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"In arrivo un nuovo Testo Unico Prevenzione Incendi: le anticipazioni "
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
06/06/2014 - Se le opinioni possono divergere sui contenuti della nostra
normativa nazionale relativa alla prevenzione incendi, tutti concordano
sulla sua eccessiva complicazione. Una normativa spesso così complicata
da renderne difficile alle aziende la comprensione e i conseguenti
adempimenti.
Per cercare di
snellire il corpus normativo è ora in arrivo un nuovo
Testo Unico Prevenzione Incendi,
presentato ufficialmente in aprile con una conferenza stampa alla
presenza del Ministro degli Interni e dei massimi vertici del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Come indicato nel documento
preliminare che vi presentiamo, che sarà alla base dell’emanazione della nuova
normativa, questo Testo Unico è frutto del
processo
di rinnovamento e di semplificazione dei procedimenti amministrativi di
prevenzione incendi già iniziato con l’emanazione del decreto
del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151.
E l’obiettivo di semplificazione,
“coniugato all'esigenza di assicurare tempi più rapidi per l’avvio delle
attività produttive, senza ridurne nel contempo il livello di sicurezza, ha
comportato il trasferimento di parte dei controlli antincendio –
ex ante – dal Corpo nazionale ai professionisti
antincendio esperti del settore, consentendo di impiegare più efficacemente
le risorse nelle verifiche –
ex post
– successive all'avvio dell’esercizio”. E le responsabilità affidate ai
professionisti antincendio hanno “conseguentemente richiesto l’aggiornamento
dei corsi di formazione professionali, avviati con la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale del decreto del Ministro dell'Interno 5 agosto 2011”.
Il processo di semplificazione
necessita anche di una “
riduzione degli
oneri di prevenzione incendi” e dell’ammodernamento dei “principi
regolatori” e dunque di un “nuovo quadro della regolamentazione tecnica e di un
nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico, che superi
l’articolata e complessa stratificazione di norme, circolari e pareri del
vigente panorama normativo di riferimento di settore”.
L’obiettivo è quello di “superare
il voluminoso e articolato corpo normativo tecnico vigente salvaguardando, nel
contempo, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di salvaguardia delle
persone e di tutela dei beni”.
Fino ad oggi l'impostazione data
alla normativa
antincendio è stata di tipo
prescrittivo:
“lo Stato impone le regole precettive ed i soggetti obbligati agli adempimenti,
che si avvalgono del supporto dei tecnici del settore, hanno l’onere di
rispettarle sotto il controllo sistematico del Corpo nazionale”. Tuttavia
questo tipo di impostazione ha comportato “il frequente ricorso all'
istituto della deroga, consistente in
un procedimento tecnico-amministrativo finalizzato alla ricerca, valutazione e
approvazione di soluzioni tecniche alternative e di equivalente grado di
sicurezza in caso d’inapplicabilità dei precetti normativi. La conseguenza del
ricorso all’istituto della deroga è stata quella di un appesantimento dei
procedimenti amministrativi e la continua ricerca di soluzioni tecniche per la
risoluzione di problematiche particolari talvolta disomogenee tra loro”.
Il presente documento raccoglie
dunque in un “unico testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione
incendi applicabili a tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del
fuoco, fornendo strumenti di progettazione semplici, versatili ed accettati a
livello internazionale, in grado di individuare le soluzioni tecniche
necessarie”.
Questi i
principi su cui si basa il futuro Testo Unico:
-
generalità: “le medesime metodologie di progettazione della sicurezza
antincendio descritte possono essere applicate a tutte le attività;
-
semplicità: laddove esistano diverse possibilità per raggiungere il
medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici, realizzabili,
comprensibili, per le quali è più facile operare la revisione;
-
modularità: l’intera materia è strutturata in moduli di agevole
accessibilità, che guidano il progettista antincendio alla individuazione di
soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività;
-
flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza
antincendio richiesto all'attività sono indicate diverse soluzioni progettuali
prescrittive o prestazionali. Sono, inoltre, definiti metodi riconosciuti che
valorizzano l'ingegneria antincendio, che consentono al progettista antincendio
di individuare, autonomamente, specifiche soluzioni progettuali alternative e
dimostrarne la validità, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;
-
standardizzazione ed integrazione: il linguaggio in materia di
prevenzione incendi è conforme agli standard internazionali e sono unificate le
diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi
in ambito nazionale;
-
inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate
un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio, in
relazione anche alle diverse abilità (es.
motorie, sensoriali, cognitive, ecc.),
temporanee o permanenti;
-
contenuti basati sull'evidenza: il presente documento è basato su
ricerca, valutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica
nazionale ed internazionale nel campo della sicurezza antincendio;
-
aggiornabilità: il documento è redatto in modo da poter essere
facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze”.
