News
"Disabilità e lavoro: la gestione delle emergenze "
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
05/06/2014 - L’inail ha reso
disponibile due factsheet dal titolo “Disabilità e lavoro: la gestione delle
emergenze”, ideati per sensibilizzare l’utente su specifiche tematiche
emergenti in tema di tutela della salute e benessere dei lavoratori negli
ambienti di vita e di lavoro ai fini della prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali.
In materia, successivamente alla pubblicazione del D.M. 10/03/1998, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno ha emanato la Circolare n. 4 del 01/03/2002 che contiene indicazioni risolutive a garanzia della migliore gestione delle emergenze in presenza di lavoratori con disabilità.
Ricordiamo che “L’obbligo di
valutazione dei rischi previsto all’art. 17 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. è
ulteriormente rafforzato dall’art. 28 – oggetto della valutazione dei rischi –
laddove si prevede che essa deve riguardare “tutti i rischi per la sicurezza e
la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori
esposti a rischi particolari…”.
I lavoratori portatori di
disabilità ben rientrano nella categoria di coloro che sono esposti a tali
rischi particolari e pertanto anche nella gestione delle emergenze si deve
tener conto di ciò.
In materia, successivamente alla pubblicazione del D.M. 10/03/1998, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno ha emanato la Circolare n. 4 del 01/03/2002 che contiene indicazioni risolutive a garanzia della migliore gestione delle emergenze in presenza di lavoratori con disabilità.
D.M. 10 marzo 1998:
Allegato VIII –
8.3 Assistenza alle persone disabili in caso di incendio
8.3.1 Generalità
Il datore di lavoro deve
individuare le necessità particolari dei lavoratori disabili nelle fasi di
pianificazione delle misure di sicurezza antincendio e delle procedure di
evacuazione del luogo di lavoro. Occorre altresì considerare le altre persone
disabili che possono avere accesso nel luogo di lavoro…
Qualora siano presenti
lavoratori disabili, il piano di
emergenza deve essere predisposto tenendo conto delle loro invalidità.
8.3.2 Assistenza alle persone
che utilizzano sedie a rotelle e a quelle con mobilità ridotta
Nel predisporre il piano di
emergenza, il datore di lavoro deve prevedere un'adeguata assistenza alle
persone disabili che utilizzano sedie a rotelle e a quelle con mobilità
limitata.
Gli ascensori non devono essere
utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per
tale scopo.
Quando non sono installate
idonee misure per il superamento di barriere architettoniche eventualmente
presenti, oppure qualora il funzionamento di tali misure non sia assicurato
anche in caso di incendio, occorre che alcuni lavoratori, fisicamente idonei,
siano addestrati al trasporto delle persone disabili.
8.3.3 Assistenza alle persone
con visibilità o udito menomato o limitato
Il datore di lavoro deve assicurare
che i lavoratori con visibilità limitata siano in grado di percorrere le vie
di uscita.
In caso di evacuazione del
luogo di lavoro, occorre che i lavoratori fisicamente idonei e appositamente
incaricati guidino le persone con visibilità menomata o limitata.
Durante tutto il periodo
dell'emergenza occorre che un lavoratore, appositamente incaricato, assista
le persone con visibilità menomata o limitata.
Nel caso di persone con udito
limitato o menomato esiste la possibilità che non sia percepito il segnale di
allarme, in tali circostanze occorre che una persona, appositamente
incaricata, allerti l'individuo menomato.
8.3.4 Utilizzo di ascensori
Persone disabili possono
utilizzare un ascensore solo se è un ascensore predisposto per l'evacuazione
o è un ascensore antincendio e inoltre tale impiego deve avvenire solo sotto
il controllo di personale pienamente a conoscenza delle procedure di
evacuazione.
Successivamente all’emanazione della specifica Circolare n. 4 del 01/03/2002, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno ha pubblicato ulteriori documenti utili per la messa a punto, nelle aziende, dei piani di emergenza in presenza di lavoratori con disabilità.
ll soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza
Successivamente all’emanazione della specifica Circolare n. 4 del 01/03/2002, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno ha pubblicato ulteriori documenti utili per la messa a punto, nelle aziende, dei piani di emergenza in presenza di lavoratori con disabilità.
ll soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza
… Affinché un soccorritore
possa dare un aiuto concreto è necessario che sia in grado di comprendere i
bisogni della persona da aiutare, anche in funzione del tipo di disabilità
che questa presenta e che sia in grado di comunicare un primo e rassicurante
messaggio in cui siano specificate le azioni basilari da intraprendere per
garantire un allontanamento celere e sicuro dalla fonte di pericolo. Gli
elementi che possono determinare le criticità in questa fase dipendono
fondamentalmente:
a) dalle barriere
architettoniche presenti nella struttura edilizia (scale, gradini, passaggi
stretti, barriere percettive, ecc.) che limitano o annullano la possibilità
di raggiungere un luogo sicuro in modo autonomo;
b) dalla mancanza di conoscenze
appropriate da parte dei soccorritori e degli addetti alle operazioni di
evacuazione, sulle modalità di percezione, orientamento e fruizione degli
spazi da parte di questo tipo di persone.
