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"Ergonomia: le novità del Tecnical Report ISO/TR 12295:2014"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
19/06/2015 - Dopo diversi anni di lavoro del Comitato Tecnico ISO/TC 159/SC 3
(Anthropometry and biomechanics) e con il supporto di Enrico Occhipinti e
di Daniela Colombini (Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del
Movimento di Milano – EPM), il primo aprile 2014 è stato pubblicato il
Tecnical Report ISO/TR 12295:2014 Ergonomics
— Application document for International Standards on manual handling
(ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3) and evaluation of static
working postures (ISO 11226).
Rapporto Tecnico che è da considerarsi un manuale per guidare gli
utenti degli standard internazionali della serie ISO 11228 1-2-3 nella
la valutazione del rischio da movimenti ripetitivi, da movimentazione dei carichi e
da traino e spinta, a cui si aggiunge un’analisi della ISO 11226 che si
occupa di posture di lavoro statiche. In particolare il TR aiuta il
Tecnico Valutatore a decidere quali norme applicare e come applicarle.
Per far conoscere questo
importante Rapporto Tecnico si è tenuto il 28 maggio a Rimini il seminario
tecnico “ TR
ISO 12295 – Un’altra affermazione dell’Ergonomia”, organizzato da Assoservizi e
Unindustria Rimini, in collaborazione con EPM.
Come indicato nel Report stesso,
sono due i
principali obiettivi
dell’ISO/TR 12295:2014.
Innanzitutto aiutare tutti gli
utenti:
- a identificare le situazioni in
cui si possono applicare le norme della serie ISO11226, ISO11228;
- fornire un metodo “
rapido di valutazione” (“
quick assessment”) per riconoscere facilmente
le attività che sono “certamente accettabili” o ”certamente critiche”. E se
un’attività è “inaccettabile” è
necessario eseguire una dettagliata valutazione dei rischi per eliminare
immediatamente le condizioni critiche. Se dunque il
quick assessment dimostra che il rischio dell’attività rientra tra
le due condizioni di esposizione, (“certamente accettabili” e “certamente critiche”)
allora è necessario fare riferimento ai metodi dettagliati per la valutazione
del rischio. In particolare il Valutatore è invitato e indirizzato a rispondere
a una breve serie di pratiche “domande chiave” (“
key questions”)
le cui
risposte lo indirizzeranno nella scelta e nell’applicazione delle norme del
caso.
Il
secondo obiettivo è quello di fornire a tutti i Tecnici Valutatori dettagli
approfonditi e criteri per l’applicazione dei metodi di valutazione
del rischio proposti nelle norme originali della serie, in particolare per
un approccio alle attività “
multitask”.
Per aumentare la conoscenza del
Rapporto Tecnico presentiamo gli atti di uno degli interventi, presentati al seminario
di Rimini, dal titolo “
ISO TR 12295.
Inquadramento generale”. Le slide sono a cura di Marco Cerbai e Marco
Placci con la collaborazione di Enrico Occhipinti e Daniela Colombini.
Nell’intervento sono presentate
innanzitutto le varie
norme tecniche europee
(CEN) e le norme
tecniche ISO di rilievo per la prevenzione dei WMSDs (WMSD: Work Related Musculo Skeletal
Disorder): EN 614-2, EN ISO 14738, EN 1005-2, EN 1005-3, EN 1005-4, EN 1005-5, ISO
11228- 1, ISO 11228- 2, ISO 11228- 3, ISO 11226, ...
Si ricorda poi che il
Technical Report è una “sorta di linea
guida in cui viene rappresentato lo ‘stato dell’arte’ su una certa materia, ha
valore puramente informativo. E il ISO TR 12295, applicativo della serie ISO
11228, è anche “da considerare applicativo del d. Lgs. 81/08 in particolare al
Titolo VI” (movimentazione manuale dei carichi).
L’
ISO TR 12295 si compone di:
- “
un testo principale dedicato alle fasi di identificazione del
rischio attraverso
key enters (campo
di applicazione delle diverse norme della serie) e di valutazione veloce (
quick assessment);
-
una serie di 3 allegati ciascuno dedicato alle 3 parti principali
della serie ISO 11228 con approfondimenti metodologici sui metodi indicati e
con particolare attenzione all’analisi di compiti multipli”.
In particolare l’
application document “guida
l’utilizzatore alla appropriata selezione ed uso semplificato degli standard. A
tal fine il documento prevede due
STEP
preliminari:
-
Step 1 Definizione del campo di applicazione. Fornisce semplici
chiavi di ingresso (
key questions)
che consentono all’utilizzatore di selezionare lo/gli standard appropriato/i;
-
Step 2 Consente di condurre una ‘valutazione semplificata’ (
quick assessment) dei rischi trattati
negli standard selezionati.
Un fase di
entry level è destinata anche
a definire il campo di applicazione.
