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"La prevenzione ergonomica nei supermercati"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
17/04/2015 -
Pubblichiamo un recente factsheet prodotto dal Dipartimento di Medicina
del Lavoro dell’ Inail che riporta indicazioni sulla prevenzione ergonomica nei
supermercati.
Impatto economico della prevenzione ergonomica nei supermercati
Secondo l’Agenzia Europea per la
Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), i disturbi muscolo-scheletrici
costituiscono una delle patologie lavorative più diffuse nei 27 Stati Membri
dell’Unione Europea. A livello europeo, il 25% dei lavoratori soffre di mal di
schiena e il 23% lamenta dolori muscolari. Il 62% dei lavoratori dichiara di
svolgere operazioni ripetitive con gli arti superiori (mani e braccia) per un tempo
pari a un quarto dell’orario di lavoro; il 46% lavora in posizioni stancanti ed
il 35% si occupa di movimentazioni di carichi pesanti. È un problema
trasversale a tutti i settori di attività economica con un’incidenza maggiore
per l’agricoltura e le costruzioni. I disturbi muscolo-scheletrici costituiscono
un problema importante anche dal punto di vista economico a causa dei costi
notevoli sia diretti (spese assicurative, mediche e amministrative) sia
indiretti (dovuti ad una riduzione della produttività).
L’evoluzione normativa,
intervenuta tra il 2008 e il 2009, ha determinato un incremento delle denunce
effettuate all’INAIL, relativamente a tali patologie, come si evince dal rapporto
INAIL. Nel periodo 2005-2009, i casi denunciati sono passati infatti dai 7.926
del 2005 ai 16.593 nel 2009 (+109%).
IL SETTORE DEL COMMERCIO E LA
FIGURA PROFESSIONALE DEI CASSIERI
Nel settore della grande
distribuzione, la figura professionale dei cassieri ha ottenuto, negli
ultimi anni, un’attenzione crescente. Il settore del commercio, che
tradizionalmente è stato contraddistinto da problematiche infortunistiche di
minore entità rispetto ad altri settori, è attualmente uno dei più colpiti, pur
distinguendosi dalla gravità e dalla maggiore esposizione dei settori
dell’agricoltura e dell’edilizia.
I fattori di rischio sono
rappresentati da:
> movimenti ripetuti degli
arti superiori;
> posture incongrue;
> microclima;
> ritmi;
> organizzazione del lavoro.
Diversi studi epidemiologici
hanno evidenziato, negli addetti alle casse dei supermercati, una prevalenza di
patologie muscolo-tendinee degli arti superiori maggiore rispetto a quella
attesa nella popolazione generale, delineando la necessità di introdurre misure
di prevenzione per il contenimento del rischio.
MISURE DI INTERVENTO E
PREVENZIONE: LA RIPROGETTAZIONE DEL POSTO-CASSA
Da quando si sono diffusi gli
ipermercati, spesso inseriti nell’ambito di grandi centri commerciali,
l’attività dei cassieri è diventata sempre più specializzata e i ritmi di lavoro
sempre più elevati. Le postazioni-cassa dei grandi supermercati sono state
progettate per semplificare l’accesso dei clienti e per ridurre al minimo la
permanenza nell’area antistante la cassa attraverso l’inserimento di tapis
roulant per il trasporto della merce e di scanner per la registrazione dei
codici a barre. Si è tenuto conto anche della manipolazione del denaro e della
percezione di efficienza da parte del cliente, trascurando, spesso, i parametri
ergonomici che garantirebbero al lavoratore un minore sforzo a carico del
sistema muscolo-scheletrico.
Le misure di prevenzione per il
contenimento del rischio dovrebbero essere considerate già in una fase di
progettazione della postazione di lavoro (Prevention Through Design - PTD). Un
recente studio ha preso in considerazione un nuovo prototipo di cassa
(Avantgarde, Cefla Arredamenti Group, Imola), che, pur rispettando le
indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 14738:2009, introduce una
innovazione, rappresentata da una ruota posizionata tra le aree di scarico dei
prodotti, che facilita l’attività del cassiere il quale non necessariamente
dovrà spingere manualmente i prodotti verso la zona di scarico.
Tale studio ha dimostrato che
l’uso della ruota comporta una riduzione
del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei cassieri e riduce i
tempi di esecuzione delle attività di cassa, comportando di conseguenza un
incremento del tempo da dedicare alle pause.
L’esposizione al rischio per i
movimenti ripetitivi degli arti superiori è stata valutata con la Check List
OCRA (Occupational Ripetitive Action) e con l’OCRA Index, i cui valori individuano
una fascia di rischio intrinseco alla postazione oggetto di studio. La Check
List OCRA considera la ripetitività delle azioni, la forza, la postura
incongrua, i periodi di recupero e fattori complementari specifici del lavoro
esaminato. Il livello di rischio si distingue in: accettabile, molto lieve,
lieve/medio, elevato.
La Check List OCRA, per questo
prototipo di cassa, ha dimostrato un rischio minore quando la ruota è attiva
rispetto al non utilizzo della stessa.
La riduzione del carico
biomeccanico e il risparmio di tempo registrati grazie all’uso della ruota
possono tramutarsi in un duplice beneficio economico per l’azienda: la
riduzione dello sforzo comporterà un minor rischio di contrarre patologie da
sovraccarico biomeccanico e, a sua volta, minori costi diretti e indiretti
connessi alla malattia.
D’altro canto, la riduzione dei
tempi di esecuzione dell’attività potrebbe incrementare il tempo delle pause, aumentando
quindi il benessere psicofisico del lavoratore o aumentare la produttività
dello stesso.
LA VALUTAZIONE ECONOMICA
DELL’INTERVENTO DI PREVENZIONE
Gli interventi ergonomici,
effettuati in azienda al fine di migliorare le condizioni di salute e sicurezza
dei lavoratori, possono essere valutati sotto diversi punti di vista svolgendo
valutazioni economiche che permettano di esplicitare costi e benefici
conseguenti all’intervento. Le ripercussioni dell’intervento ergonomico si
registreranno sul rendimento dell’azienda poiché:
> lavoratori più sani
producono di più;
> meno malattie comportano
meno assenze per malattia, costi inferiori e meno interruzioni del processo produttivo;
> apparecchiature e ambienti
di lavoro ottimali comportano maggiore produttività, una qualità migliore e meno
rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Impatto
economico della prevenzione ergonomica nei supermercati (formato pdf, 862
kB).
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