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"La sicurezza nelle riparazioni di veicoli ibridi ed elettrici"
fonte www.puntosicuro.it / RISCHIO ELETTRICO
08/09/2015 - La necessità di ridurre l’emissioni di CO2 nell’ambiente
ha portato alcuni costruttori ad un cambiamento di rotta nella tecnica
costruttiva automobilistica producendo negli ultimi anni anche
veicoli ibridi o elettrici.
E si prevede che questi veicoli, ancora in numero molto ridotto
rispetto al totale delle vetture immatricolate, avranno un mercato
sempre più grande, sia in relazione ai veicoli privati, che ai veicoli
commerciali e alle due ruote.
Il problema è che per garantire una sufficiente potenza elettrica
per il funzionamento di questi veicoli, l'energia elettrica deve essere
accumulata in
batterie o condensatori ad alta tensione.
E questa alta tensione nei lavori di riparazione e manutenzione su
veicoli ibridi ed elettrici rappresenta un notevole potenziale di
pericolo.
Proprio per affrontare questi rischi emergenti, la Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL)
della Confederazione Elvetica ha prodotto un utile opuscolo informativo
per sensibilizzare sulla necessità di adottare misure di protezione
adeguate e per migliorare la sicurezza dei lavoratori negli interventi
su veicoli ibridi ed elettrici dotati di sistemi ad alta tensione.
Il documento, dal titolo “
Sicurezza sul lavoro e tutela della salute
negli interventi su veicoli ibridi ed elettrici dotati di sistemi ad alta
tensione”, ricorda che le batterie e i condensatori di questi veicoli “sono
accumulatori non disattivabili e, in caso di uso improprio, comportano
rischi considerevoli in termini di
sicurezza:
- messa in pericolo di persone e
cose;
- pericoli di natura elettrica
(scosse elettriche, archi elettrici);
- pericoli di natura termica (ustioni);
- pericoli d'incendio;
- rischi fisici ( raggi
UV, rumore);
- infortuni secondari (ferite da
taglio, cadute ecc.)”.
E la problematica interessa in
particolare le seguenti
categorie professionali:
- “datori di lavoro e dipendenti
di garage,
carrozzerie, costruttori di veicoli commerciali;
- datori di lavoro e dipendenti
di imprese e officine per veicoli elettrici leggeri;
- datori di lavoro e dipendenti
del settore delle due ruote (scooter, motocicli,
scooter dotati di sistemi ad alta tensione);
- datori di lavoro e dipendenti
della polizia, dei pompieri, dei servizi di sicurezza, dei servizi di
salvataggio e di soccorso stradale, delle società di salvataggio e dei servizi
di rimorchio;
- datori di lavoro e dipendenti
di imprese di riciclaggio (stazioni di smaltimento);
- datori di lavoro e dipendenti
di gestori di flotte, aziende di car sharing o di autonoleggio con vetture
ibride e/o elettriche”.
E chiaramente l’argomento
interessa anche i vari organi di controllo e vigilanza, i tecnici della
sicurezza sul lavoro e i centri di formazione e le scuole professionali.
Il documento riporta diverse
misure di sicurezza relative alle
attività e ai pericoli dovuti agli interventi su sistemi ad alta tensione,
ricordando che le “misure finalizzate al disinserimento della tensione sono
particolarmente importanti. Le procedure di disinserimento possono differire in
funzione del tipo di veicolo disinserimento diretto/indiretto), perciò variano
anche i dispositivi di protezione individuale da utilizzare. Di conseguenza si
devono sempre rispettare rigorosamente le avvertenze di sicurezza e le
istruzioni per l'uso del fabbricante”.
