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"Le immagini dell’insicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
17/10/2014 - Qualche tempo fa, transitando su una
strada tortuosa ed a qualche centinaia di metri da un cantiere, ho visto l’autista di un’ autobetoniera che
scendeva dal mezzo, parcheggiato sul limite della carreggiata, e saliva dalla
scaletta utilizzata per il lavaggio della tramoggia e della “canala di
scarico”.
Incuriosito mi sono fermato in
una piazzola posizionata dopo il tornante successivo e, quando sono sceso dalla
macchina dell’autista non vi era più traccia.
Dopo un’attesa di qualche minuto
eccolo riapparire: era “in uscita” dalla tramoggia di carico.
![](http://www.puntosicuro.it/_resources/images/articoli/PS-SICURELLO_181-01.jpg)
![](http://www.puntosicuro.it/_resources/images/articoli/PS-SICURELLO_181-02.jpg)
![](http://www.puntosicuro.it/_resources/images/articoli/PS-SICURELLO_181-03.jpg)
![](http://www.puntosicuro.it/_resources/images/articoli/PS-SICURELLO_181-04.jpg)
Certamente un’operazione molto
rischiosa, pensiamo cosa sarebbe potuto capitare se un veicolo in transito
sulla strada avesse urtato l’ autobetoniera
(la strada era aperta al traffico a doppio senso di marcia, ed anche se il
cantiere risultava segnalato, il mezzo d’opera ostruiva parzialmente la
carreggiata), oppure se l’operatore fosse scivolato durante l’operazione di
entrata/uscita dalla betoniera (manovra certamente non agevole con la necessità
di varie contorsioni in assenza di idonei appoggi e/o piattaforme), cadendo
dall’alto e precipitando in strada.
Infine la sosta è terminata e
l’operatore è tranquillamente risalito alla guida riprendendo il suo viaggio.
Anche questa volta è andata bene,
ma se, oltre ai pericoli sopra evidenziati, l’autista si fosse sentito male
all’interno della botte? Dopo quanto tempo qualcuno si sarebbe reso conto della
situazione?
Geom. Stefano Farina, Responsabile
Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
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