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"nail: la gestione della sicurezza e della qualità in risonanza magnetica"
fonte www.puntosicuro.it / Campi elettromagnetici
11/09/2015 - Una delle carenze della normativa italiana in materia di tutela
della salute e sicurezza dipende dai ritardi che il legislatore accumula
rispetto all’
evoluzione scientifica e tecnologica di
materiali, dispositivi e lavorazioni. Un evoluzione che necessiterebbe
un continuo aggiornamento anche in materia di strategie, procedure e
dispositivi di prevenzione.
Un esempio lampante di questi ritardi è relativo all’
installazione e all’
uso delle apparecchiature diagnostiche a Risonanza Magnetica (RM) che è regolato da un quadro normativo “
ormai
vetusto, nel quale l’atto più recente è rappresentato dal D.P.R.
542/1994 con il quale sono stati codificati gli standard di sicurezza
ancora vigenti”. E purtroppo il profondo mutamento che di questi ultimi vent’anni della diagnostica per immagini a scopo medico con tomografia RM (“
in
particolare, utilizzando campi statici di induzione magnetica sempre
più elevati, a cui si associano radiofrequenze e gradienti sempre più
spinti che danno vita ogni giorno ad apparecchiature via via più
sofisticate e performanti), si è purtroppo accompagnato a un’inopportuna
stasi normativa relativamente alle modalità di installazione e gestione
in sicurezza dei tomografi, creando così una situazione dicotomica che
ha generato livelli di rischio non sempre codificati, problematiche di
carattere gestionale e operativo piuttosto significative e
un’inadeguatezza - anche solo parziale - delle soluzioni precedentemente
adottate”.
A parlare in questi termini è Sergio Iavicoli,
Direttore del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del
Lavoro ed Ambientale INAIL, nella presentazione di un documento che
tiene conto dei cambiamenti di questi anni e si pone come strumento
utile per ispirare moderni approcci gestionali e strategie
prevenzionistiche.
Le “
Indicazioni operative dell’Inail per la gestione della sicurezza e
della qualità in Risonanza Magnetica” – realizzate nel 2015 dal
Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale INAIL
– rappresentano anche l’aggiornamento di un documento che poco più di dieci
anni fa, nel 2004, l’Ispesl aveva prodotto e che aveva per titolo “ Indicazioni
operative: procedure autorizzative e gestionali relative all’installazione ed
uso di apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica”.
Le attuali “Indicazioni
operative” rappresentano non solo l’evoluzione di quelle del 2004, maturate
alla luce dell’intensa attività ispettiva di questo decennio e delle attività
di studio e di ricerca dell’INAIL; rappresentano anche il tentativo di
trasmettere una conoscenza che si
indirizzi alle due figure professionali codificate negli standard come
responsabili della sicurezza (
Medico
Responsabile dell’attività dell’impianto - MR e l’
Esperto Responsabile della sicurezza - ER) e “a tutti i soggetti
direttamente o indirettamente coinvolti nella gestione e nell’utilizzo delle
apparecchiature dai Datori di lavoro, quali: Direzione sanitaria, Medici
radiologi, Medici specialisti non radiologi, Fisici medici, Ingegneri clinici,
Medici competenti e le Unità di personale afferenti all’Organo di vigilanza
locale”.
Il documento sottolinea che la
presenza, all’interno di una struttura sanitaria, di apparecchiature
diagnostiche a Risonanza
Magnetica (RM) “determina l’esistenza di una serie di rischi legati alle
caratteristiche strutturali e tecnologiche dell’impianto stesso”. E in
particolare i
rischi sono dovuti alla
presenza di:
- “un campo magnetico statico di
intensità elevata sempre attivo (tranne che nei magneti resistivi);
- fluidi criogenici
pressurizzati, nel caso di magneti superconduttori;
- un campo elettromagnetico a
radiofrequenza (RF), con frequenza dipendente dall’intensità del campo
magnetico statico, attivato nel momento di esecuzione degli esami;
- gradienti di campo magnetico
necessari per la codifica spaziale del segnale RM, attivati durante le sequenze
di acquisizione”.
E i possibili scenari di rischio
legati all’utilizzo di apparecchiature diagnostiche a Risonanza
Magnetica riguardano diverse categorie di persone coinvolte direttamente o
indirettamente dall’attività diagnostica:
- “i
pazienti, ovvero i fruitori della diagnosi RM;
- le diverse
tipologie di lavoratori che prestano servizio presso il sito RM,
ovvero operatori sanitari, addetti alle pulizie, operatori della manutenzione,
addetti al rabbocco dell’elio;
- i
visitatori, ovvero persone che, a vario titolo, possono trovarsi ad
accedere al sito RM e all’interno delle zone di rischio come, ad esempio,
eventuali accompagnatori dei pazienti, ma anche il personale della struttura
sanitaria che si trovi ad accedere al sito RM per particolari motivi (audit
interni, verifiche ispettive, verifiche di qualità, iniziative di formazione,
ecc.);
- i
gruppi critici di popolazione, ovvero tutti coloro che all’interno
e all’esterno della struttura sanitaria (aree limitrofe) possono essere, anche
inconsapevolmente, interessati dalla presenza del tomografo RM, con particolare
riferimento alla presenza di magneti superconduttori”.
