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"Alberghi: la prevenzione e gestione dei rischi per i lavoratori"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
08/07/2015 - Quando si parla di
sicurezza negli alberghi e nelle strutture ricettive generalmente
si fa riferimento alla salute e sicurezza degli ospiti, tuttavia in
questi luoghi di lavoro sono presenti diversi rischi anche per la salute
e sicurezza dei lavoratori. E non mancano gli infortuni, ad esempio nel
lavoro ai piani e in cucina, o le malattie professionali dovute alla
movimentazione manuale di carichi, alla pulizia delle camere, ai problemi di legionellosi e alla presenza insetti infestanti come le cimici.
Per affrontare il tema della sicurezza dei lavoratori negli alberghi ci soffermiamo sul convegno “
Ospitalità e sicurezza per tutti” che si tenuto il 22 aprile 2015 a Milano, presso il Centro per la Cultura della Prevenzione,
in occasione dell’Esposizione Universale 2015 e del conseguente
ampliamento e diversificazione dell'offerta alberghiera a Milano.
In particolare il tema dei rischi
per i lavoratori è stato affrontato nell’intervento “
Qualche consiglio per la gestione dei rischi per i lavoratori” a
cura di Stefano Fontani.
Il relatore ha ricordato il
«Progetto Alberghi» del Servizio PSAL dell’ Azienda
Sanitaria Locale di Milano per far luce “sulle dinamiche lavorative e sui
rischi a cui i lavoratori sono esposti in un settore variegato, classificato
terziario ma che terziario non sembra”. In questo settore è infatti presente “una
grande fisicità, spesso non sostenuta da utensili, macchine o ausili”.
L’intervento, anche in relazione
alle attività svolte dal Servizio PSAL, riporta alcune
considerazioni:
- “tipicamente, nelle attività
commerciali, il ‘target’ principale è la soddisfazione del cliente”. E in
questi casi “l’organizzazione del lavoro può risultarne condizionata”,
specialmente nei “picchi di saturazione” legati a stagionalità, eventi, fiere e
particolari manifestazioni come Expo 2015;
- la forza lavoro è composta da: “soggetti
giovani; maggioranza femminile; forte presenza di stranieri; 60% dipendenti in
outsourcing” (dovuti cioè all’esternalizzazione di alcuni servizi). E le mansioni
principali sono di: “cameriere ai piani (rigoverno stanze); facchini (non solo
valige); brigata di cucina (dove c’è la ristorazione)”.
Veniamo dunque ad affrontare i
rischi lavorativi in questo contesto
lavorativo con particolare riferimento a:
- utilizzo di
detergenti/igienizzanti;
- preparazione/somministrazione
alimenti;
- punture accidentali.
Riguardo alla
movimentazione manuale dei carichi, il
documento si sofferma su alcune particolari attività: “sollevamento e trasporto
di materiali, traino e spinta di carrelli, attività di sollecitazione dell’arto
superiore”. Spesso queste attività sono coesistenti e a carico dello stesso
soggetto nelle operazioni di: “rifacimento letti, spolveratura suppellettili,
sanificazione servizi igienici, pulizia moquette e superfici vetrate,
rifornimento generi di conforto, ecc.”.
Il documento ricorda la normativa
- con riferimento al Titolo VI del D.Lgs, 81/2008 (artt. 167-171) e l’Allegato
XXXIII – e le
norme tecniche ISO 11228
Parti 1-2-3 citate nel Testo Unico:
- 1: Lifting and Carrying;
- 2: Pushing and Pulling;
- 3: Handling of low loads at high frequency.
Cosa fare per favorire la
prevenzione:
-
letti: “ruote idonee alla pavimentazione; possibilità di
sollevamento (a pedale…); sostituzione materassi;
-
carrelli: ruote idonee alla pavimentazione; evitare il
sovraccarico; percorsi in piano e non maggiori di 60/80 mt; manutenzione;
-
rigoverno camere: tempistica adeguata; utilizzo
ausili/elettrodomestici (scale, battitappeto, ...);
-
percorsi e attrezzature: abbattimento barriere architettoniche;
conformità delle attrezzature”.
Veniamo ai
prodotti per la sanificazione e al
rischio chimico.
Questo rischio è un “rischio
presente ma spesso sottovalutato”, con la conseguenza per i lavoratori di
“intossicazioni acute e allergie”.
Queste le possibili misure di
prevenzione:
- “formazione: precisa e puntuale
(difficoltà linguistiche);
- utilizzo di DPI idonei (non in
lattice);
- corretto utilizzo dei prodotti”.
E riguardo ai prodotti per la
sanificazione si sottolinea:
- l’importanza delle schede
tecniche di sicurezza;
- “l’attività di mescolamento di
prodotti acidi (HCl o Muriatico) e basici (Ipoclorito di Na+ o
Candeggina)”: la reazione “sviluppa vapori di cloro molto aggressivi per la
cute (pH 5.5), mucose oculari e rinofaringee”.
In merito alla
ristorazione si sottolinea innanzitutto
che “non in tutti gli alberghi è presente questo reparto” e che i lavoratori “sono
esposti a eventi infortunistici peculiari anche in funzione della loro
qualifica:
- ustioni dovute a rovesciamenti
di acqua/olio caldi;
- ferite da taglio con attrezzi
taglienti (coltelli, affettatrici);
- cadute accidentali”.
Senza dimenticare le patologie da sovraccarico
dell’arto superiore.
Nel documento, che vi invitiamo a
visionare, sono presenti diverse immagini esplicative di alcuni rischi.
L’autore si sofferma infine anche
sull’
infortunio biologico.
Infatti in hotel “non si ha un
vero e proprio rischio
biologico; si può parlare però di infortunio biologico dovuto a
comportamenti errati di clienti e lavoratori”. E questi infortuni
“rappresentano il 6% degli infortuni del settore”.
Alcuni aspetti da considerare:
- “è necessaria una procedura
condivisa da tutto il personale, semplice e diretta che spieghi esattamente le
azioni da intraprendere a seguito dell’accaduto;
- l’attenzione e la formazione
completano il bagaglio che ogni lavoratore deve possedere;
- sorveglianza post infortunio:
il MC deve provvedere ad una serie di azioni a favore del lavoratore”.
Alcune
misure di prevenzione:
- “dotare il personale di pinze
per asportare i taglienti;
- evitare di vuotare i cestini
dei servizi igienici direttamente con le mani;
- informare sempre la governante
dell’evento e attenersi alla procedura di intervento”.
Concludiamo la presentazione
segnalando che l’intervento riporta in conclusione i risultati di un’analisi
degli infortuni nel periodo 2000-2010 con riferimento particolare alle mansioni
di camerieri ai piani, commis, cuochi, facchini, magazzinieri, manutentori,
camerieri, barman e impiegati.
“ Qualche consiglio per la gestione dei rischi per i lavoratori”,
a cura di Stefano Fontani (Asl Milano), intervento al convegno “Ospitalità e
sicurezza per tutti” (formato PDF, 9.66 MB).
Tiziano Menduto
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