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"I vantaggi e gli obiettivi dei sistemi di gestione integrati"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
25/02/2014 - Nella normativa italiana e comunitaria è aumentata nel tempo la considerazione e l’importanza dei
sistemi di gestione della sicurezza per la sicurezza e salute sul lavoro (SGSL)
e molti studenti hanno centrato le loro tesi di laurea o di master
proprio su questo insieme articolato di procedure, politiche e risorse.
Ne è un esempio la
tesi, presentata nell’anno
accademico 2009/2010 da Alberto Munno al Master Universitario di II°
Livello “Modelli di organizzazione formazione e valutazione dei rischi
per la sicurezza del lavoro – Safety Management II” dell’ Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Facoltà di Economia “Marco Biagi”.
Nella tesi “
Progettazione e implementazione di un Sistema di Gestione per la Salute
e Sicurezza sul Lavoro in conformità alla norma BS OHSAS 18001:2007 in un
impresa metalmeccanica di piccole dimensioni” si segnala che “l’adozione di
un sistema
di gestione ha lo scopo di razionalizzare ed armonizzare il modus operandi
aziendale, di definire modalità operative univoche, condivise e ripetibili nel
tempo in modo da poter affrontare e tenere sotto controllo il rischio residuo
valutato e classificato”.
In particolare la tesi,
pubblicata sul sito del Dipartimento di Economia, propone una valutazione dei
rischi gestita e dinamica come “strumento essenziale per l’implementazione di
un Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, BS OHSAS 18001”.
Ricordiamo che un corretto sistema
di gestione aziendale “si basa sul
modello
PDCA o
ciclo di Deming e prevede
le seguenti fasi gestionali:
- P -
PLAN: Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e degli
impatti conseguenti con definizione delle priorità di intervento;
- D -
DO: Eliminazione o riduzione del rischio residuo con l’adozione
delle migliori misure preventive e protettive applicabili;
- C -
CHECK: Verifica dell’efficacia di quanto applicato;
- A -
ACT: Eventuale estensione e standardizzazione delle misure
preventive e protettive applicate e risultate essere efficienti per poter
migliorare le prestazioni del processo”.
In particolare sono indicati gli
aspetti comuni di ogni sistema di gestione:
-
l’orientamento alla prevenzione: “nelle aree oggetto del sistema di
gestione. L’obiettivo per la qualità è tendere alla prevenzione del difetto del
prodotto/servizio, il target più alto del management ambientale è una realtà
aziendale a ‘zero emissioni/impatti’, mentre infine un sistema di gestione
della sicurezza mirerà ad una situazione di assenza di infortuni/incidenti;
-
il miglioramento continuo: la traduzione di tale sforzo
continuativo ed innovativo si manifesta sia dal punto di vista tecnologico che
sotto l’aspetto procedurale ed organizzativo. Si rende, quindi, necessario uno
stretto collegamento tra le varie funzioni aziendali per cogliere gli obiettivi
stabiliti dal vertice aziendale nei documenti di pianificazione dedicati;
-
il coinvolgimento dei vertici aziendali: l’orientamento dell’intera
organizzazione aziendale verso obiettivi di miglioramento
continuo è possibile solo con l’impegno ‘chiaro e manifesto’ del vertice
aziendale in una visione d’insieme dei problemi aziendali (da qui si comprende
l’importanza del documento di Politica Aziendale);
-
la diffusione della cultura della consultazione e della partecipazione
dei lavoratori: il coinvolgimento
dei lavoratori è un passaggio essenziale soprattutto nella fase di
mantenimento del sistema di gestione. Processi di formazione e addestramento,
integrati alla consultazione dei lavoratori, rappresentano indubbiamente uno
sforzo organizzativo ed economico importante per qualsiasi realtà d’impresa, ma
è altrettanto confermato quanto tale diffusione culturale consenta la reale
applicazione degli strumenti gestionali;
-
la documentazione aziendale: è fondamentale che i documenti
connessi al sistema di gestione assumano gradualmente maggiore dettaglio e
precisione nel definire responsabilità, ruoli, mansioni, programmi e stabilire
in particolare procedure e regolamenti interni applicabili e coerenti con la
descrizione di ‘chi, come, cosa’;
-
riesame della direzione - auditing interno/esterno: la necessità di
riverifica e revisione pianificata del sistema di gestione, e quindi il
processo di auditing ed il successivo riesame della direzione, permettono di
valutare la funzionalità degli stessi e quindi mettere in luce le criticità di
maggior rilievo, individuare le possibili soluzioni e identificare i possibili
miglioramenti”.
Insomma “un sistema di gestione
correttamente applicato richiede un coinvolgimento totale dell’azienda, dai
vertici ai singoli lavoratori”.
Dopo aver riportato ampi cenni
sugli standard
BS OHSAS 18001:2007 (Sicurezza e Salute sul Lavoro) e ISO 14001:2004
(Ambiente), l’autore della tesi si sofferma sui
vantaggi e obiettivi dei sistemi di gestione integrati (SGI).
