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"Lavorazione del legno in sicurezza: pialla a spessore e a filo"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
04/05/2016 - Tra le molte attrezzature utilizzabili nelle
attività di lavorazione del legno che
presentano pericoli per gli operatori ci sono – oltre a seghetti
alternativi, seghe a nastro e a disco, trapani e toupie, su cui ci siamo
soffermati in recenti articoli – anche le
pialle.
E per avere indicazioni utili per la prevenzione degli incidenti
nell’utilizzo delle pialle, possiamo fare riferimento al contenuto del
progetto multimediale Impresa Sicura - un progetto elaborato da EBER, EBAM,
Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato
dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza
come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
In particolare nel documento “
ImpresaSicura_Lavorazione del Legno”,
correlato al progetto, vemgono analizzate due tipologie di pialle, la
pialla a spessore e la
pialla a filo.
La
pialla a spessore, “macchina utensile per la levigatura e
spessorizzazione del legno tramite un utensile costituito da un albero dove
sono fissati dei coltelli”, deve il nome al fatto che la relativa lavorazione “assicura
uno spessore uniforme tra le facce opposte del pezzo di legno oggetto della
lavorazione. Il pezzo viene spinto sul piano macchina manualmente e utilizzando
idonei spingipezzi”.
Questi, brevemente, gli
elementi di pericolo della macchina:
-
contatto con l’utensile in movimento: i rischi prevalenti sono lo schiacciamento
e taglio tra lama e pezzo in lavorazione e l’urto con l’albero portacoltelli
contro una parte del corpo dell’operatore. Normalmente si deve prevedere una “protezione
regolabile che garantisce le distanze adeguate dell’operatore con l’albero
portacoltelli. Un’attenta valutazione sulla macchina e sull’ambiente
circostante deve essere in grado di definire le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di cui dotare l’attrezzatura. Le
protezioni
normalmente collocate sulla macchina consistono in: protezione con il contatto
all’albero portacoltelli mediante ripari fissi la cui posizione deve essere
regolabile consentendo il posizionamento ed il passaggio del materiale da
tagliare; protezione sistema di trasmissione moto all’albero portacoltelli
mediante un carter di protezione fisso o un riparo mobile
interbloccato che impediscano l’accesso alla zona quando la macchina è in
funzione;
-
urto, ferite e trascinamento dalla rotazione del pezzo: il pezzo
deve sempre essere saldamente trattenuto per evitarne il trascinamento
improvviso”.
Ricordando che il documento parla
anche degli organi di comando e dei dispositivi di sicurezza durante la
lavorazione (spingitoio a becchi per fine passata, spingitoio per sezionatura
in costa, spingitoio a blocchetti a gradino bilaterale), ci soffermiamo su alcune
azioni per la sicurezza
nell’utilizzo della pialla a spessore.
Prima dell’utilizzo:
- “prendere visione delle
istruzioni per l’uso ed essere formati all’utilizzo in sicurezza
della macchina;
- controllare la presenza e
l’efficienza di tutti i dispositivi di sicurezza e protezione;
- verificare la presenza ed il
corretto posizionamento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza;
- verificare il funzionamento dei
dispositivi di interblocco dei ripari;
- verificare il funzionamento del
pulsante di arresto di emergenza;
- indossare indumenti che non
possano impigliarsi all’utensile (es. sciarpe, tute o camici con maniche non
chiuse ai polsi); non tenere capelli lunghi sciolti;
- indossare i dispositivi
di protezione individuale (DPI).
Durante l’utilizzo:
- posizionare o togliere i pezzi
solo a macchina ferma;
- in caso di blocco del pezzo
all’interno della macchina azionare l’arresto di emergenza;
- non utilizzare gli organi di
comando o gli elementi sporgenti della macchina per appendere indumenti,
attrezzi o altro;
- rimuovere i trucioli solo a
macchina ferma;
- evitare l’uso dell’aria
compressa (ad esempio per la pulizia dei pezzi, ecc.);
- segnalare tempestivamente
eventuali malfunzionamenti o guasti al preposto.
Dopo l’utilizzo:
- spegnere la macchina;
- lasciare pulita e in ordine la
zona circostante la macchina (in particolare il posto di lavoro)”.
Veniamo ora alla
pialla a filo, macchina utensile per la
rifilatura del legno che “prevede due piani di lavoro uno di carico e uno di
scarico, posizionati e bloccati ad altezze diverse, al centro dei quali è
posizionato l’albero portacoltelli”.
Chiaramente tra gli
elementi di pericolo della macchina
figura il
contatto con l’albero
portacoltelli in movimento e i rischi prevalenti sono:
- “contatto con l’albero
portacoltelli durante la lavorazione del pezzo che viene fatto scorrere sopra
lo stesso;
- schiacciamento e taglio tra
lama e pezzo in lavorazione;
- urto con l’albero portacoltelli
contro una parte del corpo dell’operatore”.
E, anche in questo caso, le
protezioni normalmente collocate sulla macchina consistono in:
-
protezione dell’albero portacoltelli: “mediante ripari fissi la cui
posizione deve essere regolabile consentendo il posizionamento ed il passaggio
del solo materiale da tagliare;
-
protezione sistema di trasmissione moto all’albero portacoltelli:
mediante un carter di protezione fisso o un riparo mobile interbloccato che
impediscano l’accesso alla zona quando la macchina è in funzione”.
Infine un altro elemento di pericolo
per la pialla
a filo è costituto dagli urti, dalle ferite e dal trascinamento dalla
rotazione del pezzo: il “pezzo deve sempre essere saldamente stabile per
evitare il trascinamento improvviso da parte degli organi lavoratori usando le
attrezzature in dotazione alla macchina stessa. È assolutamente vietato
trattenere in posizione il pezzo con le mani senza l’adozione dei dispositivi messi
a disposizione dal costruttore della macchina stessa”.
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso
via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.
Tiziano Menduto
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