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"DPI anticaduta di tipo guidato"
fonte www.puntosicuro.it / D.P.I.
23/11/2015 -
Il dispositivo
di arresto caduta di tipo guidato
consente ad un operatore
munito di imbracatura i potersi muovere in sicurezza lungo piani inclinati
consentendogli, in caso di caduta, un arresto caduta in condizioni di sicurezza
accettabili.
Risulta costituito da una linea
di ancoraggio, da un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante
fissato alla linea di ancoraggio
rigida e da un connettore o un cordino terminato in un connettore. Una funzione
di dissipazione di energia può essere installata tra il dispositivo anticaduta
e la linea di ancoraggio oppure un assorbitore di energia può essere
incorporato nel cordino o nella linea di ancoraggio.
Qualora la linea di scorrimento
sia rigida, costituita da un binario o
rotaia, la norma di riferimento è la UNI EN 353.1 nel caso a linea di
scorrimento sia costituita da un cavo flessibile, acciaio o fibra sintetica, la
norma di riferimento è la UNI EN 353.2
Particolare del sistema di
ancoraggio composto da imbracatura e dispositivo Anticaduta di tipo guidato su linea
flessibile (UNI EN 353.2) non permanente.
Caratteristiche:
Tale dispositivo è dotato di
funzione autobloccante e sistema di guida e può prevede, nella fase operativa,
l’ausilio di un dissipatore di energia che può essere installato tra il
dispositivo anticaduta e la linea di scorrimento o essere incorporato nel
cordino.
In generale il dispositivo di
arresto caduta di tipo guidato, nelle diverse tipologie esistenti, è dotato di
un connettore o di un cordino provvisto di assorbitore di energia e terminante
in un connettore, avente lunghezza totale non superiore a 1,00 m.
La sua funzione primaria è
quella di consentire tutti i movimenti deliberati e lenti verso l’alto e verso
il basso, attivando un sistema di bloccaggio automatico al verificarsi di una
caduta
Le sue caratteristiche
intrinseche e di impiego variano in relazione alla natura della guida di
scorrimento associata.
- Nel caso in cui il dispositivo guidato sia
associato ad una
linea di scorrimento rigida (EN 353.1), questa
potrà essere costituita da una rotaia fissata, in modo permanente
alla struttura di copertura, nei punti di estremità.
Questa, si distingue dalla linea di ancoraggio orizzontale rigida, cosiddetta " linea di vita" , per l'uso su un piano inclinato compreso tra i 15° e i 90° ( la linea vita è solo orizzontale o con inclinazione < a 15°) sia per le caratteristiche auto-bloccanti del dispositivo guidato, destinate ad arrestare eventuali cadute verso il basso. - Nel caso in cui, invece, il dispositivo comprenda una linea di scorrimento flessibile (EN 353.2), questa potrà essere costituita da una corda di fibra sintetica o da una fune metallica destinata ad essere fissata alla sommità dell'area di intervento.
In entrambi i casi le linee presenteranno un dispositivo di fine corsa avente lo scopo di il impedire il distacco involontario del dispositivo anticaduta dalla linea di supporto.
Il collegamento tra il
dispositivo anticaduta e l'imbracatura (mezzo di trattenuta) avviene mediante
moschettone agganciato all'anello sternale.
Impiego:
Dispositivo anticaduta
utilizzabile su superfici inclinate, compresa quella verticale.
Ideale per accedere alle
estremità di scale o per effettuare percorsi di risalita su tetti fortemente
inclinati.
Alcune condizioni di impiego
variano in funzione delle caratteristiche delle linee di supporto. In tal senso,
il dispositivo guidato con linea di ancoraggio rigida trova maggiore
applicazione nel caso di manutenzioni frequenti e in presenza contemporanea di
più operatori.
Specificità:
Tale dispositivo ha la
particolarità di accompagnare l’utilizzatore senza la necessità di una
regolazione manuale durante i cambiamenti di posizione verso l’alto mentre, per
gli spostamenti verso il basso o in caso di caduta accidentale, si blocca
automaticamente sulla linea di supporto.
L’esigenza di assecondare lo
scorrimento del dispositivo durante gli spostamenti, se da una parte rallenta
alcune operazioni, dall’altra, ponendo in continua tensione il cavo di ancoraggio,
garantisce la percezione puntuale, da parte dell’operatore, dello spazio di
movimentazione disponibile per l’esecuzione della lavorazione in condizioni di
trattenuta.
