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"Codice Ambiente: in arrivo nuovi Delitti contro l'ambiente"
fonte www.insic.it / Ambiente
07/03/2014 -
Il 26 febbraio scorso è passato all'esame del Senato una proposta di legge contenente il
testo unificato in materia di delitti contro l'Ambiente,
approvato in prima lettura il 26 febbraio dall'Assemblea della Camera
dei Deputati. Nel provvedimento sono state introdotte fattispecie
delittuose per la tutela dell'ambiente - ad es. il reato di inquinamento
ambientale o quello di disastro ambientale.
Sul sito della Camera sono state fornite le prime indicazioni sul Testo, elaborato dalla Commissione Giustizia, che ha unificato le proposte di legge A.C. 957 (Micillo), A.C. 342 (Realacci) e A.C. 1814 (Pellegrino) in materia di delitti contro l'ambiente: innanzitutto si chiarisce che le contravvenzioni contenute nel Codice Ambiente restano confermate ma vengono aggiunte nuove fattispecie delittuose, incentrate sulla produzione di un danno all'ambiente. Tutte queste fattispecie delittuose confluiranno in un apposito nuovo titolo del Codice penale (titolo VI-bis) dedicato per l'appunto ai delitti contro l'ambiente.
Verranno introdotti 4 nuovi delitti:
- delitto di inquinamento ambientale (art. 452-bis), punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro;
- delitto di disastro ambientale (art. 452-ter), punito con con la reclusione da 5 a 15 anni
- delitto di traffico e abbandono di materiale di alta radioattività (art. 452-quinquies), punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro
- delitto di impedimento al controllo ambientale (art. 452-sexies), punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni;
Fra le novità segnalate dalla Camera nel Testo in approvazione, si segnala che per l'ipotesi colposa di inquinamento ambientale e di disastro ambientale la pena potrebbe essere diminuita da un terzo alla metà(art. 452-quater) , mentre la pena per i reati associativi connessi ai delitti contro l'ambiente potrebbe essere aggravata.
Nel Testo inoltre, si stabilisce che
- le pene previste possono essere diminuite dalla metà a due terzi per coloro che collaborano con le autorità prima della definizione del giudizio (ravvedimento operoso); se per operare tali attività l'imputato chiede la sospensione del procedimento penale, il giudice può accordare al massimo un anno, durante il quale il corso della prescrizione è sospeso (art. 452-opties);
- in caso di condanna o patteggiamento per uno dei nuovi delitti ambientali, nonché per associazione a delinquere (tanto comune quanto mafiosa) finalizzata alla commissione di delitti ambientali, il giudice deve sempre ordinare la confisca; se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente; analoga disposizione è inserita nel codice dell'ambiente, per il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-novies).
Fra le altre misure contemplate nel Testo si segnalano l'obbligo per il condannato al recupero e - ove possibile - al ripristino a proprio carico dello stato dei luoghi (art. 452-decies) e l'introduzione di un procedimento per l'estinzione delle contravvenzioni ivi previste, collegato all'adempimento da parte del responsabile della violazione di una serie di prescrizioni nonché al pagamento di una somma di denaro.
Sempre in materia di pene, viene previsto il raddoppio dei termini di prescrizione del reato per i nuovi delitti per i quali scatta anche la condanna all' "incapacità a contrarre con la PA". In vista anche un coordinamento fra la disciplina ambientale e la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Sul sito della Camera sono state fornite le prime indicazioni sul Testo, elaborato dalla Commissione Giustizia, che ha unificato le proposte di legge A.C. 957 (Micillo), A.C. 342 (Realacci) e A.C. 1814 (Pellegrino) in materia di delitti contro l'ambiente: innanzitutto si chiarisce che le contravvenzioni contenute nel Codice Ambiente restano confermate ma vengono aggiunte nuove fattispecie delittuose, incentrate sulla produzione di un danno all'ambiente. Tutte queste fattispecie delittuose confluiranno in un apposito nuovo titolo del Codice penale (titolo VI-bis) dedicato per l'appunto ai delitti contro l'ambiente.
Verranno introdotti 4 nuovi delitti:
- delitto di inquinamento ambientale (art. 452-bis), punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro;
- delitto di disastro ambientale (art. 452-ter), punito con con la reclusione da 5 a 15 anni
- delitto di traffico e abbandono di materiale di alta radioattività (art. 452-quinquies), punito con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro
- delitto di impedimento al controllo ambientale (art. 452-sexies), punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni;
Fra le novità segnalate dalla Camera nel Testo in approvazione, si segnala che per l'ipotesi colposa di inquinamento ambientale e di disastro ambientale la pena potrebbe essere diminuita da un terzo alla metà(art. 452-quater) , mentre la pena per i reati associativi connessi ai delitti contro l'ambiente potrebbe essere aggravata.
Nel Testo inoltre, si stabilisce che
- le pene previste possono essere diminuite dalla metà a due terzi per coloro che collaborano con le autorità prima della definizione del giudizio (ravvedimento operoso); se per operare tali attività l'imputato chiede la sospensione del procedimento penale, il giudice può accordare al massimo un anno, durante il quale il corso della prescrizione è sospeso (art. 452-opties);
- in caso di condanna o patteggiamento per uno dei nuovi delitti ambientali, nonché per associazione a delinquere (tanto comune quanto mafiosa) finalizzata alla commissione di delitti ambientali, il giudice deve sempre ordinare la confisca; se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente; analoga disposizione è inserita nel codice dell'ambiente, per il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-novies).
Fra le altre misure contemplate nel Testo si segnalano l'obbligo per il condannato al recupero e - ove possibile - al ripristino a proprio carico dello stato dei luoghi (art. 452-decies) e l'introduzione di un procedimento per l'estinzione delle contravvenzioni ivi previste, collegato all'adempimento da parte del responsabile della violazione di una serie di prescrizioni nonché al pagamento di una somma di denaro.
Sempre in materia di pene, viene previsto il raddoppio dei termini di prescrizione del reato per i nuovi delitti per i quali scatta anche la condanna all' "incapacità a contrarre con la PA". In vista anche un coordinamento fra la disciplina ambientale e la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
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