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"REACH: programmi di vigilanza, criticità e supporti alle aziende"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
19/05/2014 - In relazione al
Regolamento Reach ( regolamento n. 1907/2006),
che ha l’obiettivo di assicurare un elevato livello di protezione della
salute umana, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno instaurato un
sistema di controlli ufficiali e specifiche attività di vigilanza.
Riprendiamo a parlarne, per offrire informazioni sui risultati dei
controlli e sulle forme di supporto per le aziende, con riferimento al
convegno padovano del 13 novembre 2013 “ Regolamento
REACH: l’attività di vigilanza in Veneto, i risultati delle prime
ispezioni e gli strumenti a disposizione delle imprese” organizzato da Confindustria Padova.
L’intervento “
I controlli Reach”, a cura del Dott.
Massimo Peruzzo (Esperto REACH ULSS 22 Bussolengo), si sofferma sull’organizzazione dei
controlli e sui programmi di vigilanza a livello europeo con particolare
riferimento al REACH-EN-FORCE 1 relativo al forum ECHA per lo scambio
d’informazioni su pre-registrazione, registrazione e schede di dati di
sicurezza.
Con il
REACH-EN-FORCE 1 si ha il “primo progetto di attuazione coordinato
del forum per lo scambio di informazioni sull'applicazione del Regolamento
Reach”.
Un progetto incentrato sugli
obblighi per “i fabbricanti di sostanze in quanto tali o in quanto componenti di
preparati relativi a:
- preregistrazione;
- informazioni all'interno della
catena di approvvigionamento”.
E si ricorda che in Italia il
Piano Nazionale Controlli 2010, emanato
dal Ministero della Salute, ha fatto riferimento al progetto REACH-EN-FORCE 1
(ReF1).
Vediamo ad alcune
conclusioni e risultati significativi
del primo progetto:
- “la qualità della SDS deve
essere migliorata, così come il rispetto degli obblighi di registrazione”;
- ci sono segnali di difficoltà,
soprattutto per le PMI, di adempimento agli obblighi sulla registrazione;
- “è stato osservato che alcune
aziende non hanno l'intenzione di procedere verso una registrazione per tutte
le sostanze che hanno pre-registrato;
- è necessario che ci sia un
aumento del numero di controlli e gli ispettori devono essere preparati per
fare questo”;
- la percentuale di non
conformità ai requisiti del regolamento REACH è
considerata alta;
- “sono stati rilevati casi di
non conformità rispetto ai doveri più rilevanti del Reach nel 22 % delle
aziende ispezionate;
- in particolare le schede di
sicurezza richieste non erano disponibili o parzialmente disponibili nell’
11 % delle aziende ispezionate e il 17 % delle schede di dati di sicurezza non
rispettavano gli obblighi del corretto linguaggio o gli altri punti previsti
(16 punti);
- la non conformità con gli
obblighi di registrazione è stata trovata nel 7 % delle aziende ispezionate”.
Il secondo progetto,
REACH-EN-FORCE 2 (ReF2), si spinge
invece “più a valle nella catena di approvvigionamento per interessarsi degli utilizzatori
a valle (DSU) che formulano miscele con lo scopo di fare in modo che
vengano rispettati alcuni dei requisiti essenziali dei regolamenti REACH e CLP.
I DSU miscelatori in genere ricevono sostanze da fornitori a monte della catena
di approvvigionamento e solitamente forniscono le miscele che producono ad
altri utilizzatori a valle per un utilizzo industriale o professionale”.
In questo caso “le aziende scelte
ai fini della verifica del rispetto degli obblighi imposti dal REACH e dal CLP
sono aziende che formulano pitture, vernici, miscele di solventi e detergenti”.
Con riferimento al
Piano nazionale 2011 e 2012 dei
controlli sull’applicazione del regolamento REACH il relatore riporta il
metodo di individuazione delle aziende.
