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"Organizzazione del cantiere: il processo edilizio e i ponteggi"
fonte www.puntosicuro.it / Edilizia
29/07/2015 - Molti dipartimenti universitari presentano sui propri siti web
materiali didattici che presentano utili indicazioni per approfondire il
tema delle procedure di lavoro, delle attrezzature, dei rischi e dei
metodi di prevenzione nel
comparto edile.
È il caso dei documenti pubblicati dal Dipartimento Ingegneria Civile Edile Ambientale dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II, a cura del Prof. Fabrizio Leccisi, in materia di “
Organizzazione del cantiere”.
Ci soffermiamo ad esempio sul
materiale relativo alle “
Caratteristiche
dell’edilizia” che affronta diverti temi introduttivi relativo alle
caratteristiche dell’attività edile.
Il documento ricorda che se l’organizzazione
e la gestione di un cantiere per la costruzione di un’opera di ingegneria
civile è “l’epilogo di un lungo e complesso processo”, bisogna tener conto che l’edilizia
“è uno dei comparti dell’economia tra i più complessi e articolati, dove
l’aspetto organizzativo e il fattore
umano giocano un ruolo decisivo. E “le caratteristiche tecniche più
rilevanti dell’attività edilizia, elevato impiego di lavoro, modesto impiego di
attrezzature e capacità di mettere in moto altri settori dell’economia,
spiegano il rilievo assunto dall’intervento pubblico nel settore”.
Il materiale, che vi invitiamo a
visionare direttamente, si sofferma poi nel dettaglio delle caratteristiche dell’attività
in edilizia, del settore e del mercato delle costruzioni, sui materiali e sulla
qualità in edilizia. Qualità che è la “misura del grado di rispondenza delle
prestazioni dell’opera realizzata ai requisiti che ne hanno guidato la
concezione, la progettazione, la costruzione e la gestione”.
E il
processo edilizio è la “lunga e complessa vicenda che va dal
riconoscimento dei bisogni dell’uomo, di gruppi sociali, di collettività fino
al loro soddisfacimento con la costruzione e l’uso di opere edili, che si
concretizza in una successione coordinata di fasi svolte da più soggetti
secondo procedure ben stabilite”. Questo processo produttivo si presenta come
una “sequenza di attività complesse da gestire a causa della:
- molteplicità ed eterogeneità
degli attori che agiscono;
- contemporaneità ed indipendenza
delle fasi e dei sub-processi;
- unicità del prodotto finale;
- condizioni produttive e
contestuali specifiche”.
Il documento si sofferma anche
sugli attori del processo edilizio, con particolare riferimento ai compiti del
responsabile del procedimento, e si conclude con una parte dedicata alla
dimensione etica del costruire.
Si indica infatti che l'etica
professionale “non è solo il corretto svolgimento di una attività nei limiti
della legge, ma lo svolgimento dell’attività con l’obiettivo di perseguire l’interesse
della comunità”. E l’architettura “è tipicamente costruttiva e la sua attività
consiste nell'erigere qualcosa di sempre più complesso. Oggi si parla di
risparmio energetico che ottimizza lo sfruttamento delle risorse naturali e
riduce l’inquinamento ambientale, contribuendo a creare una sintonia tra la
natura e l'essere umano. Inoltre si aumenta il comfort abitativo, adottando
soluzioni che minimizzano eventuali evaporazioni di sostanze tossiche
all'interno degli ambienti, così che il cerchio della nuova etica nel mondo
delle costruzioni si chiude”.
Per presentare alcuni elementi
sulla
sicurezza nel mondo edile
presentiamo brevemente un secondo documento dal titolo “
Opere provvisionali, puntelli, trabattelli, ponteggi”.
Il documento, che presenta le
caratteristiche dei puntelli, dei trabattelli o ponti
su ruote a torre e dei ponteggi, ricorda che i ponteggi, “sono opere
provvisionali, cioè strutture di servizio di tipo temporaneo non facenti parte
integrante della costruzione, ma allestite o impiegate per la realizzazione, la
manutenzione o il recupero di opere edilizie. Sono assolutamente necessari per
evitare i pericoli di caduta di uomini o cose ed è obbligatorio impiegarli nel
caso di lavori in quota ad altezze superiori a 2,00 m rispetto ad un piano
stabile”. E “sono state tra le prime attrezzature ad essere normate per
l’elevato rischio che presentano per i lavoratori durante le operazioni di
montaggio, uso e smontaggio”.
Ad esempio si possono avere:
- “ponteggi in legname;
- ponteggi metallici
a tubi e giunti;
- ponteggi metallici a telai
prefabbricati;
- puntelli e strutture di
puntellazione;
- trabattelli (ponti su ruote);
- ponti sospesi fissi e
motorizzati”.
Concludiamo questa breve
presentazione di materiali sull’organizzazione del cantiere parlando dei
rischi presenti nel montaggio/smontaggio
dei ponteggi.
Per il rischio di caduta
dall’alto è necessaria una protezione costante attraverso dispositivi di
protezione collettiva (DPC), dispositivi di protezione individuale (DPI),
formazione e informazione.
Senza dimenticare che in caso di
caduta con imbracatura anche il “rischio da sospensione inerte” può indurre la
cosiddetta patologia causata dall’imbracatura, per cui il Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS)
e il Piano Operativo di Sicurezza
(POS) “dovranno contenere le modalità di intervento di emergenza”.
Nell’attività di montaggio e
smontaggio sono presenti inoltre:
-
rischi ambientali: caduta di materiale dall’alto; urto del capo
contro parti sporgenti dell’attrezzatura e manufatti; scivolosità dei supporti;
peso degli elementi da montare;
-
rischio movimentazione manuale dei carichi;
-
rischi concorrenti quali: scarsa aderenza delle calzature; presenza
di vento e pioggia; presenza di ghiaccio ed umidità; riduzione di visibilità o
del campo visivo”.
Riportiamo infine alcuni
dispositivi di protezione individuale per montatori di ponteggi segnalati dal
documento:
- “indumenti di segnalazione;
- casco;
- occhiali di protezione;
- guanti;
- giubbotto salvagente;
- imbracatura anticaduta”.
Chiaramente il giubbotto
salvagente “va indossato quando vi è il rischio di caduta nell’acqua, mentre
gli indumenti di segnalazione vanno indossati quando si lavora in prossimità di
strade”.
Dipartimento Ingegneria Civile
Edile Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, “ Caratteristiche
dell’edilizia”, materiale didattico a cura del Prof. Fabrizio Leccisi, a.a.
2013-2014 (formato PDF, 5.49 MB).
Dipartimento Ingegneria Civile
Edile Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, “ Opere
provvisionali, puntelli, trabattelli, ponteggi”, materiale didattico a cura del
Prof. Fabrizio Leccisi, a.a. 2013-2014 (formato PDF, 18.95 MB).
RTM
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