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"Sardegna: in arrivo una nuova legge edilizia e urbanistica"
fonte www.edilportale.com / Edilizia
17/12/2014 -
Aumenti volumetrici dal 20% al 40%, riqualificazione
con ampliamento degli alberghi e recupero dei sottotetti; queste alcune
delle novità contenute nel
DDL per il miglioramento del patrimonio edilizio e
per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia
urbanistica ed edilizia che qualche giorno fa è stato approvato dalla
Commissione Governo del territorio del Consiglio regionale della
Sardegna.
Nel disegno di legge sono previsti aumenti volumetrici del 20% degli edifici esistenti in presenza di Piano Particolareggiato e del 30% nei Comuni che hanno adeguato il Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale.
Sarà possibile un ulteriore incremento fino al 15% per interventi volti all'efficientamento energetico dell'intera unità immobiliare.
Per promuovere la messa in sicurezza del territorio è previsto un bonus del 40% per il trasferimento (demolizione e ricostruzione con differente localizzazione) in zone sicure di un edificio ricadente in zone a rischio idrogeologico; tale possibilità vale anche per edifici ricadenti in aree di particolare valore paesaggistico o ambientale.
Per le strutture turistico-ricettive è prevista la possibilità di riqualificare l’esistente, con bonus fino al 25% del costruito, anche mediante la realizzazione di corpi di fabbrica separati, purchè l’intervento riguardi spazi di servizio alla clientela e non un aumento del numero di posti letto.
La struttura dovrà però dimostrare la funzionalità dell'incremento alla destagionalizzazione dei flussi turistici o all'accrescimento della potenzialità turistiche.
Previsti anche interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti a fini abitativi, consentito purché siano rispettate tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e le altezze minime, per gli edifici esistenti, pari a 2,40 m e per gli edifici di nuova costruzione a 2,70 m.
Infine per ciò che concerne le zone rurali (zone E) le possibilità edificatorie, ai fini residenziali, sono riconosciute unicamente agli imprenditori agricoli e alle aziende svolgenti effettiva e prevalente attività agricola.
L’obiettivo della Regione è riordinate le principali norme regionali in materia edilizia e mettere un freno alle iniziative straordinarie o contingenti, contrastando il consumo del suolo non compromesso, salvaguardando i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivando la "buona edilizia" grazie ad agevolazioni e premialità volumetriche per la riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente.
C'è quindi la volontà di superare il vecchio Piano Casa per garantire una maggiore semplificazione nel governo del territorio; il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, infatti aveva sottolineato come la nuova legge edilizia fosse in grado di coniugare la qualità paesaggistica con gli incentivi per l'edilizia.
Nel disegno di legge sono previsti aumenti volumetrici del 20% degli edifici esistenti in presenza di Piano Particolareggiato e del 30% nei Comuni che hanno adeguato il Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale.
Sarà possibile un ulteriore incremento fino al 15% per interventi volti all'efficientamento energetico dell'intera unità immobiliare.
Per promuovere la messa in sicurezza del territorio è previsto un bonus del 40% per il trasferimento (demolizione e ricostruzione con differente localizzazione) in zone sicure di un edificio ricadente in zone a rischio idrogeologico; tale possibilità vale anche per edifici ricadenti in aree di particolare valore paesaggistico o ambientale.
Per le strutture turistico-ricettive è prevista la possibilità di riqualificare l’esistente, con bonus fino al 25% del costruito, anche mediante la realizzazione di corpi di fabbrica separati, purchè l’intervento riguardi spazi di servizio alla clientela e non un aumento del numero di posti letto.
La struttura dovrà però dimostrare la funzionalità dell'incremento alla destagionalizzazione dei flussi turistici o all'accrescimento della potenzialità turistiche.
Previsti anche interventi per il riuso e per il recupero con incremento volumetrico dei sottotetti esistenti a fini abitativi, consentito purché siano rispettate tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e le altezze minime, per gli edifici esistenti, pari a 2,40 m e per gli edifici di nuova costruzione a 2,70 m.
Infine per ciò che concerne le zone rurali (zone E) le possibilità edificatorie, ai fini residenziali, sono riconosciute unicamente agli imprenditori agricoli e alle aziende svolgenti effettiva e prevalente attività agricola.
L’obiettivo della Regione è riordinate le principali norme regionali in materia edilizia e mettere un freno alle iniziative straordinarie o contingenti, contrastando il consumo del suolo non compromesso, salvaguardando i caratteri delle aree rurali e soprattutto incentivando la "buona edilizia" grazie ad agevolazioni e premialità volumetriche per la riqualificazione architettonica ed energetica del patrimonio esistente.
C'è quindi la volontà di superare il vecchio Piano Casa per garantire una maggiore semplificazione nel governo del territorio; il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, infatti aveva sottolineato come la nuova legge edilizia fosse in grado di coniugare la qualità paesaggistica con gli incentivi per l'edilizia.
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