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"Le regole vitali per chi lavora su tetti e facciate"

fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature

13/05/2016 - Uno degli infortuni più presenti nella nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e all’analisi dei casi di infortunio, è sicuramente la  caduta dall’alto da opere provvisionali e coperture. E di conseguenza in questi anni abbiamo cercato di presentare tutti i validi documenti, anche di non recentissima pubblicazione, che possono suggerire agli attori della sicurezza e alle aziende utili elementi di prevenzione per evitare o ridurre le cadute dall’alto.

Ad esempio Suva, Istituto elvetico per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, ha pubblicato nel 2012 un documento, correlato alla campagna “ Visione 250 vite”, dal titolo “ Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate”. Un documento che benché sconti alcune differenze normative in materia di sicurezza tra Svizzera e Italia, può ancora fornire utili spunti per la prevenzione.
È stato pubblicato anche un Vademecum che raccoglie, oltre alle nove regole, approfondimenti e informazioni su come preparare, per ciascuna regola vitale, una mini-lezione. Chiaramente l’obiettivo è quello di favorire la conoscenza e il rispetto delle regole e delle buone prassi per eseguire in sicurezza i lavori su tetti e facciate.
 
Riportiamo brevemente l’ elenco delle nove regole:
Regola1 - Realizzare accessi sicuri
Regola 2 - Mettere in sicurezza le zone con rischio caduta
Regola 3 - Impedire le cadute verso l’interno dell’edificio
Regola 4 - Mettere in sicurezza le aperture nel tetto
Regola 5 - Garantire superfici di copertura resistenti alla rottura
Regola 6 - Lavorare sulle facciate solo con attrezzature sicure
Regola 7 - Ispezionare i ponteggi
Regola 8 - Utilizzare correttamente le imbracature anticaduta
Regola 9 - Proteggersi dalle polveri di amianto
 
Rimandando ad una lettura integrale del documento, ci soffermiamo in particolare su alcuni approfondimenti correlati a tre diverse regole.
 
La prima regola sottolinea l’importanza di realizzare accessi sicuri.
Secondo il documento elvetico per tutti gli accessi ai ponteggi per facciate “si impone la seguente regola:
- tutti i livelli del ponteggio devono essere facilmente accessibili in condizioni di sicurezza. Questo vale anche per gli accessi sul lato frontone”;
- “gli accessi devono essere realizzati sotto forma di scale fisse;
- in casi eccezionali (fino ad un’altezza di caduta di 5 m) è possibile usare delle scale a pioli”.
 
Inoltre le postazioni di lavoro sui tetti possono essere raggiunte “mediante i seguenti accessi:
- ponteggi per facciate;
- corpi scala;
- accesso dall’interno dell’edificio;
- montacarichi per persone”.
 
E si segnala che le scale a gradini “sono più sicure delle scale a pioli e più facili da usare. Per questo, se possibile, è bene evitare di usare le scale a pioli”.
 
Nella quarta regola il documento di Suva indica che “le aperture nel tetto scoperte sono trappole mortali”.
Bisogna dunque ricordare ai lavoratori che è “necessario controllare sempre se tutte le aperture sono state messe in sicurezza come si deve”.
Sono riportate alcune misure di sicurezza:
- “dare la priorità all’installazione dal basso di reti di sicurezza portanti. Queste reti possono essere montate prima di ogni altra cosa e offrono sicurezza in ogni fase di lavoro;
- griglie di protezione fisse come protezione permanente per i lucernari;
- ponteggi di ritenuta;
- assiti di chiusura montati dal basso o dall’alto, portanti, non smontabili;
- protezione laterale a tre elementi lungo tutto il perimetro dell’apertura”.
E se il dispositivo anticaduta deve essere eccezionalmente rimosso, “tutti gli addetti ai lavori devono dotarsi di un’imbracatura di sicurezza”.
 
La quinta regola - che abbiamo segnalato anche in una recente puntata di “ Imparare dagli errori” - ricorda che è necessario lavorare “solo su superfici di copertura resistenti alla rottura .
 La scheda, che fa riferimento ad un Ordinanza elvetica sui lavori di costruzione, indica che “è vietato lavorare su superfici di copertura non resistenti alla rottura”. Si può lavorare solo “se è stato accertato con sicurezza che si tratta di coperture resistenti alla rottura. Se la copertura non è totalmente resistente alla rottura, è necessario adottare adeguate misure di sicurezza”.
In particolare - indica la scheda elvetica - i seguenti materiali non sono considerati resistenti alla rottura:
- “ lastre ondulate in fibrocemento;
-  lucernari ‘Shed’ o a pannelli in materiale plastico (ad es. policarbonato);
- lucernari a cupola in materiale plastico (ad es. policarbonato);
- pannelli in fibra di legno e pannelli in legno-cemento usati spesso nella sottocopertura del tetto”.
 
Si ricordano, infine, anche le misure antisfondamento che possono essere applicate.
Ad esempio:
- “montaggio di reti di sicurezza al di sotto della copertura;
- realizzare un piano di calpestio portante sulla superficie del tetto con una protezione laterale totale;
- passerelle portanti con parapetto su entrambi i lati”.
 
 
Rimandiamo infine alla lettura di alcuni articoli di PuntoSicuro relativi alla prevenzione e alle prescrizioni normative italiane correlate alle attività su lucernari, tetti e coperture:
- Definizioni, chiarimenti e normativa sui lavori in quota;
- La sicurezza nei percorsi di accesso alle coperture;
- Una lista di controllo per la sicurezza nei cantieri edili;
- La prevenzione delle cadute da lucernari, tetti e coperture;
- Imparare dagli errori: i rischi dei lavori sulle coperture;
- Imparare dagli errori: morire sul lavoro cadendo dal tetto;
- Sicurezza in edilizia: lucernari, parapetti e bocche di lupo.
 
 
 
Suva, “Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate”, edizione maggio 2012 (formato PDF, 322 kB).
 
Suva, “ Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate. Vademecum”,  edizione maggio 2012 (formato PDF, 1.61 MB).
 
 
Leggi gli altri articoli di PuntoSicuro sul rischio cadute e sui lavori in quota
 
 
N.B.: Ricordiamo che i riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà elvetica. Tuttavia molti suggerimenti indicati rimangono di utilità per tutti i lavoratori.
 
 
 
RTM

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