Con tale impostazione
metodologica sarà possibile un unico approccio logico per affrontare la
progettazione antincendio e una
notevole
riduzione del volume di documenti da dovere consultare da parte dei
professionisti di settore: dalle “migliaia di pagine dell'attuale corpus
normativo a poche centinaia” (attualmente la bozza è composta all’incirca di
poco più di 200 pagine).
Inoltre il progetto prevede anche
un secondo documento “che, in forma di testo unico ricognitivo, prevede
l’armonizzazione e semplificazione delle norme antincendio sulla complessa
materia del trasporto, della distribuzione e dell’utilizzo di gas e liquidi
infiammabili o combustibili”.
Ai fini della sua attuazione, il
Testo Unico si tradurrà dunque in un
decreto
ministeriale che, a legislazione vigente, conterrà pochi articoli e una
serie di allegati tecnici. E sarà previsto un regime transitorio per consentire
una modulare e graduale applicazione delle nuove disposizioni.
In particolare gli allegati
tecnici del decreto riporteranno in modo logico-sistematico:
- “la
regola tecnica orizzontale (RTO): i criteri ed i metodi che
consentono di determinare le misure di sicurezza antincendio per tutte le
attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
- le
regole tecniche verticali semplificate (RTV): le specifiche misure
integrative per talune attività civili e commerciali, quali uffici, autorimesse
ecc., nonché per quelle in applicazione delle recenti leggi approvate su
strutture sanitarie, scuole e strutture
turistico-ricettive esistenti”.
In definitiva il documento si
comporrà di
4 sezioni che
disciplinano complessivamente l'intera materia antincendio, dove le prime due
sezioni (Generalità e Strategia antincendio) introducono le “nuove regole
generali applicabili per la progettazione antincendio delle attività soggette
(RTO)”. Mentre la terza sezione (RTV) prevede le “specifiche disposizioni,
integrative a quelle delle regole generali, applicabili alle attività soggette
ivi disciplinate”.
Dunque è l'insieme delle prime
tre sezioni a costituire il “nuovo quadro normativo di riferimento completo ed
esaustivo per la progettazione antincendio di tutte le attività soggette”.
Una
quarta sezione (Metodi) introdurrà invece “metodologie di
progettazione antincendio innovative ed alternative a quelle riportate nelle
prime tre sezioni, volte alla risoluzione di specifiche problematiche tecniche
ai fini antincendio di difficile soluzione con l'approccio sistematico delle
prime tre sezioni”.
Riportiamo, per concludere, l’
indice degli allegati come riportato
nella bozza relativa alle “Norme di prevenzione incendi generali e
semplificate”:
Generalità
- Allegato 1 - Termini, definizioni
e simboli grafici
- Allegato 2 - Progettazione per
la sicurezza antincendio
- Allegato 3 - Determinazione dei
profili di rischio delle attività
Strategia antincendio
- Allegato 4 - Reazione al fuoco
- Allegato 5 - Resistenza al
fuoco
- Allegato 6 - Compartimentazione
- Allegato 7 - Separazione
- Allegato 8 - Esodo
- Allegato 9 - Gestione della
sicurezza antincendio
- Allegato 10 - Controllo e
spegnimento
- Allegato 11 - Rivelazione ed
allarme
- Allegato 12 - Controllo di fumi
e calore
- Allegato 13 - Operatività
antincendio
- Allegato 14 - Sicurezza degli
impianti tecnologici e di servizio
Regole tecniche verticali
- Allegato 15 - Aree a rischio
specifico
- Allegato 16 - Vani degli ascensori
- Allegato 17 - Edifici di civile
abitazione
- Allegato 18 - Edilizia
scolastica
- Allegato 19 - Attività
ricettive turistico-alberghiere
- Allegato 20 - Strutture
sanitarie
- Allegato 21 - Edifici adibiti
ad uffici
- Allegato 22 - Attività commerciali
- Allegato 23 - Locali di
intrattenimento e di pubblico spettacolo, impianti sportivi
- Allegato 24 - Autorimesse
Metodi
- Allegato 25 - Ingegneria della
sicurezza antincendio
- Allegato 26 - Scenari di
incendio per la progettazione prestazionale
- Allegato 27 - Salvaguardia
della vita con la progettazione prestazionale File:
Tiziano Menduto
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