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"Le regole tecniche e il testo unico di prevenzione incendi"

fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio

04/11/2014 - Molti operatori attendono la definitiva pubblicazione del nuovo Testo Unico Prevenzione Incendi che è stato presentato ufficialmente in aprile con una conferenza stampa alla presenza del Ministro degli Interni e dei massimi vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Presentato ufficialmente insieme ad una bozza, non definitiva, che sembrava far preludere a tempi non lunghi. Non ai tempi da lumaca, insomma, che contraddistinguono troppo spesso le normative in materia di salute e sicurezza.
 
Essendo presenti come PuntoSicuro ad Ambiente Lavoro di Bologna, abbiamo dunque cercato tra i relatori appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco qualche informazione, qualche indiscrezione, qualche commento sul futuro della prevenzione incendi con riferimento al cosiddetto “Testo Unico”.
In fondo le domande erano tante: perché fare uscire una bozza ufficiale già ad aprile e poi trovarci a ottobre ancora senza il testo definitivo? Quali sono i tempi? Quali gli obiettivi, i “confini” e la strategia della normativa?
Qualche risposta ci è arrivata dall’Ing. Calogero Turturici - Comandante dei Vigili del Fuoco di Asti e con ruolo di rappresentanza del Ministero dell’Interno presso diversi comitati – che interveniva nel convegno “La nuova direttiva ATEX ed il Rischio Esplosione” in merito alle attività di istruttoria prevenzione incendi per le attività con pericolo di esplosione soggette a controllo VV.F.
 

Ricordiamo che il nuovo Testo Unico, se sarà confermato quanto contenuto nella bozza presentata ad aprile, si comporrà di 4 sezioni che disciplinano complessivamente l'intera materia antincendio, dove le prime due sezioni (Generalità e Strategia antincendio) introducono le “nuove regole generali applicabili per la progettazione antincendio delle attività soggette (RTO)”. Mentre la terza sezione (RTV) prevede le “specifiche disposizioni, integrative a quelle delle regole generali, applicabili alle attività soggette ivi disciplinate”. Ed è l'insieme delle prime tre sezioni a costituire il “nuovo quadro normativo di riferimento completo ed esaustivo per la progettazione antincendio di tutte le attività soggette”.
Dunque gli allegati tecnici del decreto riporteranno:
- la regola tecnica orizzontale (RTO): i criteri ed i metodi che consentono di determinare le misure di sicurezza antincendio per tutte le attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
- le regole tecniche verticali semplificate (RTV): le specifiche misure integrative per talune attività civili e commerciali, quali uffici, autorimesse ecc., nonché per quelle in applicazione delle recenti leggi approvate su strutture sanitarie, scuole e strutture turistico-ricettive esistenti.
 
L’Ing. Turturici affronta il tema della nuova normativa dal punto di vista delle regole tecniche di prevenzione incendi e sottolinea come l’RTO “ sia uno sforzo importantissimo del Corpo Nazionale per tracciare una strada ai progettisti, ai titolari di aziende e anche ai funzionari delegati alla vigilanza negli ambienti soggetti al controllo di prevenzione incendi su come fare la valutazione dei rischi e su come verificare la valutazione dei rischi, per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, in modo da raggiungere nel miglior modo possibile e ottimizzando le risorse gli obiettivi strategici sulla sicurezza antincendio”.
Ci si sofferma poi anche sulle attuali regole tecniche di prevenzione incendi che si ricorda essere “ derogabili: in presenza di difficoltà tecniche che impediscono il rispetto integrale della regola tecnica, con la progettazione in deroga si può progettare in Italia”.

Cerchiamo di conoscere meglio il futuro Testo Unico di Prevenzione incendi...
 
Calogero Turturici: (...) A inizio ottobre c’è stato il Forum di Prevenzione incendi a Milano organizzato da EPC dove il capo del corpo nazionale ha confermato l’impegno dell’amministrazione di portare avanti questo progetto, che è un progetto importante soprattutto per il mondo dell’imprenditoria (...), per cercare di conseguire gli obiettivi strategici di sicurezza antincendio previsti ad esempio dal Regolamento 305/UE del 2011 con un giusto dosaggio delle risorse finanziarie di cui si dispone.
Questo giusto dosaggio si riesce ad ottenere non più con delle norme prescrittive, ma con delle norme che aiutano a fare la valutazione dei rischi. Io ritengo che l’RTO (regola tecnica orizzontale contenuta nel TU prevenzione incendi, ndr) sia uno sforzo importantissimo del Corpo Nazionale per tracciare una strada ai progettisti, ai titolari di aziende e anche ali funzionari delegati alla vigilanza negli ambienti soggetti al controllo di prevenzione incendi su come fare la valutazione dei rischi e su come verificare la valutazione dei rischi, per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, in modo da raggiungere nel miglior modo possibile e ottimizzando le risorse gli obiettivi strategici sulla sicurezza antincendio.
 
Cosa si intende per regola tecnica orizzontale?
 
C.T.: È una cosa di cui credo attualmente sia stia discutendo nel senso che il progetto nasce con una serie di allegati tecnici, la cui intenzione era quella di sostituire le regole tecniche di prevenzione incendi. Credo che su questo ci sia una riflessione in atto ed è probabile che questa riflessione in atto porti all’emanazione di un Testo Unico che probabilmente uscirà senza gli allegati tecnici che riguardano le norme verticali.
Quindi dovrebbe essere un Testo che riguarda le attività non normate. Almeno questo è quello che è emerso dai vertici dell’Amministrazione, in particolare il capo del Corpo e dal Direttore Centrale Prevenzione e sicurezza tecnica.
 
Sostituirà poi le attuali regole tecniche di prevenzione incendi?
C.T.: Credo che sia presto per dirlo. E’ una scelta strategica politica che ovviamente non compete me. (...)
 
Qual è la tempistica del Testo Unico?
 
C.T.: Al Forum di Prevenzione incendi il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non ha indicato tempi. Ha indicato tutto il massimo impegno per fare uscire uno strumento valido. Uno strumento che risolva i problemi a tutti: all’imprenditore, al progettista, al verificatore. Non credo sia un  problema di tempi. Credo che quando lo strumento si riterrà valido da parte di tutti i soggetti interessati alla sicurezza antincendi, allora quello sarà il momento per farlo uscire.
 

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