Riportiamo a titolo
esemplificativo alcune misure relative ai
lavori
di manutenzione e riparazione su veicoli dotati di sistemi ad alta tensione:
- “consultare e rispettare le
avvertenze di sicurezza e le istruzioni per l'uso del fabbricante;
- disinserire;
-
prendere le misure necessarie per impedire il reinserimento;
- verificare l'assenza di
tensione. Gli strumenti di misura devono essere adatti per la tensione da
misurare e funzionare correttamente, ovvero l'assenza di tensione deve essere
provata in modo univoco;
- applicare cartelli di
avvertimento sul veicolo, sbarrare la zona di lavoro e segnalare l'assenza di
tensione;
- le procedure di disinserimento
devono essere eseguite solo da personale qualificato e autorizzato;
- anche per i lavori di
manutenzione si deve impiegare solo personale appositamente istruito sui
sistemi ad alta tensione;
- indossare adeguati dispositivi
di protezione individuale (DPI). I dispositivi di protezione per chi interviene
sui sistemi ad alta tensione devono essere conformi alle disposizioni del
fabbricante. Come alternativa, o in assenza di disposizioni da parte del
fabbricante, è consigliabile l'uso di dispositivi della classe di protezione 1,
che comprendono guanti isolanti, protezione
del viso, abbigliamento a maniche lunghe e calzature di sicurezza;
- indossare i dispositivi di
protezione individuale è obbligatorio, in particolare finché non viene
disinserita la tensione;
- non indossare orologi, gioielli
o altri oggetti metallici;
- prima del reinserimento,
applicare di nuovo le coperture di protezione e i cartelli di avvertimento”.
Invitando ad una lettura integrale
del documento, ricordiamo che le misure di sicurezza sono accompagnate da
immagini e da ulteriori indicazioni e che sono presenti specifiche misure di
sicurezza in relazione a:
-
interventi su veicoli incidentati o danneggiati dotati di sistemi ad alta
tensione, operazioni di soccorso, operazioni di recupero;
-
soccorso stradale, trasporto di veicoli dotati di sistemi ad alta
tensione;
-
smontaggio, magazzinaggio, trasporto, riciclaggio e smaltimento di
sistemi ad alta tensione.
Concludiamo questa breve
presentazione del documento riportando alcune indicazioni relative ai
dispositivi di protezione individuale da utilizzare
con i sistemi ad alta tensione.
Il documento ricorda che, se i dispositivi di
protezione individuale (DPI) consentono di ridurre o addirittura eliminare
i rischi, le misure tecniche e organizzative generalmente sono più efficaci
rispetto ai dispositivi di protezione individuale. E se “molti tipi di veicoli
consentono di disinserire la tensione senza un intervento diretto del personale
sul sistema ad alta tensione”, un “margine di rischio sussiste sempre”.
E poiché i sistemi ad alta
tensione sono fonti energetiche non completamente disattivabili, è necessario “indossare
adeguati dispositivi di protezione individuale appartenenti alla classe 1,
perlomeno durante i lavori da eseguire direttamente sui componenti ad alta
tensione. Per gli interventi diretti sui sistemi ad alta tensione si devono
indossare sempre anche indumenti di lavoro a maniche lunghe in fibra naturale
(ad es. di cotone). Non sono adatti gli indumenti in poliestere o poliammide”.
Nel documento è presente una
tabella riepilogativa dei DPI necessari, ma il documento ricorda che “quando si
lavora con l'elettricità, si corrono rischi particolari. Pertanto il consiglio
di un esperto e la consultazione delle istruzioni del fabbricante sono
indispensabili”. E “per garantire che i dispositivi di protezione individuale
siano anche realmente utilizzati, è necessario coinvolgere il personale nella
scelta, così da ottenere un consenso maggiore”.
L’
indice del documento:
1. Introduzione
2. Regole di sicurezza per chi
lavora con l'elettricità
3. Pericoli
4. Misure di sicurezza
5. Dispositivi di protezione
individuale da utilizzare con i sistemi ad alta tensione
6. Attrezzi e ausili vari
7. Segnaletica
8. Formazione, aggiornamento
professionale
9. Primo soccorso, comportamento
in caso di infortuni causati dall'elettricità
Appendice
N.B.: I riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano
la realtà svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i
lavoratori.
Commissione federale di
coordinamento per la sicurezza sul lavoro, “ Sicurezza sul lavoro e tutela della salute negli interventi su
veicoli ibridi ed elettrici dotati di sistemi ad alta tensione”, a cura di Beat
Bachmann, Peter Furrer, Thomas Hilfiker, Christophe Iseli, Markus Peter, Daniel
Spiess, Peter Uhl (formato PDF, 2.25 MB).
Tiziano Menduto
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