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"I nuovi delitti contro l'ambiente: il corso Informa"
fonte www.insic.it / Ambiente
04/05/2016 - La nuova legge sugli
"
ecoreati" introduce nel codice penale "nuovi delitti" contro l'ambiente. Sono cinque:
1. inquinamento ambientale
2. disastro ambientale
3. traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
4. impedimento del controllo ambientale
5. omessa bonifica.
Questi reati sono puniti con diversi anni di reclusione e pesanti multe. Inoltre, sono previste specifiche aggravanti nel caso di commissione in forma associativa di tali delitti.
I rischi non sono solo limitati alle nuove pene detentive. In caso di condanna o patteggiamento per questi reati, il giudice deve sempre ordinare la confisca delle cose che sono il prodotto o il profitto del reato o che sono servite a commetterlo. Se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente. I beni e i proventi confiscati sono messi nella disponibilità della pubblica amministrazione competente e vincolati all'uso per la bonifica dei luoghi. Vengono infine raddoppiati i termini di prescrizione: non si potrà più sfuggire all'autorità giudiziaria come spesso oggi avviene.
Vengono dunque introdotti per la prima volta nel codice penale i delitti contro l'ambiente, prevedendosi pene "vere" per le quali il rischio "carcere" diventa adesso reale, considerati gli elevatissimi limiti di pena previsti dai nuovi reati, che consentono anche l'arresto e l'applicazione di misure detentive anche in fase cautelare.
Dopo un attento esame delle novità normative, sarà effettuato un approfondimento di natura tecnica, al fine di consentire agli operatori del settore l'individuazione dei corretti adempimenti da seguire per evitare di incorrere nel rigore della nuova disciplina, il cui studio si presenta necessario ove si consideri che, almeno per i reati di più frequente commissione, si risponderà non solo per dolo ma anche per colpa. Basterà dunque una leggerezza, una negligenza o anche la semplice mancata conoscenza della normativa di settore per far scattare i rigori della legge.
Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito:
- gli strumenti necessari per una corretta comprensione della nuova normativa
- i criteri di valutazione e le risorse necessarie per il corretto approccio tecnico e metodologico alle problematiche.
nfine ogni partecipante riceverà la seguente documentazione: una raccolta inedita di relazioni e presentazioni dei docenti, su pen drive.
1. inquinamento ambientale
2. disastro ambientale
3. traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
4. impedimento del controllo ambientale
5. omessa bonifica.
Questi reati sono puniti con diversi anni di reclusione e pesanti multe. Inoltre, sono previste specifiche aggravanti nel caso di commissione in forma associativa di tali delitti.
I rischi non sono solo limitati alle nuove pene detentive. In caso di condanna o patteggiamento per questi reati, il giudice deve sempre ordinare la confisca delle cose che sono il prodotto o il profitto del reato o che sono servite a commetterlo. Se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente. I beni e i proventi confiscati sono messi nella disponibilità della pubblica amministrazione competente e vincolati all'uso per la bonifica dei luoghi. Vengono infine raddoppiati i termini di prescrizione: non si potrà più sfuggire all'autorità giudiziaria come spesso oggi avviene.
Vengono dunque introdotti per la prima volta nel codice penale i delitti contro l'ambiente, prevedendosi pene "vere" per le quali il rischio "carcere" diventa adesso reale, considerati gli elevatissimi limiti di pena previsti dai nuovi reati, che consentono anche l'arresto e l'applicazione di misure detentive anche in fase cautelare.
Dopo un attento esame delle novità normative, sarà effettuato un approfondimento di natura tecnica, al fine di consentire agli operatori del settore l'individuazione dei corretti adempimenti da seguire per evitare di incorrere nel rigore della nuova disciplina, il cui studio si presenta necessario ove si consideri che, almeno per i reati di più frequente commissione, si risponderà non solo per dolo ma anche per colpa. Basterà dunque una leggerezza, una negligenza o anche la semplice mancata conoscenza della normativa di settore per far scattare i rigori della legge.
Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito:
- gli strumenti necessari per una corretta comprensione della nuova normativa
- i criteri di valutazione e le risorse necessarie per il corretto approccio tecnico e metodologico alle problematiche.
nfine ogni partecipante riceverà la seguente documentazione: una raccolta inedita di relazioni e presentazioni dei docenti, su pen drive.
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