Il
sistema di gestione integrato si può considerare “come la
coesistenza operativa in un’organizzazione di due o più sottoinsiemi, secondo
gli standard internazionali”. E in una organizzazione dove sono adottati due o
più sistemi di gestione, le ragioni che dovrebbero spingere verso
l’integrazione di tali standard sono evidenti:
- “
SGI evita le duplicazioni: l’esempio classico è il programma di
manutenzione che può ovviamente adottare la stessa procedura sia che si tratti
di garantire la sicurezza dell’impianto, sia la taratura degli strumenti per la
qualità (processo) o per i parametri ambientali”;
-
SGI previene/elimina i conflitti: è frequente che le aziende, che
applicano contemporaneamente le norme relative agli standard presentati nella
tesi, “diano vita a sistemi del tutto indipendenti. Questa situazione è
sicuramente fonte di conflittualità sugli aspetti critici della gestione del
sistema”;
-
SGI crea sinergie: sistemi gestionali separati portano ad ignorare
potenziali sinergie in alcuni dei processi critici, come la formazione,
l’auditing, la documentazione etc.;
-
SGI ingloba le attività esistenti che partecipano alla conformità
dell’organizzazione: molte delle attività aziendali che riportano a scopi
diversi possono essere utilizzate e capitalizzate nell’ambito del processo di
integrazione. Esempio classico sono le valutazioni di rischio obbligatorie dal
D.Lgs 81/2008 che fanno parte dell’analisi iniziale di un sistema OHSAS 18001”.
E tutto ciò si traduce in “forti
vantaggi sia di natura economica (minori costi di risorse umane,
documentazione, etc..) sia di natura strategica e organizzativa”.
Ricordiamo che l’integrazione di
due o più sistemi gestionali coinvolge necessariamente tre aree critiche per
un’azienda e dà vita ad una:
-
integrazione organizzativa: “significa unitarietà di direzione,
capacità di compiere valutazioni integrate e, di conseguenza, capacità di
prendere decisioni ‘integrate’”;
-
integrazione per tipologia di argomenti: “trova la sua motivazione
nel tentativo di individuare quali tematiche, quali argomenti si gestiscono
meglio in maniera integrata e quali si gestiscono meglio tenendoli divisi”;
-
integrazione dei processi: è “l’approccio più evoluto
dell’integrazione di due o più sistemi
di gestione. Integrare per processi è studiare tutte le macroattività
(processi appunto) secondo gli elementi critici dei sistemi di gestione. Un
processo produttivo, ad esempio, potrà essere esaminato secondo criteri di
qualità, di sicurezza, salute nel luogo di lavoro e di impatto ambientale
(secondo tre SG diversi)”.
Veniamo infine al caso specifico
preso in esame (relativo all’azienda PAMEC S.r.l.) e, rimandando il lettore ad
una lettura integrale della tesi, passiamo direttamente ad alcune
conclusioni relative alle analisi
generali dei sistemi di gestione e del caso in esame.
Per il successo di un Sistema di
Gestione della SGSSL “occorre l’impegno di tutti i livelli e di tutte le
funzioni aziendali, a partire dal top management fino ad arrivare ai singoli
dipendenti e/o ai loro rappresentanti”. E infatti nell’esperienza dell’azienda
esaminata viene sottolineato l’appoggio incondizionato della Proprietà e
conseguentemente della Direzione aziendale.
Inoltre l’esperienza PAMEC “ha
evidenziato che l’efficacia delle procedure è dipesa dalla sistematicità con
cui sono state applicate e dalla bontà delle registrazioni insieme alla loro
archiviazione e rintracciabilità”.
L’
indice della tesi:
CAPITOLO 1 – INTRODUZIONE
1.1: I DATI INFORTUNISTICI NEL
NOSTRO PAESE
CAPITOLO 2 – SISTEMA DI GESTIONE
INTEGRATO SICUREZZA, SALUTE E AMBIENTE E RUOLO DEL “RAPPRESENTANTE” DELLA
DIREZIONE
2.1: CONCETTI FONDAMENTALI DI UN
SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO (SGI)
2.1.1:. I sistemi di gestione
aziendali – Generalità
2.1.2: Elementi fondamentali dei
sistemi di gestione
2.1.3: Cenni sugli standard BS
OHSAS 18001:2007 (Sicurezza e Salute sul Lavoro) e ISO 1400:2004 (Ambiente)
2.2: SISTEMI DI GESTIONE
INTEGRATI: VANTAGGI ED OBIETTIVI
2.3: IL RUOLO DEL “RAPPRESENTANTE
DELLA DIREZIONE” DI UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
CAPITOLO 3 - IL PROCESSO DI
PIANIFICAZIONE
3.1: IL SGSSL : CONTENUTI,
REQUISITI, ELEMENTI DI IMPLEMENTAZIONE
3.1.1: I Sgssl aziendali – La
Sequenza delle attività da realizzare
3.2: IL PROCESSO DELLA
PIANIFICAZIONE
3.2.1: La Pianificazione:
Identificazione dei pericoli, valutazione e controllo dei rischi
3.2.2: La Pianificazione:
Requisiti legali ed altre prescrizioni
3.2.3: La Pianificazione:
Obiettivi e Programmi
3.2.4: La Pianificazione:
Programma di Miglioramento
3.3: IL CASO PAMEC S.R.L
3.3.1: Esempio di procedura di
pianificazione elaborata per il SGSSL della PAMEC
3.3.2: Esempio di procedura per
la valutazione del rischio elaborata per il SGSSL della PAMEC
CAPITOLO 4 - CONCLUSIONI
CAPITOLO 5 – BIBLIOGRAFIA
“ Progettazione e implementazione di un Sistema di Gestione per
la Salute e Sicurezza sul Lavoro in conformità alla norma BS OHSAS 18001:2007
in un impresa metalmeccanica di piccole dimensioni”, tesi di Alberto Munno
presentata nell’Anno Accademico 2009 – 2010 al Master Universitario di II° Livello
“Modelli di organizzazione formazione e valutazione dei rischi per la sicurezza
del lavoro – Safety Management II” dell’Università degli Studi di Modena e
Reggio Emilia - Facoltà di Economia “Marco Biagi” – Relatore: Dott. Ing. Laura
Cattani – Candidato: Alberto Munno (formato PDF, 948 kB).
Tiziano Menduto
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