Queste condizioni si possono
verificare contemporaneamente e, pertanto, vanno affrontate e risolte
insieme: alla prima va contrapposta una corretta pianificazione degli
interventi da apportare nel tempo all’edificio …, la seconda si affronta
predisponendo misure gestionali opportune e formando in modo specifico il
personale incaricato.
Lettera Circolare prot. P880/4122 sott. 54/3C del 18/08/2006: la
sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone
disabili: strumento di verifica e controllo (Check-list)
1. Introduzione generale
… lista di controllo
(check-list)… elaborata per proporre uno strumento operativo finalizzato ad
individuare gli elementi significativi per la sicurezza di tutte le persone
(ed in particolare di quelle con disabilità) nei luoghi di lavoro.
L’obiettivo è far emergere le
condizioni di criticità a cui contrapporre concrete soluzioni tecniche in
applicazione alla Circolare del Ministero dell’Interno n. 4 del 1 marzo 2002.
La check-list non pretende di risultare esaustiva per ogni realtà, in quanto
ambienti e spazi particolarmente ampi, complessi ed articolati, possono
presentare criticità non rilevabili sempre in modo agevole…
A. Percezione dell’allarme
La percezione corretta e
immediata dell’allarme è condizione imprescindibile per comunicare alle persone
presenti in un luogo l’insorgere di una situazione di emergenza, permettendo
loro di ridurre i tempi di risposta. Le modalità di diffusione dell’allarme
devono necessariamente considerare più canali di percezione, con l’obiettivo
di compensare eventuali carenze di uno di questi (ad esempio: per una persona
con limitazioni all’udito dovranno essere preferiti segnali luminosi o a
vibrazione, mentre per una con limitazioni alla vista è da privilegiare il
canale uditivo)…
B. Orientamento durante l’esodo
Per favorire l’orientamento e
la riconoscibilità delle strutture da parte delle persone con disabilità
sensoriale, oltre ai cartelli segnaletici si possono utilizzare sistemi
integrati costituiti da guide naturali, percorsi-guida, mappe tattili,
indicazioni puntuali tattili, sistemi informativi elettronici, ecc., con
l’obiettivo di eliminare… barriere…
C. Mobilità negli spazi interni
Questa sezione considera
l’azione di esodo che va dall’abbandono della postazione di lavoro al
raggiungimento del luogo sicuro.
Ciò include la percorrenza di
spazi interni (mobilità orizzontale e verticale) ed il transito attraverso le
porte interne di accesso ai singoli locali e le porte di ingresso/uscita
della struttura. In linea di principio la struttura e i suoi elementi devono
garantire l’esodo della persona con disabilità in modo autonomo: ciò dipende
dall’interazione tra il quadro funzionale delle singole persone e i fattori
ambientali presenti, i quali possono ostacolare o facilitare lo svolgimento
delle azioni finalizzate all’esodo (abbandonare il posto di lavoro,
attraversare la stanza, aprire-attraversare-richiudere la porta, ecc.).
D. Mobilità negli spazi esterni
In questa sezione si considera
il percorso che la persona deve intraprendere, una volta uscita dall’ambiente
in cui si trova, per raggiungere il punto di raccolta esterno… le misure
gestionali di affiancamento e supporto non possono esaurirsi all’arrivo al
punto di raccolta esterno: è opportuno, infatti, assicurarsi che la persona
con disabilità sia consapevole del fatto di essere al sicuro e possa disporre
degli ausili personali che le necessitano per l’espletamento delle attività
basilari (comunicare, muoversi, ecc.).
I factsheet consentono una
visione d’insieme sull’argomento e forniscono tutte le informazioni necessarie
per eventuali approfondimenti.
Disabilità e lavoro: la gestione delle emergenze – parte I
(.pdf - 782 kb)
Disabilità
e lavoro: la gestione delle emergenze – parte II (.pdf - 781 kb)
RPS
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1207 volte.
Pubblicità