Ad esempio:
- riguardo all’applicazione di
ISO 11228-1 si chiede se è presente “il sollevamento o il trasporto manuale di
un oggetto di 3 kg o più? Se la risposta è no, questo standard non è rilevante”;
- riguardo all’applicazione di
ISO 11228-2, “è presente una attività di spinta o traino effettuata con due
mani e con tutto il corpo? Se no, questo standard non è rilevante;
- riguardo all’applicazione di
ISO 11228-3, “vi sono uno o più compiti ripetitivi degli arti
superiori con durata totale di 1 ora o più nel turno? Dove la definizione
di compito ripetitivo è: compito caratterizzato da cicli lavorativi ripetuti
oppure compito durante il quale si ripetono le stesse azioni lavorative per
oltre il 50% del tempo”.
Il
quick assessment consiste
in definitiva in “una verifica rapida della presenza di potenziali condizioni
di rischio (per WMSDs) attraverso semplici domande di tipo quali/quantitativo”
ed è indirizzato “a identificare tre possibili condizioni (
outputs):
-
accettabile (verde): non sono richieste azioni;
-
critica: è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del
processo;
-
necessaria una analisi più dettagliata: è necessario procedere ad
una stima o valutazione dettagliata attraverso i metodi analitici indicati negli
standard e precisati negli annessi”.
Ad esempio il
quick
assessment, relativamente agli aspetti preliminari per il sollevamento e
trasporto, chiede di verificare se l’ambiente di lavoro è sfavorevole per le
attività di sollevamento e trasporto manuale (presenza di temperature estreme;
presenza di pavimenti scivolosi, non stabili, irregolari; presenza di spazi
insufficienti per il sollevamento e trasporto). O se vi sono caratteristiche
sfavorevoli dell’oggetto per il sollevamento e trasporto manuale (dimensione
dell’oggetto limita la visuale dell’operatore o ne ostacola il movimento;
centro di gravità del carico non stabile; forma dell’oggetto presenta spigoli o
superfici taglienti o protrusioni; superfici di contatto troppo calde o
fredde). E le attività di sollevamento o trasporto manuale durano più di 8 ore
al giorno?
Veniamo infine agli
allegati.
Questi i principali punti
trattati nel
ANNEX A –
lifting/carrying
con specifico riferimento alla norma:
A) “masse di riferimento da
utilizzare se si tiene conto di età e genere;
B) introduzione del concetto di
indice di sollevamento (LI);
C) metodo per l'analisi di
sollevamenti eseguiti da 2 o più lavoratori.”
Questi sono invece i punti
principali ad integrazione della norma:
D) “articolazione della Classificazione
derivata dal Lifting Index;
E) metodo per l'analisi di
sollevamenti eseguiti con un arto;
F) valutazione delle operazioni
di sollevamento variabile con esempi di calcolo del VLI (Variable Lifting
Index)”.
In particolare riportiamo la tabella con le
Masse di Riferimento che possono essere
adottate in relazione al genere e all’età della popolazione lavorativa:
L’
ANNEX B – pushing and pulling
è destinato a favorire l’utilizzo più semplificato del Metodo 2 di ISO 12228-2 attraverso
l’uso di tavole di dati predefinite.
Si segnala a questo proposito
che:
- il Metodo 2 si basa su criteri
di forza muscolare e di compressioni scheletriche (e non su dati psicofisici);
- tiene conto di diversi profili
di popolazione (lavorativa e non) secondo il genere e l’eta;
- la classificazione del rischio
avviene secondo il criterio delle tre zone (verde; giallo; rosso)”.
Concludiamo questa breve
presentazione con qualche informazione sul terzo allegato.
L’
ANNEX C –
repetitive movements fornisce
ulteriori informazioni per l’applicazione pratica di ISO 11228-3.
Questi i principali punti:
- “aggiornamenti del metodo OCRA
INDEX (
Preferred Method 2 in ISO
11228-3) in particolare per quanto riguarda la postura della spalla e altri
fattori organizzativi;
- dettagliata presentazione della Checklist
OCRA come strumento utile al semplice
risk
assessement (Method 1 in ISO 11228-3);
- aggiornamenti sulla
multitask analysis con focus all’uso del
metodo OCRA quando vi siano rotazioni (giornaliere o plurigiornaliere) su piu
compiti ripetitivi;
- brevi aggiornamenti su altri
metodi suggeriti per una valutazione dettagliata del rischio (Method 2 in ISO
11228-3).
“ ISO TR 12295. Inquadramento generale”, a cura di Marco
Cerbai e Marco Placci (Unità di Ricerca EPM-Milano), con la collaborazione di
Enrico Occhipinti e Daniela Colombini, intervento al seminario “TR ISO 12295 –
Un’altra affermazione dell’Ergonomia” (formato PDF, 721 kB).
RTM
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