News
" Imparare dagli errori: quando una macchina movimento terra si ribalta"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
30/07/2015 - Dedichiamo una seconda puntata di “Imparare dagli errori” ad una
delle tipologie di infortuni che si possono riscontrare con più
frequenza – con particolare riferimento alle schede di INFOR.MO. – nell’utilizzo di
macchine movimento terra.
Nella scorsa puntata abbiamo parlato dell’investimento di lavoratori nel raggio d’azione delle macchine e ci soffermiamo invece oggi sul
rischio di ribaltamento, con particolare riferimento, anche in questo caso, all’
escavatore idraulico, una delle macchine movimento terra più versatili e diffuse.
Prima di presentare le dinamiche
degli incidenti e una breve raccolta di misure di prevenzione, segnaliamo che
gli escavatori idraulici e a fune sono tra le attrezzature di lavoro per le
quali l’ Accordo
Stato-Regioni inerente le attrezzature di lavoro, pubblicato il 22 febbraio
2012, richiede una specifica abilitazione degli operatori.
I casi
Il
primo caso è relativo ad un incidente in
lavori di urbanizzazione di un’area.
I lavori sono stati affidati ad
una ditta di movimento terra formata da due soci dei quali solo uno lavoratore.
La ditta incarica un lavoratore autonomo come assistente di cantiere per
l’esecuzione dei rilievi tecnici. Con i lavori in corso sono stati realizzati
una serie di avvallamenti nel terreno per posizionare gli impianti di
urbanizzazione.
Un mattino il lavoratore autonomo
arriva in cantiere e, anche se non era suo compito, visto che sul
miniescavatore erano presenti le chiavi di accensione, vi sale per effettuare
dei lavori. Dopo avere messo in moto il mezzo si avvia in un’area di cantiere
particolarmente accidentata e inizia a scavare con la benna effettuando una
manovra di rotazione/traslazione che fa perdere l’equilibrio al mezzo che
inizia ad inclinarsi sul lato sx.
Probabilmente a quel punto
l’infortunato si è spaventato e ha deciso di uscire dal mezzo, sempre dal lato
sx, dove era presente una piccola
scarpata costituita da materiale particolarmente franoso (che rendeva ancora più
difficile la via di fuga) che l’operatore cerca di scalare.
Mentre cerca di scappare (non è
stato possibile accertare se l’operatore utilizzasse la cintura di sicurezza)
la cabina del miniescavatore si è inclina e con il lato superiore sx lo
schiaccia alla schiena contro il terreno provocandone la morte, anche se non
immediata.
Al momento del fatto
l’infortunato era da solo in cantiere. Del fatto si è accorto dopo un certo
lasso di tempo il personale di un’altra ditta che si trovava in una zona
attigua e che ha chiamato i soccorsi. Dall’indagine è emerso che l’operatore
non aveva ricevuto nessun addestramento all’uso del mezzo.
Questi i
fattori causali:
- l’infortunato esegue una
manovra brusca di rotazione/traslazione che fa perdere l'equilibrio al mezzo;
- l’infortunato esce dal mezzo che
si sta ribaltando.
Il
secondo caso è relativo ad un incidente avvenuto in un terreno
agricolo nel corso di
operazioni di
pulizia di un fosso effettuate mediante un attrezzo idraulico detto “jumbo”
(assimilabile ad un miniescavatore) trainato da una trattrice agricola.
All’estremità del braccio
idraulico è montata una benna a cucchiaio che ha la funzione di prelevare la
fanghiglia o altro materiale dal fosso. Il terreno su cui opera la trattrice e
l’attrezzo agricolo è fangoso e di scarsa consistenza.
L’infortunato, che opera
sull’attrezzo descritto, dopo aver prelevato della fanghiglia all’interno del
fosso ha allungato il braccio idraulico per scaricarla sul lato opposto del
fosso stesso; durante questa operazione, condotta troppo rapidamente, la ruota
destra dell’attrezzo si affossava nel terreno, determinandone il ribaltamento
laterale. L’infortunato, che operava sul sedile in metallo a lato del
contrappeso, rimaneva schiacciato tra il contrappeso stesso ed il ceppo di un
albero presente lì a fianco. Il posto di comando era privo di protezione contro
lo schiacciamento.