Concludiamo questa breve
presentazione del documento Inail, che vi invitiamo a leggere integralmente e
che si sofferma su molti aspetti relativi alla prevenzione e gestione della
sicurezza, soffermandoci sul
Regolamento
di sicurezza in risonanza magnetica.
Il documento indica infatti che
riguardo alla gestione in sicurezza dei pazienti, dei lavoratori e di tutte le
altre categorie autorizzate ad accedere alle aree ad accesso controllato, “il
Presidio deve identificare, valutare e ridurre i rischi connessi all’utilizzo
del tomografo, mettendo in atto tutti i possibili accorgimenti necessari a
limitarli. Il
Regolamento di Sicurezza
(RdS) rappresenta, in tal senso, il documento di riferimento per la gestione
delle attività che si svolgono all’interno del sito RM,
alla luce degli specifici rischi in esso presenti”.
Questo documento deve essere
redatto e firmato dai responsabili della sicurezza (ER e EM) e, “nel caso si
rendesse necessaria l’adozione di misure di sicurezza di carattere più
generale, va condiviso per quanto di competenza con l’RSPP del Presidio stesso”.
Nel Regolamento “devono essere
previste specifiche norme di sicurezza e procedure comportamentali per tutte le
diverse tipologie di pazienti e personale che possono accedere sia abitualmente
che saltuariamente nel sito RM” e i lavoratori che operano presso il sito RM “devono
essere portati a piena conoscenza del RdS”. Ricordando che le norme del RdS “si
applicano, per quanto di competenza, sia a chi svolge abitualmente la propria
attività lavorativa all’interno della ZAC, sia a chi effettua, per giustificata
e autorizzata motivazione, accessi occasionali”.
E si sottolinea infine, tra le
altre cose riportate sul RdS, che una copia del Regolamento “deve essere sempre a disposizione per la
consultazione presso i locali del sito RM”.
L’
indice del documento:
INTRODUZIONE
PROCEDURE PER L’INSTALLAZIONE DI TOMOGRAFI A RISONANZA
MAGNETICA
PROGETTAZIONE DI UN SITO DI RISONANZA MAGNETICA
Il sito RM
Zona ad Accesso Controllato e Zona Controllata
Zona di rispetto
Sala d’attesa per pazienti e sala d’attesa per barellati
Sala anamnesi
Spogliatoio del personale
Spogliatoio dei pazienti
Servizi igienici
Zona preparazione
Zona emergenza
Locale tecnico
Zona comandi
Sala magnete
Sala refertazione
Archivio
Locali e aree adiacenti al sito RM
Dispositivi di sorveglianza e protezione del paziente posto
in esame
Etichettatura dei dispositivi da introdurre nel sito RM
Caratteristiche e
requisiti degli impianti di sicurezza
Sistema di monitoraggio dell’ossigeno
Impianto di ventilazione
Tubo di quench
Garanzia della
qualità e verifiche delle condizioni di sicurezza
Controlli di qualità
La certificazione delle soluzioni ai fini del loro utilizzo
nelle procedure di controllo di qualità
Caratterizzazione delle apparecchiature
Controlli sulla gabbia di Faraday
REGOLAMENTO DI SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA
Protocolli di sicurezza
Misure di sicurezza per i lavoratori
Misure di sicurezza per i pazienti
Richiesta di esame RM
Nota informativa
Modulo di interrogazione paziente
Descrizione del percorso d’esame del paziente
Misure per la sicurezza dei volontari sani
Misure per la sicurezza dei visitatori e degli eventuali
accompagnatori
Procedure di emergenza
RESPONSABILI DELLA SICUREZZA DI UN SITO RM
Medico Responsabile dell’Attività dell’Impianto
Esperto Responsabile della Sicurezza
GLI ALTRI ATTORI DELLA PREVENZIONE IN RISONANZA MAGNETICA
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Medico Competente
LA PET-RM
Percorso del paziente
Percorso dell’operatore
RINGRAZIAMENTI
BIBLIOGRAFIA
GLOSSARIO
RIFERIMENTI NORMATIVI
APPENDICE 1 - Valori-soglia di campo magnetico al di sopra
dei quali si possono verificare malfunzionamenti di apparecchiature biomedicali
e di supporto di dati
APPENDICE 2 - Limite di esposizione per i lavoratori
APPENDICE 3 - Limiti di esposizione dei pazienti, dei
volontari sani e degli accompagnatori ai campi magnetici ed elettromagnetici
utilizzati durante l’esame RM
APPENDICE 4 - Esempio di modulo di anamnesi e consenso
informato per esame di risonanza magnetica
ALLEGATO 1 - Comunicazione di avvenuta installazione
ALLEGATO 2 - Istituzione della nuova “Sezione
tecnico-scientifica di supporto tecnico al Servizio Sanitario Nazionale in
materia di radiazioni”
ALLEGATO 3 - Gestione della banca dati delle installazioni
RM
Inail - Dipartimento di Medicina,
Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale, “ Indicazioni operative dell’Inail per la gestione della
sicurezza e della qualità in Risonanza Magnetica”, un documento a cura di Francesco
Campanella, Maria Antonietta D’Avanzo, Massimo Mattozzi, Laura Moretti, in
collaborazione con Domenico D’Ambrogi, Massimiliano Di Luigi, Ari Fiorelli e
con il coordinamento scientifico di Sergio Iavicoli, edizione 2015, pubblicato
nel mese di agosto 2015 (formato PDF, 1.38 MB).
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RTM
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