Infatti il “
target group individuato da Echa è rappresentato da:
- aziende che producono pitture,
lacche e vernici intese per usi generali;
- aziende che formulano
surfattanti, detergenti e prodotti per la pulizia;
- aziende che producono prodotti
chimici per i settori trasporti e costruzioni.
Le slide relative all’intervento,
che vi invitiamo a visionare integralmente, riportano diverse tabelle relative
ai controlli effettuati e alcune criticità organizzative rilevate:
- “difficoltà a gestire
unitariamente l’intero processo di trasmissione delle informazioni (acquisto –
lavorazione – vendita);
- l’integrazione degli strumenti
Reach (scenari di esposizione, MMR) nel percorso di gestione della sicurezza
aziendale”.
I controlli effettuati
nell’importante gruppo di Utilizzatori a valle, come i formulatori di pitture e
vernici, evidenziano che “le schede
di dati di sicurezza sono molto migliorate con l’applicazione dei
Regolamenti REACH e CLP. Gli strumenti di cui si sono dotate le aziende
permettono di aggiornare tempestivamente le schede di dati di sicurezza, non
appena si rendano disponibili nuove informazioni che possono incidere sulle
misure di gestione dei rischi, quando è stata rilasciata o rifiutata
un’autorizzazione e quando è stata imposta una restrizione e di distribuirle a
tutti i destinatari”.
L’intervento fa infine
riferimento al progetto
REACH-EN-FORCE 3
(ReF3).
Questi gli obiettivi:
- “verifica dell’osservanza degli
obblighi di registrazione di cui al regolamento REACH presso i fabbricanti, gli
importatori e i rappresentanti esclusivi. Il tema centrale è il principio di
commercializzazione solo previa disponibilità dei dati (‘no data, no market’);
- creare collaborazione tra le
autorità responsabili dell’applicazione degli Stati membri e le autorità
doganali;
- favorire l’armonizzazione delle
attività di applicazione relative all’osservanza del regolamento REACH nel SEE”
(Spazio economico europeo).
Concludiamo riportando brevi
cenni di un secondo intervento dal titolo “
Il
ruolo di Confindustria Veneto nell’implementazione del REACH sul territorio”,
a cura del Dott. Marco Armillotta (Confindustria Veneto).
Intervento che ricorda come
Confindustria Veneto abbia
costituito, già nel 2008, il
Centro
R.E.A.Ch. Veneto, “un proprio sportello locale per offrire
assistenza diretta e qualificata alle aziende del territorio regionale in considerazione:
- dell’alto numero di imprese
venete interessate dal Regolamento e
- della particolarità del proprio
tessuto produttivo (prevalenza PMI, numero elevato di importatori e
utilizzatori)”.
In particolare sono due i
principali obiettivi del Centro R.E.A.Ch. Veneto:
- “assistenza diretta e
qualificata alle aziende del territorio per far fronte agli adempimenti del
Regolamento R.E.A.Ch.;
- gestione del rapporto con gli
interlocutori istituzionali coinvolti a vario titolo in materia di R.E.A.Ch.
(Regione, Università ecc.) per confrontarsi sui vari aspetti della tematica
(informazione, formazione, vigilanza ecc.).
“ Il ruolo di Confindustria Veneto nell’implementazione del Reach
sul territorio”, a cura del Dott. Marco Armillotta, Confindustria Veneto,
intervento al convegno “Regolamento REACH: l’attività di vigilanza in Veneto, i
risultati delle prime ispezioni e gli strumenti a disposizione delle imprese”
(file PDF, 255 kB).
“ I controlli Reach”, a cura del Dott. Massimo Peruzzo,
Esperto REACH ULSS 22 Bussolengo (VR), intervento al convegno “Regolamento
REACH: l’attività di vigilanza in Veneto, i risultati delle prime ispezioni e
gli strumenti a disposizione delle imprese” (file PDF, 447 kB).
RTM
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