondo la Norma BS OHSAS 18001 e l’art. 30 del
D.Lgs. 81/08)”.
Quando si parla di sicurezza sul
lavoro non si deve infatti pensare solo alle grandi Imprese, alle realtà
industriali ma anche alle Piccole e Medie Imprese, anche nel settore dei
servizi. E al di là dell’andamento infortunistico – ricorda la presentazione
del documento – “nell’intento di contrastare in tutti i modi il problema, sono
state aggiunte
nuove forme di
responsabilità in capo alle Imprese e non più solo sulle persone fisiche. È
noto infatti che le
lesioni colpose gravi o gravissime e gli infortuni
mortali avvenuti per inosservanza della normativa sulla Sicurezza possono
comportare la responsabilità dell’intera Azienda ai sensi del Decreto
Legislativo 231 del 2001”.
È dunque necessaria una
indicazione sull’organizzazione della sicurezza nelle imprese e sui Modelli
organizzativi, ricordando che all’articolo 30, comma 5 del D.Lgs. 81/08, sono
indicate le Linee Guida UNI-INAIL e la Norma BS OHSAS 18001 quali Modelli
organizzativi “presunti conformi”. E ci sono dati che “confermano che nelle
Aziende certificate BS OHSAS 18001 la frequenza e la gravità degli infortuni
risulta sensibilmente in calo”.
Dunque nell’ottica di fornire “un
utile strumento di gestione della Salute e della Sicurezza nelle Aziende che
operano nel
settore delle distribuzione
del farmaco, il Gruppo di Studio ADF, AFI e CERTIQUALITY ha realizzato la
presente Linea Guida che, prendendo a riferimento i criteri legislativi
espressi dalle leggi italiane ed i criteri gestionali indicati dalla Norma
volontaria BS OHSAS 18001:2007,
intende adattare i principi di carattere generale di una Norma internazionale
alla realtà aziendale del settore, nel rispetto delle prescrizioni della
normativa vigente”.
Si ricorda, a questo proposito
che la
Certificazione BS OHSAS 18001
(Occupational Health and Safety Assessment Series) “definisce i requisiti di un
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro” ed è
compatibile e si integra perfettamente con le Norme ISO 9001 e 14001”.
Dopo aver descritto i requisiti
della norma riguardo alla gestione della sicurezza dei lavoratori, si indica
che la BS OHSAS 18001 si pone come uno strumento efficace per completare e
razionalizzare l’applicazione di un Sistema
di Gestione della Sicurezza consentendo di:
- “controllare e mantenere la
conformità legislativa;
- accedere alle agevolazioni
nelle procedure di finanziamento;
- disporre di uno strumento di
supporto nelle decisioni di investimento o di cambiamento tecnologico;
- disporre di uno strumento di
salvaguardia del patrimonio aziendale;
- garantire un approccio
sistematico e preordinato alle emergenze derivate da infortuni e incidenti;
- migliorare il rapporto e la
comunicazione con le Autorità;
- migliorare l’immagine aziendale
verso il cliente esterno e interno”.
L’
obiettivo della Linea Guida è dunque quello di fornire uno
“strumento di lavoro per ottenere un effettivo miglioramento della prevenzione
che si esplicita in una riduzione degli incidenti e del tasso infortunistico e
in un miglioramento della cultura della sicurezza e dell'igiene del lavoro”. E
se la Linea Guida si applica alle Aziende del settore della distribuzione
intermedia dei medicinali, indipendentemente dalla dimensione e dai
prodotti/servizi forniti, i principali destinatari sono tutti coloro che in
Azienda si occupano della Sicurezza (Datori di lavoro, Dirigenti, Preposti,
RSPP, Addetti al Servizio
di prevenzione e Protezione e Responsabili dei Sistemi di Gestione per la
Salute e la Sicurezza).
Concludiamo riprendendo alcune
indicazioni sulla
valutazione dei rischi
lavorativi che “si iscrive nel più ampio e complessivo utilizzo del metodo
del ‘risk assessment’”.
La valutazione dei rischi deve
essere “uno strumento fortemente finalizzato alla programmazione delle misure
ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
Sicurezza”. E non va persa di vista “la natura di processo partecipato che la
valutazione deve assumere, sia a garanzia di aver raccolto tutta l’informazione
disponibile sui fattori di rischio (tra cui le trasformazioni che l’organizzazione
del lavoro ‘formale’ subisce, all’atto della sua concreta messa in pratica da
parte dei lavoratori), sia per ottenere il coinvolgimento attivo di tutte le
parti in causa nella ricerca delle soluzioni più efficaci e nella loro
applicazione”.
Riguardo alla valutazione
un’Organizzazione per mantenere la conformità al SGSSL deve stabilire, attuare
e mantenere attive “procedure per la continua identificazione dei pericoli, la
valutazione dei rischi e l’attuazione delle necessarie misure di controllo”.
E le procedure devono
considerare:
- “le attività ordinarie e
straordinarie;
- i pericoli intrinseci dei
prodotti trattati e gli scenari operativi correlati;
- le attività di tutto il
personale che ha accesso ai luoghi di lavoro (inclusi contractors e
visitatori);
- il comportamento, la capacità
ed altri fattori umani;
- le infrastrutture, le
attrezzature e i materiali e le sostanze utilizzate sul luogo di lavoro, se
forniti dall’Organizzazione o da altri;
- i pericoli originati in esterno
o nelle vicinanze del sito capaci di influenzare negativamente la SSL del
personale operante sotto il controllo dell’Organizzazione;
- le modifiche o le proposte di
modifica nell’organizzazione, nelle attività e nei materiali;
- le modifiche, anche
provvisorie, nel SGSSL e i relativi impatti su operazioni, processi e attività;
- la progettazione delle aree di
lavoro, dei processi, degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature,
delle procedure e dell’organizzazione lavorativa includendo l’adattamento alla
capacità umana;
- ogni obbligo legislativo
correlato alla valutazione dei rischi ed alle relative azioni di controllo;
- che la progettazione di nuovi
impianti preveda l’analisi congiunta con esperti del processo produttivo e
coinvolga il RSL e l’RSPP nell’analisi dei possibili scenari di utilizzo e
nella fase di rilascio e validazione dell’impianto”.
Inoltre l’Organizzazione non solo
“documenta e conserva i risultati del processo di identificazione dei pericoli,
di valutazione dei rischi e di definizione delle azioni di controllo” e
mantiene aggiornati i risultati, ma assicura “che i rischi di Salute e
Sicurezza e le relative azioni di controllo siano considerate nello stabilire,
attuare e mantenere attivo il SGSSL”.
Concludiamo ricordando che al
documento sono
allegati:
- Linea Guida di verifica della
capacità di gestione della Conformità Legislativa secondo la Norma BS
OHSAS:2007;
- Circolare
del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 11/07/2011 “Modello
di organizzazione e di gestione ex art. 30D.Lgs. n. 81/08”;
- Modulo di domanda per la
riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi del D.M. 12/12/2000, art. 24.
Associazione Distributori
Farmaceutici, Certiquality, “ Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro
nel settore della distribuzione intermedia dei medicinali per uso umano
(secondo la Norma BS OHSAS 18001 e l’art. 30 del D.Lgs. 81/08)”, documento
elaborato dal Gruppo di Studio “Sicurezza e salute sul lavoro”
dell'Associazione Distributori Farmaceutici con il patrocinio dell’Associazione
Farmaceutici Industria (formato PDF, 11.11 MB).
Tiziano Menduto
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