Il dispositivo guidato, in
alcuni casi, può essere dotato di una funzione di bloccaggio manuale che ne
garantisce un posizionamento fisso sulla linea di ancoraggio o di un meccanismo
di apertura che, attraverso due azioni manuali consecutive, ne permette una
temporanea separazione, consentendone il ricovero in luogo protetto.
Criticità:
Per un corretto impiego del
dispositivo guidato bisogna provvedere alla preventiva valutazione di
molteplici parametri quali: la compatibilità con la linea di supporto, la
flessione trasmessa dagli elementi di ancoraggio quando costituiti da linee
vita, la lunghezza della fune necessaria ad evitare la caduta oltre il bordo di
copertura, il suo allungamento sottocarico, l’allineamento della linea di
scorrimento rispetto al punto di ancoraggio nel caso di fune flessibile.
L’uso del dispositivo può
avvenire solo da parte di personale preventivamente informato, formato ed
addestrato
sulle modalità di utilizzo, secondo le prescrizioni indicate dal produttore.
La manutenzione e la verifica,
allo stesso modo, dovrà essere condotta secondo le caratteristiche del modello
installato.
L’uso di questo dispositivo
consente solo movimenti lenti, rallentati da particolari gesti dell’operatore
volti ad assecondare lo scorrimento del dispositivo lungo la linea guida.
Nel caso in cui il supporto
risulti costituito da una fune fissata alle due estremità o da una rotaia, non
viene consentito alcun movimento laterale e l’operatore deve seguire fedelmente
il percorso della linea.
Nel caso di dispositivo guidato
su fune flessibile, per l’eliminazione concreta dei rischi derivanti da
possibile effetto pendolo, questo dovrà essere supportato dalla presenza di
ganci di deviazione idoneamente posizionati lungo i bordi laterali della
copertura.
Facile deterioramento della fune
flessibile in fibra tessile se conservata in modo non appropriato o se
utilizzata in presenza di parti spigolose o taglienti.
La presenza di eventuali
ostacoli in copertura può comprometterne l’efficacia.
Alternative:
- Dispositivo retrattile
- Cordino
Ispezioni:
La revisione periodica di tutti
i componenti costituenti il dispositivo
anticaduta :
dispositivo guidato e relativa linea di ancoraggio
dovrà essere condotta in accordo con le istruzioni contenute nel libretto e
annotata su apposite schede da allegare al fascicolo del fabbricato e tenere a
disposizione dell’utilizzatore.
In generale, le verifiche
dovranno essere effettuate da personale competente, prima e dopo l’uso del
dispositivo o dopo un lungo periodo di inutilizzo.
L’esito delle ispezioni e le
avvenute manutenzioni dovranno essere registrate dal proprietario del sistema
in apposita scheda da tenere a disposizione dell’utilizzatore, all’interno dei
rispettivi dell’involucri di conservazione.
I controlli dovranno valutare
l’efficienza dei meccanismi di bloccaggio automatico, il logorio dei sistemi di
attacco e distacco del dispositivo dalla linea guida, il deposito di elementi
di attrito lungo le guide fissate in modo permanente alla struttura e il
mantenimento dei requisiti di affidabilità dei relativi punti di fissaggio e
fine corsa.
Nel caso si registri il
danneggiamento di alcuni componenti questi andranno sostituiti con dei nuovi
aventi medesime caratteristiche di resistenza e compatibilità.
I difetti o gli inconvenienti
rilevati durante le fasi di ispezione, andranno tempestivamente comunicati al
responsabile dell’immobile su cui sono installati tali equipaggiamenti; in
attesa della loro sostituzione/riparazione, dovranno essere escluse dal
servizio.
Sistemi e procedure
complementari:
- Verifica di Disponibilità per l’utilizzatore, delle istruzioni di uso e manutenzione in lingua italiana;
- Verifica di stabilità dei punti di ancoraggio a cui il dispositivo anticaduta dovrà essere fissato;
- Elaborazione di piano di emergenza o di apposita procedura di soccorso pubblico in aiuto del lavoratore nel caso rimanga sospeso al sistema anticaduta;
- Uso di calzature antisdrucciolo in caso di coperture fortemente inclinate.
Norme di
riferimento:
D.P.G.R. Regione Toscana
18 dicembre 2013, n. 75/R, Art.10
UNI EN 353.1 Dispositivo anticaduta di tipo
guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida
UNI EN 353.2 Dispositivo anticaduta di tipo
guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile
UNI EN 362 Connettori
UNI EN 363 Sistemi di arresto caduta
UNI EN 354 Cordini
UNI EN 355
Dissipatori di energia
Fonte: coperturatoscana.it
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