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"Rischio stress: gli indicatori, la sindrome e la prevenzione"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
10/02/2014 - Sicuramente il tema del
rischio stress lavoro correlato è
uno dei più ricorrenti in questi anni sul nostro giornale, tuttavia è
sempre utile presentare nuovi materiali che permettono alle aziende e ai
lavoratori di comprendere meglio cosa sia lo stress nei luoghi di
lavoro.
Un intervento sul rischio stress - non aggiornato alle novità
normative, ma utile alla definizione del fenomeno – lo si può trovare
sul sito delle scuole della Provincia di Terni.
L’intervento, relativo ad seminario sullo stress lavoro correlato, si intitola “
Lavoro e salute: interventi integrati per la sicurezza. Linee Guida e strumenti per la valutazione del rischio psico-sociale” ed è stato curato da Besant srl.
Il seminario indica che le
persone colpite da problemi di stress
sul luogo di lavoro sono
sempre più
numerose a causa di:
- contratti di lavoro precari;
- precarietà del lavoro;
- aumento del carico di lavoro e
del ritmo di lavoro;
- innovazioni apportate alla
progettazione, all’organizzazione e alla gestione del lavoro;
- elevate pressioni emotive
esercitate sui lavoratori;
- violenza e molestie di natura
psicologica;
- scarso equilibrio tra lavoro e
vita privata”.
E gli
indicatori di stress nelle persone possono essere:
- “
reazioni emotive (irritabilità, ansia, disturbi del sonno,
depressione, ipocondria, alienazione, spossatezza, problemi relazionali con la
famiglia);
-
reazioni cognitive (difficoltà di concentrazione, perdita della
memoria, scarsa propensione all’apprendimento di cose nuove, ridotta Indicatori
di stress nelle persone capacità decisionale);
-
reazioni comportamentali (abuso di sostanze
stupefacenti, alcol o tabacco, comportamento distruttivo);
-
reazioni fisiologiche (problemi alla schiena, indebolimento del
sistema immunitario, ulcere peptiche, disturbi cardiaci, ipertensione)”.
Inoltre lo stress sul lavoro
può colpire: “chiunque, a qualsiasi livello; qualsiasi settore; aziende di ogni
dimensione”. E influisce: “sulla salute e la sicurezza delle singole persone,
sulla salute delle imprese, sulla salute delle economie nazionali”. Dunque lo
stress “può
mettere in pericolo la
sicurezza sul luogo di lavoro e contribuire all’insorgere di altri problemi di
salute legati all’attività lavorativa quali i disturbi muscoloscheletrici”.
Senza dimenticare che lo stress
incide anche in misura massiccia sul “risultato economico di
un’organizzazione”.
Lo stress – il vocabolo è per la
nostra lingua un apporto recente - rappresenta la “
pressione” di eventi psicologici “che causano, nell'organismo, una
reazione generale di adattamento agli stessi. L'adattamento può prendere varie
forme, più funzionali o più disfunzionali, e si articola a vari livelli:
cognitivi, emotivi, comportamentali, psicofisiologici”. In particolare in
psicologia clinica “si utilizza il
termine generico stress per significare la dinamica di pressione ambientale/adattamento
dell'organismo, specificando poi in
distress
lo stress ‘negativo’ e disadattativo, che può condurre anche a reazioni
patologiche, ed in
eustress lo
stress ‘positivo’, che deriva dall'attivazione ed energia che gli impegni
derivanti dalle pressioni ambientali stimolano nel soggetto”.
È evidente che un individuo se è
assolutamente in grado di sostenere un’esposizione di breve durata alla
tensione, “ha maggiori difficoltà a sostenere un’esposizione prolungata ad una
pressione intensa”
E, con riferimento alla
fisiologia dello stress, “una risposta
maladattativa a un evento
stressante può determinare l'insorgenza di un quadro patologico”.
La
maladattatività “può risultare di interesse clinico qualora
consista in sintomi emotivi o comportamentali tali da causare sofferenza
soggettiva e una significativa compromissione nel funzionamento sociale e
lavorativo del soggetto”. E le “caratteristiche di fragilità o rigidità del
soggetto giocano un ruolo importante nel momento in cui egli deve produrre
strategie per rispondere in modo adeguato a una modificazione dell'ambiente”.
Una
sindrome da stress presuppone una “sintomatologia preceduta da
evento stressante identificabile, sia esso positivo o negativo, verificatosi
nei tre mesi precedenti allo sviluppo della sintomatologia”, “deve essere più
intensa rispetto alle corrispettive reazioni normali e avere tendenza alla
risoluzione spontanea entro un periodo di tempo definito (6 mesi)”. La sindrome
non deve tuttavia “rappresentare l'esacerbazione dei sintomi di un disturbo
mentale di base, legato o meno all'evento stressante”.
Rimandandovi alla lettura
integrale del documento, passiamo ad alcune semplici indicazioni relative alla
valutazione dello stress lavoro correlato.
Si indica che la valutazione del rischio
psicosociale non è “bersagliare i lavoratori con batterie di test”.
E comunque la
valutazione dei rischi da stress
lavoro-correlato non è:
- “stabilire dalla sola analisi
della situazione lavorativa il grado di stress che essa può provocare”;
- “la caccia al lavoratore
stressato”.
La valutazione del
rischio è invece “la base per una gestione efficace dello stress legato
all’attività lavorativa” e “richiede l’adozione degli stessi principi e
processi di altri rischi occupazionali”.
Concludiamo riprendendo dal
seminario un utile elenco di
misure
efficaci di prevenzione dello stress legato all’attività lavorativa:
- ridurre al minimo i rischi
fisici;
- consentire ai lavoratori di
partecipare alle decisioni che hanno ripercussioni dirette su di loro;
- adattare i carichi di lavoro
alle capacità e alle risorse di ciascun lavoratore;
- assegnare le mansioni in modo
che il lavoro sia stimolante;
- definire con chiarezza i ruoli
e le responsabilità di lavoro;
- offrire possibilità di interazione
sociale;
- evitare ambiguità per quanto
riguarda la sicurezza del posto di lavoro e le prospettive di sviluppo
professionale”.
Inoltre una
prassi di prevenzione dello stress prevede di:
- “lasciare ai lavoratori il
tempo necessario per eseguire le loro mansioni;
- fornire descrizioni chiare
dell’attività da svolgere;
- gratificare i lavoratori che
assicurano buone prestazioni (la produttività cresce di più nelle aziende dove
i dipendenti sono coccolati);
- consentire ai lavoratori di
presentare lamentele e considerare tali lamentele seriamente;
- permettere ai lavoratori di
avere il controllo delle loro attività”.
“ Lavoro e salute: interventi integrati per la sicurezza. Linee
Guida e strumenti per la valutazione del rischio psico-sociale”, documento
del seminario sullo stress lavoro correlato, curato da Besant srl e pubblicato
sul sito delle scuole della Provincia di Terni (formato PDF, 920 kB).
RTM
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