Il
terzo caso è relativo ad un incidente avvenuto in un piccolo
cantiere relativo alla ristrutturazione
di una porzione di immobile.
Il giorno dell'infortunio un
lavoratore sta operando a bordo di un miniescavatore alla sistemazione
dell'area antistante l'edificio. Durante uno spostamento in retromarcia sale con
un cingolo sopra un cumulo di terra. Il miniescavatore si inclina sul lato sx e
si ribalta. Il lavoratore, ai primi sintomi di ribaltamento, tenta di scendere
proprio dal lato sx e di allontanarsi. Non riesce nell'operazione e rimane
schiacciato sotto il telaio della cabina di guida.
La prevenzione
In merito alla prevenzione di
questi incidenti correlati all’uso di escavatori e miniescavatori riportiamo alcune indicazioni tratte dalle schede contenute
nella seconda parte del manuale “ Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso
in sicurezza”– un documento nato dal rapporto di
collaborazione tra l’ INAIL Piemonte e
il CPT Torino.
Nella
“ Scheda 6 – Escavatore idraulico”
sono elencati i principali rischi
(ribaltamento, caduta di materiale dall’alto, scivolamenti, urti,
cesoiamento, vibrazioni, rumore, ...) e le relative principali misure di
sicurezza da adottare per prevenirli o per la protezione dei soggetti
interessati dalle attività inerenti l’uso dell’escavatore idraulico.
Si
indica, ad esempio, che il
ribaltamento
dell’escavatore “può essere determinato da una serie di cause come:
a. cedimento del
piano di appoggio o dei percorsi, ad esempio per la presenza di sottoservizi;
b. errori di posizionamento
e manovra durante le attività di scavo o sollevamento di materiali”.
E per prevenire tale
rischio occorre:
-
“verificare i percorsi e le aree di intervento e rispettare le istruzioni del
fabbricante in particolare in merito ai limiti d’uso e al posizionamento;
-
durante l’attività di scavo procedere per fasi successive senza compromettere
la stabilità del terreno e conseguentemente del mezzo;
-
mantenere la distanza di sicurezza dal ciglio dello scavo (nel caso degli
escavatori cingolati, orientare i cingoli perpendicolarmente alla parete dello
scavo)”.
E il manovratore deve
fare uso della cintura di sicurezza.
Fermo
restando le indicazioni contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina,
riportiamo, per concludere, alcune indicazioni della scheda relative ad alcuni
divieti per l’uso degli escavatori:
-
“non ammettere a bordo della macchina altre persone;
-
non eseguire operazioni di scavo sotto una superficie in pendenza;
-
non scavare sotto la macchina per non compromettere la stabilità del terreno e
conseguentemente della macchina;
-
per evitare guasti o deterioramenti, non fare uso della sola forza di rotazione
per compattare il terreno o per frantumare manufatti;
-
per evitare guasti o deterioramenti, non usare la forza di caduta della benna ad
esempio per demolizioni o per inserire pali nel terreno;
-
per evitare guasti o deterioramenti, non inserire i ‘denti’ della benna nel
terreno e usare la forza di marcia dell’escavatore per scavare;
-
non eseguire operazioni mantenendo i cilindri idraulici sui finecorsa (cilindro
completamente esteso o cilindro completamente retratto);
-
non usare la forza di caduta del braccio dell’escavatore per le operazioni di
scavo o per compattare il terreno;
-
non superare i limiti di altezza raggiungibile dal braccio operando con i
cingoli non correttamente appoggiati a terra;
-
evitare movimenti improvvisi delle leve sia per quanto riguarda la marcia sia
per quanto riguarda i movimenti dei bracci idraulici; muovere le leve
gradualmente;
-
non condurre la macchina in acque più profonde dell’altezza del centro della
ruota motrice;
-
nei terreni in pendenza, non far ruotare l’attrezzatura con la benna carica dal
lato in salita verso il lato in discesa”.
Ricordiamo infine
alcuni articoli di PuntoSicuro sul tema:
Pagina introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero
3723,
3461 e
607 (archivio
incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1265 volte.
Pubblicità